Talora, venuto in odio alla Fortuna e agli uomini,Io piango solitario sul mio triste abbandono,E turbo il cielo sordo con le mie grida inani,E contemplo me stesso, e maledico la sorte,Agognandomi simile a tale più ricco di speranze,Di più belle fattezze, di numerosi amici,Invidiando l'ingegno di questi, il potere di un altro,Di quel che meglio è mio maggiormente scontento;Ma ecco che in tali pensieri quasi spregiando me stesso,La tua immagine appare, e allora muto stato,E quale lodola, al romper del giorno, si innalzaDalla terra cupa, lancio inni alle soglie del cielo:Poiché il ricordo del dolce tuo amore porta secoTali ricchezze, che non vorrei scambiarle con un regnoTI AMO TANTO AMORE... TANTISSIMO E TI DEDICO QUESTE PAROLE!TI AMO!