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lettera aperta al segretario del partito democratico


Caro Bersani, ho letto il discorso che lei ha fatto alla festa nazionale del Partito Democratico, di Pesaro. Tante belle parole e tanti buoni intendimenti, che spero con tutto il cuore lei riesca a portare avanti.Ma non è di questo che voglio parlarle, è logico che quella non era certo la sede per materializzare le proposte del suo (e anche mio dato che l’ho sempre votato) partito.Voglio soffermarmi su un punto che mi ha fatto pensare non poco. È la parte in cui lei dice: “UN GRANDE PROGETTO DI FORMAZIONE POLITICA PER RIPRODURRE IL NOSTRO CARATTERE DI PARTITO DEMOCRATICO.....ETC.ETC.”  in breve, in quel passaggio mi è parso di capire che il PD vorrebbe iniziare  a formare giovani (si parla per cominciare di circa 2.000) per avviarli, penso, ad un futuro di dirigenza all’interno del partito.Ecco, è questo che mi ha fatto pensare che il PD sia ancora legato a vecchi sistemi in voga anni fa, che si basavano su:“Burocrati di partito che vogliono “preparare” futuri burocrati”. Credo, invece, che siano i partiti che devono essere nuovamente formati! Sono i burocrati che devono essere sostituiti con il costante confronto con i movimenti della società civile. Sig. Bersani sono i movimenti che stanno cambiando il vento! La società ha voglia di una politica etica, e questa non può che passare dal superamento degli attuali schemi burocratici, che, ripeto, sono ancora quelli di un tempo.Il concetto che volevo esprirle è che non sono i partiti che devono formare le persone, è esattamente il contrario, sono le persone, con le loro esperienze e con la loro voglia di cambiamento che devono riformare la struttura dei partiti.Il Pd si deve aprire ai movimenti senza preclusioni o preconcetti. Il partito può essere diverso dagli altri accettando il confronto anche con chi non risparmia critiche, perchè anche queste aiutano a capire meglio  i bisogni della nostra società. Ad esempio, certe battaglie portate avanti dal movimento 5 stelle  possono essere comuni, perchè il PD al Senato non sta facendo nulla per portare in discussione la proposta di legge presentata, ed avallata da 350.000 firme dei cittadini?Penso che il problema sia rappresentato da tutte quelle persone che intendono la politica come professione, e che espongono se stessi e le loro idee alla corruzione o all’attaccamento indissolubile alla sedia dove sono seduti. In questa situazione è facile pensare ai propri interessi a discapito di quelli dei rappresentati.