La Fenice del Cielo

Post N° 110


Poco meno di un anno fa, mi imbatto in un distintamente stravagante, anziano signore. Dopo essersi presentato, mi prende per un braccio e mi costringe ad entrare nel suo ufficio. Io cerco in tutti i modi di uscire, ma lui tenendomi inchiodata alla sedia, non me lo permette. Dice che vuole che io veda il manifesto della sua mostra e le fotografie delle sue opere. Continua a guardarmi con insistenza e si profonde in apprezzamenti a dir poco imbarazzanti.Dice di volermi fotografare, di volermi mettere sullo sfondo dei suoi manifesti.Mi invita nella sua casa sulla collina, “è un bellissimo posto” dice, “si vede il mare”. E intanto continua ad elogiare il mio seno, la mia bocca, le mie mani.“Signorina, venga a casa mia. Le farò vedere i miei bassorilievi. Sa che cosa raffigurano? Il sesso nell’età ellenistica.”“Signorina, potrebbe farmi da modella.”“Signorina, lei mi accende una passione…”“Signorina, lei sa quanti anni ho io?”“Novanta.”Naturalmente non sono andata a casa sua, né quel giorno, né altri giorni.Ma, nonostante le sue pesanti avances, non sono riuscita a provare, nei suoi confronti, alcun sentimento negativo.A distanza di mesi continuo a sorridere del suo ricordo, provando una mesta invidia per la sua grande voglia di vivere.Chissà come sarò io, a novant’anni.