stefy feet

Ecco un'altra immagine della nostra nuova amica ora scalza, che mostra i suoi curati piedi che sostiene siano sempre smaltati.

"Non vado nemmeno in cortile a buttare la spazzatura senza aver controllato lo smalto delle dita dei piedi!" ci tiene insomma, e fa bene dico io. "Non concepisco chi trascura i piedi d'inverno, solo perchè sono nascosti nelle scarpe; evidentemente si tratta di persone dalle prospettive un po'... ristrette, che non immaginano di poter sfoggiare la loro parte migliore nei mesi più freddi dell'anno".

Parole sante.

Osservando nella foto che allego, inviatami da un amico, il particolare della ragazza che tiene le dita della mano tra quelle dei piedi dell'amica, mi sovviene un episodio che vi propongo e che un po' soddisferà la voglia di chi mi chiede racconti.

Avete mai provato a tenere qualcosa tra le dita dei piedi? E' affascinante, dovete contrarre tutti i muscoli in sforzi considerevoli, anche se credete che i vostri piedi siano prensili come quelli delle scimmie.

Ma nell'amore le cose vanno diversamente.

Avevo letto da qualche parte di ragazzi di colore che in ossequio a loro tradizioni facendo l'amore infilavano tra le dita dei piedi minuscoli pezzetti di legno di dimensioni adeguate a non essere d'intralcio e contemporaneamente non troppo piccoli da cadere. Ovviamente non era legno qualunque, era cirmolo, particolarmente profumato e morbido... ma vi sfido a trovarlo.

Ovviamente decisi di provare.

Mi accorsi così che a riposo è molto difficile trattenere legnetti "infradito", ma sospettavo che le contrazioni muscolari dell'eccitazione sessuale avrebbero contribuito allo scopo. Durante i rapporti è normale contrarre le dita dei piedi, arricciandole all'inverosimile, ma è tuttavia anche possibile che gli spasmi portino a distendere repentinamente le dita stesse, cosa che farebbe cadere i legnetti.

Provai dunque, non era cirmolo, non era delle dimensioni giuste,ma funzionò. Le dita serrerono i legnetti e la cosa mi procurò stimoli nervosi molto collaborativi e devo dire il piacere del rapporto ne trasse vantaggio. Non ricordo quando persi i legnetti, so solo che ad un certo punto mi ritrovai con le dita protratte nel vuoto come antenne rabbiose e i legnetti non c'erano più, ma fu bellissimo.

Mi si chiedono in continuazione foto mie, e vi accontento.

Mi chiedono racconti delle mie esperienze, presto provvederò.

Mi si chiede <com'è cominciata>, vi rispondo ora, vi dirò che capita per caso, che lo scopri quando meno te lo aspetti. Non importa l'età, ma è più frequente dopo l'adoloscenza, verso la maturità (femminile...)

Un giorno ti accorgi che, in metrò ad esempio, il tipo di fronte fa finta di leggere un libro, ma non toglie gli occhi dai tuoi sandali. E se muovi le dita, ritraendole un poco per far inarcare la pianta, le sue ciglia battono nervosamente e il pomo d’Adamo scorre isterico in gola vittima di problemi di salivazione. I tuoi piedi lo mandano in tilt…

E a te non dispiace, ti senti bene.

Un giorno, poi, ti accorgi che è una regola più diffusa di quanto immaginavi, perché anche all’università o al mercato c’è gente che ti guarda un po’ più in basso degli altri; alcuni stanno seduti apposta su muretti a fissare tutti i piedi che passano.

E allora pensi, whow ma che bello!

E poi concludi che ci sono tante parti del corpo di una donna davvero belle, talvolta in grado di raccontare molto, di comunicare emozioni. E di far emozionare anche te.

E allora cominci a lavorarci sopra, stai più attenta ai dettagli, decidi di farne un tuo punto di forza. Curi e migliori la tua natura, insisti con creme emollienti e ti impegni in minuziose e delicate finiture alle unghie. E soprattutto compri calzature con gli stessi criteri con cui scegli l’intimo; calze e scarpe diventano strumenti di seduzione al pari di slip e reggiseno, col vantaggio che calze e scarpe sono sempre in vista!

E infine scopri la componente sessuale: è devastante scoprire come quella parte del tuo corpo sia in grado di darti emozioni e soddisfazioni.

Quando ti spogli è bello iniziare dalle gambe e dai piedi, così per prenderla alla lontana; meglio che sfoderare subito le tette! E’ bello prendersi tutto il necessario per slacciare un sandalo con calma e poi muovere le dita con la soddisfazione di un pulcino che esce dal guscio, ancora inguantato dalle pellicine dell’albume; le calze poi, possono richiedere minuti interi per essere sfilate e il piede, finalmente scoperto, può ammiccare e gioire libero verso il partner inventando qualsiasi cosa. E siccome lui capisce, lo accoglie e lo trasforma in strumento di piacere, suo ma anche tuo. E così scopri quanto sia sensibile e quanto sia ben collegata ai centri nervosi quella porzione del tuo corpo che abitualmente rinchiudi in rigidi involucri di pelle!

Avevamo detto stivali, dunque. Scusate ma è una settimana incasinatissima per me e poco riuscirò a scrivere in questo mio sconfusionato blog, ma vi invito comunque a seguirlo sempre e a mandare le vostre foto preferite, meglio se in tema, alla mia mailbox.

Gli stivali, si diceva, per anni oggetto maschile ora convertito el femminile e dominante in assoluto su tutte le altre calzature, fino all'assurdo dello stivale estivo...

Ma d'inverno o nella mezza stagione gli stivali sono veramente eccezionali, comfortevoli, caldi, eleganti e comunque intriganti.

Ci sono appassionate di scarpe che li odiano perchè sostengono coprano troppo, soprattutto le caviglie, ed è vero; secondo me però danno alla figura uno slancio non indifferente e favoriscono gesti seducenti tipo, sfilarsi gli stivali e lasciarli cadere rumorosamente a terra...

Ditemi la vostra!

D'accordissimo con chi dice che non c'è solo il nero. Certo il bianco vale altrettanto e a me piacciono tantissimo anche le coloratissime, soprattutto a strisce tonalità autunnale, intonate al clima. Portate su decollete o anche su sportivi scarponcini e perchè no, stivali di ogni risma.

Settimana prossima ci dedidichiamo agli stivali, mandatemene quanti più potete!