Cose di Vita

Post N° 495


Vecchia Maria, stai per morire, voglio dirti qualcosa di serio: La tua vita è stata un rosario completo di agonie, non hai avuto amore d'uomo, salute e denaro, soltanto la fame da dividere coi tuoi; voglio parlare della tua speranza, delle tre diverse speranze costruite da tua figlia senza sapere come. Prendi questa mano di uomo che sembra di bambino tra le tue, levigate dal sapone giallo. Strofina i tuoi calli duri e le pure nocche contro la morbida vergogna delle mie mani di medico. Ascolta, nonna proletaria: credi nell'uomo che sta per arrivare, credi nel futuro che non vedrai. Non pregare il dio inclemente che per tutta una vita ha deluso la tua speranza. E non chiedere clemenza alla morte per veder crescere le tue grigie carezze; i cieli sono sordi e sei dominata dal buio, su tutto avrai una rossa vendetta, lo giuro sull'esatta dimensione dei miei ideali tutti i tuoi nipoti vivranno l'aurora, muori in pace, vecchia combattente. Stai per morire, vecchia Maria; trenta progetti di sudario ti diranno addio con lo sguardo il giorno che te ne andrai. Stai per morire, vecchia Maria, rimarranno mute le pareti della sala quando la morte si unirà all'asma e consumerà il suo amore nella tua gola. Queste tre carezze fuse nel bronzo (l'unica luce che rischiara la tua notte) questi tre nipoti vestiti di fame, sogneranno le nocche delle tue vecchie dita in cui sempre trovavano un sorriso. Questo sarà tutto, vecchia Maria. La tua vita è stata un rosario di magre agonie, non hai avuto amore d'uomo, salute, allegria, soltanto la fame da dividere coi tuoi. E' stata triste la tua vita, vecchia Maria. Quando l'annuncio dell'eterno riposo velerà di dolore le tue pupille, quando le tue mani di sguattera perpetua riceveranno l'ultima, ingenua carezza, penserai a loro... e piangerai, povera vecchia Maria. No, non lo fare! Non pregare il dio indolente che per tutta una vita ha deluso la tua speranza e non domandare clemenza alla morte, la tua vita ha portato l'orribile vestito della fame e ora, vestita di asma, volge alla fine. Ma voglio annunciarti, con la voce bassa e virile delle speranze, la più rossa e virile delle vendette, voglio giurarlo sull'esatta dimensione dei miei ideali. Prendi questa mano di uomo che sembra di bambino tra le tue, levigate dal sapone giallo, strofina i tuoi calli duri e le nocche pure contro la morbida vergogna delle mie mani di medico. Riposa in pace, vecchia Maria, riposa in pace, vecchia combattente, i tuoi nipoti vivranno nell'aurora, LO GIUROPoesia dedicata da Ernesto Guevara de la Serna a una vecchia messicana incontrata nell'Ospedale Generale di Città del Messico nel dicembre 1954.Quante "vecchie Marie" ho visto!! (esperienza in Bangladesh con la Mezzaluna Rossa Dicembre 2007)