Creato da: Pierangela il 18/10/2005
each man kills the things he loves

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Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 30 Ottobre 2005 da Pierangela
Foto di Pierangela

io traverso a vanvera.

sono sempre stata distratta, ma prima cercavo di mantenere un po' di vigilanza, ora me ne frego.

hanno più paura gli altri di acciaccarmi che io di esser acciaccata.

non è che cerco l'incidente, è che io sono una ballerina, se mi tira una cosa dall'altra parte del marciapiede prendo e vado.dici che non sono normale?

dici che non sono normale?

calma.

qui c'è da fare un discorso lungo.

io non lo faccio.

dico che normaleè una parola storta.

parliamo di frequenza e infrequenza, così mi sta meglio.

diciamo che è infrequente che la gente traversi a cazzo come me.

io sono una infrequente.

infrequente è bello.,è una rarità.

è come un fico a dicembre.

io sono un fico a dicembre,

una ciliegia a gennaio,

una pesca a febbraio...

 
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Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 30 Ottobre 2005 da Pierangela
Foto di Pierangela

non voglio ritrovarmi senza il mio consolidato zoccolo patogeno.

le fobie sono le mie uniche amiche. mi hanno regalato le emozioni più belle della mia vita.

io non voglio essere come chiunque.sarebbe lo stesso che schiaffare le mani nell'olio bollente , e perdere le impronte digitali.

sono le imperfezioni che ci caratterizzano.io sono sempre stata intensamente caratterizzata.

 
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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 30 Ottobre 2005 da Pierangela
Foto di Pierangela

Pierangela



 Sesso: FEtà: 45Nazione: ItaliaReg: Emilia-RomagnaProv: Reggio Emilia
Città: rio saliceto
Segno zodiacalecapricorno
Dati principali


Tre cose che mi piacciono:
  • le complicazioni cardiache
  • gli uomini pericolosi
  • quel che il corpo ricorda
  • Tre cose che odio:
  • i pugni sferrati
  • i traumi nella zona temporale
  • l'ematoma da contraccolpo
  • Vorrei in regalo:
  • Un quadro famoso
  • Una penna di qualità
  • Un cellulare nuovo
  • Mi descrivo:
    non m'annoio.cammino.a pierangela piace camminare.dove vai pierangela?vado dove vado.guardo la gente in faccia,ho tempo e posso permettermelo.è un lusso. io ho i piedi nudi e la luce dell'insegna della farmacia fa avanti e indietro sui miei piedi che diventan mezzi verdi e mezzi rossi.nessuno parla.sembra un circo con l'elefante morto.

     
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    Post N° 14

    Post n°14 pubblicato il 29 Ottobre 2005 da Pierangela
    Foto di Pierangela

    si, i primi tempi mi ha reclamata,

    poi mi ha data per dispersa,amen.

    lui, testa alta dura, m'è venuta a cercare in stazione.

    "cosa fai qui?"

    "passavo"ha detto.

    "e tua moglie? e i figli?"

    "ho trovato una scusa poco credibile e sono uscito prima di pranzo"

    "ah"

    mangio, e gli stormi della stazione volano .

    si guarda la gente che passa, e la panchina con noi due sopra sembra ferma nel cielo, nel niente.

    "ti porto a cena ogni tanto, o a comprare un vestito così ci vediamo"

    no, non ci rivediamo, lo sai bene.

    va meglio così.

    l'amore per noi è nel pensiero, nel silenzio.

    e poi che vuoi cercare di riacchiappare mai?

    la storia è passata, è andato pure il resto...

    mi tenevi la mano stretta e ci sudavi dentro.

    mi guardi.

    guardi il guinzaglio attorno al mio collo, non dici più niente.

    "ti vergogni di me, vero?"

    "no, ti rispetto perchè hai avuto coraggio"

    no, ci vuole molto più coraggio a restare dove sei te.

    io sono una vagabonda, una vampira, una egoista.

    sono una femmina.

    mi giro un seno dentro alla mano e so in cuor mio di non essere molto più grande di lui.

    "allora come facciamo?chiami tu?"

    "si, chiamo io"

    "no, tu non chiami"

    non chiamo no, e togliti quella lacrima dalla guancia perdio!

    se mi chiami amore mi attacco alla tua camicia e ci muoio addosso a te.

    "non ti alzare,resta. vado sola, c'è il sole"

    vado per non pensare che siamo dentro alla stessa pancia, che abbiamo annusato i nostri odori,che ci abbiamo creduto a noi, che siamo diventati vecchi.

    voglio un gelato grandissimo adesso e appresso ci mangio le tue mani.

    voglio i tuoi baci.

    ma resta,sai, qualcosa resta, in quest'aria davanti a noi, tra queste gambe che mi passano davanti come pensieri.

    ti sembra che è finito , finito tutto, ti hanno strappato legambe e le braccia.

    e cucito la bocca.

    e strappato la lingua.

     poi viene lo strano, una mattina ti svegli e t'acccorgi che un po' di vita ti è tornata dentro, magari dal buco di un sogno. ti scacci una mosca dalla fronte, che fino a un attimo prima la lasciavi stare.

    apri gli occhi e sei neo nata.

    nel basso.

    e questa vita la rispetti più dell'altra.

    perchè non ti fregheranno più coi fuochi d'artificio.

    e chiudo un pugno.

    ed è tutto quello che mi serve.

     
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    Post N° 13

    Post n°13 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da Pierangela
    Foto di Pierangela

    non voglio perderti, amore mio.

    non voglio perderti.

    è l'alba e sono sveglia.

    dimmi che sono  ancora in tempo.

    ti prego, dimmi che sono ancora in tempo.vieni agata, vieni che ti metto il guinzaglio.

    usciamo presto stamattina.

    stamattina devo crescere,agata.

    lui non vuole una bambina invecchiata,lui vuole una donna.

    ha ragione,sai?

    gli uomini hanno sempre ragione.

    sali,agata,sali in macchina ci facciamo un giro.

    guido io e tu stai ferma, orecchie basse sul sedile.

    ognuno ha il suo destino, sai?

    non possiamo andargli incontro.

    non è lo stesso,dici, tu sei un cane ,io  una donna, tu hai un guinzaglio, anch'io ce l'ho.

    un nodo che mi strozza l'anima, una mano nera che tira...il destino.

    e non cercare di tornare indietro.

    siamo arrivati, scendi.

    non posso tenerti, io lo amo.

    scendi, cane.

    io conosco l'odore dei suoi capelli.

    scendi cane.

    lui mi bacia gli occhi quando dormo.

    scendi cane.

    farò come vuole lui, tornerò al lavoro.

    scendi cane.

    avremo un figlio, lo porterò sull'altalena.

    scendi cane.

    cucinerò i cappelletti e il lesso.

    scendi cane.

    avevo un cane, sai?

    da bambina, me l'ha portato via mio padre.

    un colpo basso del destino.

    non piaceva a mia madre.

    scendi cane, scendi.

    e non cercare di tornare indietro.

    è rimasta lì nella mia schiena,agata.

    le orecchie basse.

    cazzo,ha capito, non m'è corsa dietro, s'è fermata, e c'era vento, e il pelo bianco lungo andava come una bandiera, come una nave che si stacca da una banchina.

    sono una donna adesso, non sono più una bambina.

    il giorno è passato.

    oggi ho preso il guinzaglio e sono uscita a cercarti,agata.

    s'è fatto buio e non t'ho trovato.

    ora torno indietro, ho detto.

    ma non sono tornata.

    ho tolto la camicetta, ho messo su il guinzaglio.

    era il mio destino,

    non si torna indietro.

     
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