Una principessa..

EQILIBRIO...TANTO TANTO BRAMATO EQUILIBRIO..


Tanti problemi, tante ansie e tanti periodi bui sono causati da mio eterno "non fermarmi a riflettere". mille volte agisco senza valutare le conseguenze, credendo che ciò che provo in quel preciso istante sia un assioma inconfutabile... e poi rimango inevitabilmente scontenta, delusa, vuota. Che brutte le sensazioni di inadeguatezza, che brutte le situazioni di amarezza, che brutte le situazioni di delusione verso ciò che si è creato intorno a me. la mia agitazione preclude veramente tante volte quella calma così ambita che rincorro con tutta me stessa. Mi dico e mi ripeto in continuazione che "la prossima volta mi fermerò per riflettere su ciò che voglio veramente" ma, inevitabilmente, rimango preda delle mie emozioni, cancellando totalmente quel poco di razionalità che mi eviterebbe di rimanere poi stordita per quello che io stessa ho lasciato accadere.Quanti obiettivi ho rincorso con una testardaggine esemplare, credendo di volerli raggiungere più di ogni altra cosa al mondo, per poi scoprire, svegliandomi con una secchiata di acqua fredda, che "non è tutto oro quello che luccica".Così si creano, anzi, io creo attorno a me situazioni in cui vedo una iniziale "finta felicità" in cui rifugiarmi per poi aprire gli occhi improvvisamente e urlare "VOGLIO DI PIù", anche se poi è diventato tutto più complicato perchè, come se non bastasse, faccio una gran fatica nell'uscire dalle mie "situazioni scomode": essendo in balia delle mie immediate emozioni diventa molto duro modificare la mia vita, anche minimamente, perchè sono poi sempre incerta su quanto io sia disposta a lasciar andare qualcosa o qualcuno...ed eccomi qui, ora e per l'ennesima volta, non totalmente contenta della piega che ho dato alla mia vita... e nonostante tutti i buoni propositi (quelli veramente non mancano mai) di rimandare ad un domani meno opprimente le scelte più difficili da prendere, non posso fare a meno di torturarmi la mente nel cercare di capire quello che voglio. o piuttosto a far finta di non vederlo. le risposte penso di averle tutte già trovate, ma ciò comporterebbe una rinuncia, un cambiamente, ma io sono abbastanza forte, soprattutto in questo periodo in cui i miei nervi sono letteralmente a pezzi, di sostenere una cosa del genere, senza ritornare a sprofondare in quel baratro così invitante in cui la malattia è l'artefice e il principale soggetto di ogni mia giornata? io sono qui, ferma prorpio perchè mi sento ancora insicura sul dafarsi, confusa perchè, nel momento stesso in cui mi appaiono i complessi di inadeguatezza e di non essere abbastanza, mi nasce anche la paradossale idea di "meritare di più", perchè io valgo di più... certamente sarebbe una gran bella cosa per il mio ego personale... il problea (anzi, il GRAN MACELLO), è proprio il fatto che, a parte i momenti di buio e smarrimento totali, in cui la concezione di me stessa finisce sotto al tappeto, il mio ego è veramente un bel pò sviluppato, tanto da essere "troppo superba", tanto da guardare alcune persone dall'alto in basso, tanto di essere sicura di essere una persona molto valida.... Ma allora la coerenza in tutto questo dove sta? Perchè contemporaneamente a questa ipervalutazione della mia immagine e della mia persona vi è la contradditoria volontà di torturarmi, il sentirsi inadeguata, il volere di più, di più e di più...anzi, probabilmente il "voler essere di più rispetto alle altre persone"?La mia vita è un continuo confronto, un perenne passare al microscopio ogni gesto, ogni parola, ogni centimetro del corpo di qualunque altra persona, per vedere quanto stacco vi è da me, chi trale 2 è migliore, e quando trovo qualcuno ai miai occhi più bello, più profondo, più intelligente o maggiormente in grado di attirare l'attenzione, bè... li cominciano i guai e le miei automolestie psicologiche...Forse intraprenderò un percorso di "ricerca dell'equilibrio", anche se da quanto ho potuto osservare sino ad ora è davvero molto raro trovarlo anche nelle persone sane. ho bisogno di capire me stessa e di tornare ad avere un rapporto normale con il cibo perchè, anche se le abbuffate non capitano più (e in generale sono state piuttosto sporadiche), non riesco a non vedere i pasti come inutile fonte di appesantimento... più sto attenta e tento di mangiare poco (anche se a pranzo e cena ho veramente fame), più nasce l'istinto di correre in bagno e vomitare, per vedersi più magre, per sentirsi finalmente dire "sei troppo magra"..so che non è normale, so anche che è ora di riavvicinarsi alla via della normalità, perchè nella mia vita non c'è più tempo per questo spreco di energie disumano, per colpa del quale non riesco mai a dare il massimo: ho tanti progetti, tante aspettative e tanti sogni, ho la volontà e, spero, anche le capacità per realizzarle, non voglio cadere sul tempo, giocandomi la salute e rimpiangendo la vita che non ho vissuto!Torno a studiare, forse vale la pena di fare gli ultimi sforzi...Un abbraccio a tutti quelli sono passati e mi sono vicini:-) , MILLE VOLTE GRAZIE!!!!princess