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FINANZIAMENTI Banche, mutui e flessibilità verso la clientela


La stretta al credito riduce l’erogato, con la tendenza delle banche a concedere mutui alle famiglie più solvibili richiedendo al contempo garanzie aggiuntive, pur con un costo del denaro in continuo calo. Così, se il 2009 segna da un lato i minimi storici dei tassi di riferimento, con il saggio Bce e l’Euribor a tre mesi scesi rispettivamente all’1,5% e all’1,64%, presenta dall’altro una forte crescita degli spread applicati, anche oltre la soglia del 2%, che riduce la convenienza dei finanziamenti a tasso fisso. Per gli istituti di credito è il modo per mettersi al riparo dalla risalita dei saggi, sebbene alla vista si profili un nuovo taglio della Bce: è una sorta di assicurazione per un futuro di medio periodo in cui temono di poter ricavare meno di quanto spenderebbero, acquistando a breve termine il denaro per i mutui. Ed ecco la scelta esplicita di incentivare il tasso variabile (con le migliori offerte per un mutuo ventennale di 100mila euro oggi appena superiori al 2,5% contro un fisso poco più che doppio), scoraggiando pure i finanziamenti ancorati al saggio Bce rispetto al ben più volatile indice Euribor, la cui quotazione riflette giornalmente la dinamica del mercato. Una dinamica accelerata che negli ultimi mesi ha portato sollievo alle famiglie indebitate, diminuendo la rata mensile di un mutuo a tasso variabile da 100mila euro della durata di 20 anni, di circa il 30% rispetto ai livelli dello scorso ottobre.     Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=336611