linguadoca

Post N° 13


non voglio perderti, amore mio.non voglio perderti.è l'alba e sono sveglia.dimmi che sono  ancora in tempo.ti prego, dimmi che sono ancora in tempo.vieni agata, vieni che ti metto il guinzaglio.usciamo presto stamattina.stamattina devo crescere,agata.lui non vuole una bambina invecchiata,lui vuole una donna.ha ragione,sai?gli uomini hanno sempre ragione.sali,agata,sali in macchina ci facciamo un giro.guido io e tu stai ferma, orecchie basse sul sedile.ognuno ha il suo destino, sai?non possiamo andargli incontro.non è lo stesso,dici, tu sei un cane ,io  una donna, tu hai un guinzaglio, anch'io ce l'ho.un nodo che mi strozza l'anima, una mano nera che tira...il destino.e non cercare di tornare indietro.siamo arrivati, scendi.non posso tenerti, io lo amo.scendi, cane.io conosco l'odore dei suoi capelli.scendi cane.lui mi bacia gli occhi quando dormo.scendi cane.farò come vuole lui, tornerò al lavoro.scendi cane.avremo un figlio, lo porterò sull'altalena.scendi cane.cucinerò i cappelletti e il lesso.scendi cane.avevo un cane, sai?da bambina, me l'ha portato via mio padre.un colpo basso del destino.non piaceva a mia madre.scendi cane, scendi.e non cercare di tornare indietro.è rimasta lì nella mia schiena,agata.le orecchie basse.cazzo,ha capito, non m'è corsa dietro, s'è fermata, e c'era vento, e il pelo bianco lungo andava come una bandiera, come una nave che si stacca da una banchina.sono una donna adesso, non sono più una bambina.il giorno è passato.oggi ho preso il guinzaglio e sono uscita a cercarti,agata.s'è fatto buio e non t'ho trovato.ora torno indietro, ho detto.ma non sono tornata.ho tolto la camicetta, ho messo su il guinzaglio.era il mio destino,non si torna indietro.