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Quanto ai beni durevoli, recupera leggermente la convenienza presente all'acquisto, ma si ridimensionano le intenzioni di spesa per i prossimi mesi: a conferma del segnale negativo, secondo le consuete domande trimestrali si riducono nello specifico quanti intendono acquistare un'automobile e l'abitazione, anche se lievitano, per contro, le intenzioni di spesa per manutenzione.I consumatori, infine, tornano a percepire un incremento - sebbene moderato - dei prezzi negli ultimi 12 mesi; anche le attese a breve termine, pur restando negative, risalgono marcatamente rispetto agli ultimi mesi in termini di saldo.
Purtroppo è cosi - ha confermato il presidente regionale di Coldiretti, Dario Ermacora -, anche se piano piano stiamo risalendo la china sia con le vendite dirette in azienda, con gli agriturismo, con i mercati di Campagna amica e con Una filiera agricola tutta italiana', il progetto ideato da Coldiretti.Un progetto, questo - come ha ricordato anche il direttore di Coldiretti Fvg, Elsa Bigai â€' che mira esplicitamente all'abbattimento delle barriere che si frappongono tra produttore e consumatore e che privilegia la filiera corta, con l'aggregazione dell'offerta.
Tra i protagonisti di questa iniziativa, anche i consorzi agrari che, come ha spiegato il direttore del Consorzio di Siena, Pietro Pagliuca possono svolgere il ruolo di holding sia nell'acquisto e distribuzione dei prodotti delle aziende agricole sia nella fornitura di beni e servizi alle unità produttive agricole.
Tra agenzie delle Dogane, Nas dei carabinieri, Istituto controllo qualità, Capitanerie di porto, Corpo forestale, carabinieri delle Politiche agricole e Asl, ai quali si è aggiunta l'attività degli organismi privati, sono stati effettuati sempre nel 2009 - secondo la Coldiretti - oltre un milione di controlli sul Made in Italy, a garanzia delle imprese e dei consumatori.Un primato che â€' rimarca l'organizzazione - ha consentito di far conquistare al Made in Italy alimentare la leadership nei prodotti tipici in Europa con 195 prodotti a denominazione di origine protetta (Dop) o indicazione geografica protetta (Igp) e 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni, il maggior numero di imprese biologiche (quasi un 1/3 di quelle europee) e il primo posto nella sanità e nella sicurezza alimentare, un record del 99% di campioni con residui chimici al di sotto dei limiti di legge.
Fonte:
http://www.avanti.it/index.php/tempo-reale/93-l-avanti-in-edicola/7511-consumatori-allarme-isae-fiducia-in-calo-carlo-pareto.html
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