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I Nostri Figli


Spesso sento dire che i giovani d’oggi < non hanno più valori >,  che la nostra generazione di genitori era meglio che aveva più interessi. Mi chiedo se, le stesse persone che affermano queste cose, spesso genitori , hanno valutato l’ambiente, la società in cui i nostri figli stanno crescendo? Non è forse la stessa società che noi cinquantenni  abbiamo contribuito a costruire?< E allora i nostri figli sono spesso schivi, soli, chiusi ed egoriferiti.  Spesso sconosciuti per i genitori, che non li riconoscono più e li sentono estranei. Sono la gran parte degli adolescenti di oggi. Una generazione contraddistinta soprattutto da una condizione: la solitudine . Uno stato d'animo diffuso, nelle case di genitori sempre più assenti , presi dal proprio lavoro e dalle proprie vite frenetiche. Padri e madri che realizzano spesso troppo tardi che il vuoto, la voragine che si è creata, è stata divorata da compagni di pomeriggi come i videogiochi, internet, le chat, e i cellulari . Pomeriggi trascorsi non di rado in case vuote, dove rimbomba il silenzio, perché il sistema scolastico, passati i primi anni in cui offre il tempo pieno, lascia i pomeriggi vuoti e "scoperti" proprio in una fase così delicata della crescita dei figli di oggi. Dobbiamo indagare proprio lì, dove abitualmente regna il vuoto dell'incomprensione e del dolore. Molto spesso i figli sono dimenticati e lasciati soli da genitori fragili, frustrati o semplicemente egoisti, e purtroppo  non sono storie tanto infrequenti nella società attuale. Giovani soli, o anche già alle prese con i primi amori, che vivono esistenze spesso sconosciute ai genitori. Restii al dialogo, si schermano dietro a risposte fatte di monosillabi oppure più fisicamente dietro a un paio di cuffie con musica a tutto volume.>Cosa possiamo fare per migliorare i rapporti con loro, un primo passo importante, per me, è prendere coscienza di questa situazione, senza trovare alibi, che spesso ci creiamo per giustificare le nostre assenze.Mi piacerebbe che chi ha tempo e voglia di leggere queste brevi riflessioni, desse il proprio contributo raccontando la propria esperienza di genitore o figlio.