La Fenice del Cielo

Ti penseremo sicuramente, piccola sarta, o per lo meno io lo farò! Passa un buon fine settimana anche tu e, mi raccomando, torna presto! Non vedo l'ora di ascoltare la tua storia... Un bacio, Rondine di Giada.

Dei mari che hai attraversato racconterai la superficie bagnata di sole di favole già narrate? o l'imperscrutabile degli abissi? Ma sarebbero mai favole le parole che cercassero i fondali della vita? e tutta l'immensa, profonda ed eroica miseria dell'uomo per non riuscire a viverlo davvero il suo giorno sparuto di giorni perduti? Perché non basta averla girata in tondo Gaia, con tutti i suoi colori di etnie, di natura, di civiltà, per poterla dire fecondata dalla vita questa nostra maledetta carne d'anima. E questa fottuta anima di carne. E dimmi, piccola sarta, confessalo, se ogni tuo passo seminato per il mondo ti è valso anche un solo momento di felicità assoluta. O forse la felicità assoluta doveva sorprenderti nello spazio minuto, infinitamente piccolo, infinitamente grande, del corpo adorato di colui cha hai amato? Tra quattro pareti di cielo. In una stanza senza tempo e senza geografia. Se non l'immensità sacra e maledetta del vostro desiderio? Ti abbraccio teneramente, piccola sarta. E ti auguro sereno ritorno. broken_brain

Non ho la capacità, ahimé, di riuscire a narrare ciò che si cela negli abissi. Scrivo solo quello che mi passa per la mente, quello che vedo in un giorno qualsiasi; la maggior parte delle volte non scrivo affatto. E, lo confesso, non ho mai incontrato la felicità assoluta, o forse non l'ho riconusciuta. Esistesse un modo per trovarla... Ma in fondo non è per questo che viviamo? La vita è la continua ricerca di quel momento, una volta trovato non hai più nulla da cercare, e la tua vita che fine fa? Forse ci diciamo di non averlo trovato; non vogliamo riconoscerlo per non smettere mai di cercarlo, altrimenti che senso avrebbe vivere?