piccolapefuribonda

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giorni inattesi questi! giorni colmi di piccole aritmie, di brevi incontri, di accidenti, di baci rubati che non corrispondono mai a quanti di più ne vorrei rubare.Così, ci risiamo... mi accorgo subito quando cammini parallelamente a me, seppure a centinaia di chilometri più in là.Perché mi accorgo che ti penso con più frequenza, che le coincidenze diventano più serrate, che il mio cuore prende respiro; è come se, e ne sono quasi certa, dicevo è come se io fossi sicura, a volte, che i miei pensieri coincidano con i tuoi, sono quasi sicura che tu senta davvero la forza del mio sguardo su di te... e sento quando decidi di non voltarti dall'altra parte, ma di sostenerlo, di guardarmi a tua volta e di sorridermi...perché sai essere anche molto duro con me, mi imponi disciplina a volte e mi costa tantissimo ogni volta subirti, lo sai e lo so.Stavolta è così... Dal 2007 un inizio di una storia tutta strana, che forse non potremmo mai davvero confessare a qualcuno, fino in fondo dico.Ci siamo conosciuti come solo io e te sappiamo due pietre focaie irremidiabilmentesubito complici, intimi, attratti, irresistibili, calamitati l'uno verso l'altra come l'unica cosa possibile, sensata, esatta! eravamo invece insensati, pazzi, sbagliati, folli e immensamente feliciPoi il primo incontro a maggio 2007, tu da me con i baci nelle tasche della tua giacca che vidi in trasmissione su sky, il tuo regalo per me accartocciato, la penombra della prima notte, l'umido di un'estate che giocava ancora a nascondino e noi che invece noi siamo usciti allo scoperto... eravamo curiosi e quasi increduli che stesse succedendo tutto quello che per mesi era stato nelle frasi, nelle telefonate, nel pc, negli sms.Poi giugno, poco dopo... due giorni di fuga, d'amore, di sensi in allarme, di conferme e di paure... sì, perché poi era inevitabile che tutto dovesse ritornare alla normalità, alla maledetta quotidiana guerra silenziosa, al torpore emotivo che ci allontana  e rendendoci quasi estraneiio invisibile, nuovamente piccola, goffa, semplice. Seguono le stagioni e qualche breve telefonata. Non mi sono mai arresa all'idea di perderti del tutto, non l'ho mai presa in considerazione questa ipotesi. Ho sempre fatto in modo che  che il filo che ci legava rimenesse teso, forse più liso, più debole, ma non potevo sopportare si spezzasse per sempre; avrei rinunciato ad una parte di me ed io senza quel pezzetto di noi, sono molto meno, lo ammetto.Una sera ascoltando rai tre, l'omaggio a Faber, decido  di scriverti un sms ricordandoti della chiave del mio piano e tu : proprio oggi, mettendo in ordine, l'ho avuta tra le mani... ecco il filo che si tende! e poi così neglio anni... ogni tanto.poi due anni faDopo tanti MMM (messaggi mai mandati) decido di scriverti... e subito dopo la tua rispostaEcco, vedi... cosa mi piace di noi? abbbiamo un linguaggio in codice io e te, bellissimo ed affascinante... la tua risposta era: mi va'! perché l'ho inteso dal modo in cui mi hai salutato, dal Fra'...Il tuo viaggio lunghissimo ed infinito da me, la notte insieme e ti assicuro, quando mi sei apparso così, dopo due anni, avevo il cuore in gola, mi sembrava impossibile e bellissimo e sai perché? Perché era come se non ci fossimo mai persi! Ovviamente non è andata così, ci siamo persicome un segugio ho sentito il pericolo nell'aria e dopotutto ogni volta, aspetto che arrivi quel momento, il momento del distacco, della ripresa della vita.. l'altra vita, quella che non prevede noi due e così è stato.Sai, mio Fra', voglio dirti che sopravvivo "senza"non devi mai preoccuparti di questo. Vado avanti come un caterpillar, avanzo, mi proietto avanti, mi rinnovo la pelle, faccio mille cose come sempre e vivo anche benema ogni tanto la nostalgia si impossessa di meil rammarico di non aver potuto sapere della nostra storia, anzi io lo so come sarebbe stata: forse non lunga ma certamente avremmo avuto una storia d'amore intensa, importante, indicibile... perché così devono rimanere le cose più belle della proprio vita: non dette! Orapoche settimane fail mio smsla sciarpa che quello stesso giorno, dopo tanto hai deciso di metterti addossouna pagina altraio e tea vederciancora caos, simbiosi, intimità, gioia immensa, temporale estivo di quelli che ti colgono all'improvviso e vuoi uscire senza ombrello, estasi, attesa ti attendo sardo, ti attendo ogni voltaattendo di abbracciarti, di parlare con te, di esserci per te e tu per mebaciche sanno di me e di te, che siamo sempre più di ciò che sembriamoma solo quando siamo io e te.