la felicitat
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
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Il giorno più bello? Oggi.
L’ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L’errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L’egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini.
Il primo bisogno? Comunicare.
La felicità più grande? Essere utili agli altri.
Il mistero più grande? La morte.
Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
La rotta migliore? La via giusta.
La sensazione più piacevole? La pace interiore.
L’accoglienza migliore? Il sorriso.
La miglior medicina? L’ottimismo.
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
La forza più grande? La fede.
Le persone più necessarie? I sacerdoti.
La cosa più bella del mondo? L’amore.
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.
Post n°14 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da LaPrincipessaElisa
Se solo per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di pezza e mi regalasse un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma in definitiva penserei tutto ciò che dico. Darei valore alle cose, non per ciò che valgono, ma per ciò che significano. Dormirei poco, sognerei di più, capirei che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi, perdiamo sessanta secondi di luce. Andrei quando gli altri si fermano, mi sveglierei mentre gli altri dormono. Ascolterei mentre gli altri parlano, e come mi godrei un buon gelato al cioccolato! Mantieni coloro che ami vicini a te, di loro all'orecchio quanto ne hai bisogno, amali e trattali bene, prenditi tempo per dirgli "mi dispiace", "perdonami", "per piacere", "grazie", e tutte le parole d'amore che conosci.
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Post n°13 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da LaPrincipessaElisa
da Enrico VIII a Anna Bolena
da Napoleone a Giuseppina Non è passato giorno che non t'amassi; non è passata notte che non ti stringessi fra le braccia; non ho preso una tazza di thè senza maledire la gloria e l'ambizione che mi tengono lontano dall'anima della mia vita. In mezzo agli affari, alla testa delle truppe, percorrendo i campi di battaglia, la mia adorabile Giuseppina è sola nel mio cuore, occupa il mio spirito, assorbe il mio pensiero. Se mi allontano da te con la velocità di un torrente del Rodano, è per rivederti più in fretta. Se, nel mezzo della notte, mi alzo per lavorare ancora, è che questo può anticipare di qualche giorno l'arrivo della mia dolce amica e, tuttavia, nelle tue lettere del 23, del 26 ventoso, mi davi del Voi. Voi, tu stessa. Ah, Cattiva! Come hai potuto scrivere questa lettera? Come è fredda! E poi dal 23 al 26 ci sono quattro giorni; che cosa hai fatto per non aver scritto a tuo marito? Ah! Amica mia, questo Voi e questi quattro giorni mi fanno rimpiangere la mia antica indifferenza. Sfortuna a colui che ne sarebbe la causa! Possa egli, per pena e per supplizio, provare ciò che la convinzione e l'evidenza che servirono il tuo amico, mi farebbero provare! L'inferno non ha supplizio, né le furie serpenti! Voi!Voi! Ah! Che ne sarà fra quindici giorni? La mia anima è triste; il mio cuore è schiavo e la mia immaginazione mi spaventa! Tu mi amavi meno, tu sarai consolata. Un giorno tu non mi amerai più, dimmelo, saprei almeno meritare la sfortuna! Addio, donna, tormento, speranza, felicità e anima della mia vita, che io amo, che temo, che mi ispira dei sentimenti teneri che mi chiamano alla natura, a dei movimenti tempestosi vulcanici come il tuono. Non ti chiedo né amore eterno, né fedeltà, ma solamente verità, franchezza senza limiti. Il giorno che mi dirai: ti amo di meno, sarà o l'ultimo del mio amore o l'ultimo della mia vita. Se il mio cuore fosse cosi vile da amare senza ritorno, lo farei a pezzi con i denti. Giuseppina! Giuseppina! Ricordati ciò che ti ho detto talvolta: la natura mi ha fatto l'animo forte e deciso; essa ti ha costruito di pizzo e di garza. Hai smesso di amarmi!! Perdono, anima della mia vita, la mia anima è tenera su vaste combinazioni. Il mio cuore, interamente occupato da te, ha dei timori che mi rendono infelice. Mi secca non poterti chiamare col tuo nome. Attendo che tu me lo scriva. Addio! Ah! Se tu mi amassi di meno, non mi avresti mai amato. Sarei allora proprio da compatire. Bonaparte Napoleone (1769/1821) e Giuseppina si sposano nel 1795. Due giorni dopo il matrimonio, Napoleone parte per la sua campagna in Italia. Giuseppina non era una buona corrispondente, indifferente a Napoleone e attratta da altri uomini. E solo molto più tardi che si innamorerà di lui. Si separano con mutuo grande dolore per dare un erede alla Francia. "Le strappai la tunica; trasparente non era di grande impaccio, ella tuttavia lottava per restarne coperta; ma poiché lottava come una che non vuole vincere, rimase vinta facilmente con la sua stessa complicità. Come, caduto il velo, stette davanti ai miei occhi, nell'intero corpo non apparve alcun difetto. Quali spalle, quali braccia vidi e toccai! La forma dei seni come fatta per le carezze! Come liscio il ventre sotto il petto sodo! Come lungo e perfetto il fianco, e giovanile la coscia. A che i dettagli? Non vidi nulla di non degno di lode. E nuda la strinsi, aderente al mio corpo. Chi non conosce il resto? Stanchi ci acquietammo entrambi. Possano giungermi spesso pomeriggi come questo!"
