La Fenice del Cielo

Con i tacchi o senza?


Ore 16:30.“DRIIN DRIIN”, squilla il telefono:“Pronto?”“Amooore, sono io, ti volevo dire una cosa”. Un entusiasmo travolgente traspare da queste parole.“Siiii?”“Ho organizzato una seratina davvero niente male…, vedrai, vedrai… Passo a prenderti alle sette e mezza. Mi raccomando, fatti trovare pronta!”“Dimmi almeno dove andremo!?”“Sorpreeeesa.” Ore 16:32.Sarà meglio che inizi a prepararmi, sembra si prospetti una serata interessante. Devo farmi bella.Faccio mentalmente la lista delle cose da fare.Strappare le sopracciglia in eccesso.Infilarmi sotto la doccia e…depilare gambe e ascelle;lavare i capelli e, successivamente, applicare sugli stessi una benefica maschera idratante;applicare una crema esfoliante su tutto il corpo, attendere 6 minuti e risciacquare;ripetere la medesima operazione sul viso;insaponarmi e risciacquare.Uscire dalla doccia, applicare una generosa dose di crema idratante su viso e corpo.Pedicure e manicure (questa è decisamente la serata giusta per quel provocantissimo smalto “rosso ciliegia” comprato il mese scorso).Asciugare i capelli.“Mamma vado in bagno, se squilla il telefono fatti lasciare detto chi è, e dì che richiamerò più tardi.”Ore 16:34.Entro in bagno.Ore 18:17.Esco dal bagno.Adesso devo pensare all’abbigliamento.Stavo pensando che forse non sarebbe una cattiva idea se mi mettessi quell’abitino sottoveste di seta nera, è così carino, e poi… se non lo metto stasera, chissà quando mi ricapiterà l’occasione.E le scarpe? Beh, l’abito è molto corto serve un tacco alto, che slanci la figura. Decisamente i sandali di swarovski, elegantissimi, tacco 10cm; forse un po’scomodi, ma per una manciata di ore posso stringere i denti.Sarà meglio che prima di vestirmi pensi al trucco.Trucco, trucco, trucco… c’è, ma non si vede, è il più difficile da creare, niente fretta, mano ferma e concentrazione.Ecco fatto. Che ci voleva?! Ho fatto davvero presto. Non rimane che vestirmi e sono pronta.Che ora si è fatta? Le DICIANNOOOOVE? Già? Non puoi distrarti un momento che un’ora è già passata! Eppure avevo fatto così alla svelta…Mi dirigo verso la mia camera, estraggo l’abito dall’armadio e le scarpe dalla loro scatola; scelgo l’intimo, lo indosso, indosso il vestito, indosso le scarpe, prendo la giacca e mi dirigo verso il salotto. Aspetta!Un ultimo sguardo allo specchio…Ecco, adesso sono pronta.“Dliiin, Dlooon”.Il campanello. Mi affaccio alla finestra: “Arrivo, amore.”Che strano, non è ancora andato a casa, è uscito dal lavoro ed è direttamente passato a prendermi.Deve ancora prepararsi. Ed io che ero stata così puntuale…“Come dici? Non ho sentito, puoi ripetere?” è un po’ lontano, sicuramente ho capito male, “battuta di pesca in padule? Noi e un sacco di altra gente? È meglio che prenda un repellente per le zanzare?!?” Barcollo (è colpa dei tacchi alti).“Sì, sì, tutto bene. Che bello! Un’idea fantastica! Scendo tra un momento, forse è meglio che cambi le scarpe.”