Tuttologia
Esiste l'enciclopedismo antropo-filologico di Varrone, quello scientifico-artistico di Leonardo, e quello multilaureistico di Pico dè Paperis
Due delle pose più iconografiche sono sicuramente quella telamonia selinuntina e quella gudeana: quest'ultima è quella del sedente che tiene le mani strettamente intrecciate tra di loro sopra la pancia; la posa telamonia selinuntina, invece, corrisponde a quella dell'uomo disteso con la faccia rivolta al sole e le mani sovrapposte l'una all'altra sotto la nuca. La postura gudeana deve il suo nome alle statue di Gudea, re della sumera Lagash, rappresentato proprio in quella particolare posizione; quella telamonia selinuntina da uno dei telimoni crollati del tempio di Zeus a Selinunte, che per caso curioso giace a terra simile proprio ad un uomo sdraiato con le braccia a far da cuscino alla testa. |
Nicola D'Antino, Grande Ufficiale della Corona d'Italia, artista apprezzato da D'Annunzio, nacque a Caramanico Terme nel 1880, e si spense a Roma nel 1966. Per la sua città natale realizzò la riproduzione di una venerata statuina della Vergine Assunta, che era stata trafugata nel 1950, tuttavia il suo nome è legato alle fontane statuarie del capoluogo abruzzese, dove il soggetto comune è quello dell'idroforo, dell'acquario, declinato nella versione femminile, la Fontana Luminosa, opera del 1934, e in quella maschile, i due kouroi delle fontane gemelle di piazza Duomo, scolpiti tra il 1928 e il 1932.
|