Squassa Eros l'animo mio, come il vento sui monti che investe le querce." |
Post n°12 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da LaPrincipessaElisa
Ci sono dei momenti in cui mi pongo molte domande,sono quei momenti in cui mi soffermo a pensare a quanto la vita sia meravigliosa...si passa un sacco di tempo a piangersi addosso, che non si riesce ad apprezzare ciò che ci viene offerto quotidianamente..un sorriso,un abbraccio,un bacio,un "Ti voglio bene" sussurrato vengono dati per scontati, ma bisognerebbe considerarli rarità, dovremmo tenerli conservati sotto una teca di vetro e custodirli gelosamente...solo quando vengono a mancare questi piccoli gesti allora gli attribuiamo un significato e importanza particolare..perchè solo in quell'attimo?perchè siamo diventati così superficiali, materialisti, avidi?ci osanniamo tanto, ma in realtà non siamo nessuno se non riusciamo a donare la nostra anima, a far vibrare le corde del nostro cuore. Mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se i miei genitori fossero rimasti insieme...sarei la persone che sono oggi?Cosa ci sarebbe stato di diverso?Sono domanda a cui non posso dare una risposta,ma una cosa è certa...nonostanza gli attimi di sofferenza che ho vissuto fino ad ora, ringrazio che sia successo,magari non sarei quella ragazza con, ancora, i valori della famiglia, dell'amicizia, dell'amore...quella quasi donna che lotta per ciò che vuole ottenere e sa che nn bisogna dare nulla per scontato...quella donna che a 22 anni ama un ragazzo anzi principe meraviglioso che la fa sentire amata e protetta,che la custodisce come se fosse l'ottava meraviglia, con cui presto andrò a convivere e a volte immagina il suo abito da sposa rosso (come l'amore e la passione) e il bambino che potrebbe nascere dalla loro unione......
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Post n°11 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da LaPrincipessaElisa
A me pare uguale agli dei chi a te vicino così dolce suono ascolta mentre tu parli e ridi amorosamente. Subito a me il cuore si agita nel petto solo che appena ti veda, e la voce si perde sulla lingua inerte. Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, e ho buio negli occhi e il rombo del sangue alle orecchie. E tutta in sudore e tremante Come erba patita scoloro: e morte non pare lontana a me rapita di mente. |
Post n°10 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da LaPrincipessaElisa
C'è un posto lassù, nel cielo, in mezzo alle nuvole dove vivono gli angeli. Essi vivono la loro vita come tutte le persone terrene, crescono, si innamorano, si sposano e intanto aspettano che sia il momento per cadere sulla terra, dimenticare il passato e cominciare a vivere da creature umane. Tin e Ma vivevano felici, svolazzando fra le nuvole e facendo anche qualche dispetto ai poveri uccelli migratori che a volte si smarrivano. Erano due inseparabili angeli innamorati e spesso passavano le ore accoccolati sulle nuvole a guardarsi semplicemente negli occhi. Un giorno uno dei Serafini comunicò che un angelo avrebbe lasciato il cielo per allietare con la sua esistenza il mondo dei mortali. Tin e Ma non avevano mai pensato al momento in cui si sarebbero divisi e neanche Dio aveva intenzione di separarli, era troppo bello vederli insieme.
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