Mi chiamo Tobias, sono uno studente universitario svedese, abito a Mariestad, contea di Skaraborg, ed ho avuto la possibilità di incontrare una creatura intelligente proveniente da un altro mondo. Mi piacerebbe essere creduto dalla gente. Oggi non tutti sono prevenuti sul fenomeno UFO. Se ne scrive sui giornali, se ne discute in televisione, se ne parla anche a scuola. Ho letto però tutto ciò che si è scritto sull'incontro di una persona che conosco bene con una femmina extraterrestre che si è data il nome, che sa un po' di fantascienza, di Lacerta. Io posso garantire che le interviste a Lacerta sono autentiche, perché avrei dovuto presenziare alla seconda e anche perché conosco bene chi ha realizzato l'intervista, che è un mio amico e un ragazzo serio. Tutto è stato ridicolizzato e travisato. Lacerta non è una scienziata e in qualche contraddizione è incorsa. Inoltre non può rivelare certi segreti, che proteggono la sua razza. A volte, poi, come noi terrestri, scherza, come quando avverte di fuggire a gambe levate se si nota qualcosa di strano all'interno di una grotta. La coesistenza della sua razza con quella umana è difficile, ma la prima è una razza antica, che conosce perfettamente i punti di forza e quelli deboli della seconda. E' la conformazione stessa della mente umana a impedire che le terre della razza aliena vengano scoperte. Esistono una terza e una quarta intervista a Lacerta, che però non sono ancora state divulgate. Io ho incontrato "Gekko", uno studente che appartiene alla stessa razza di Lacerta.Chiamateli "Rettiliani", "Sauri", "Anguanidi": non fa differenza. Io preferisco l'ultimo termine, Anguanidi, perché sono creature più vicine alle iguane che ai serpenti o alle lucertole. Come ho detto, ho avuto la possibilità di incontrare, in una località sul lago di Vaenern, un giovane Anguanide, cui ho posto qualche domanda. Ero molto emozionato. Dopo che ci siamo lasciati, mi sono dato dello stupido, perché in fondo gli ho chiesto solo banalità. Imaginatevi però di trovarvi in una specie di tenda (una strana tenda simile a un ombrello allungato senza manico, costituito da un tessuto membranoso), in ombra, davanti a una creatura umanoide seduta su uno sgabello, avvolta in una tunica nera, con il volto simile a quello di un'iguana, ma appiattito, con grandi occhi marroni penetranti. Non voglio peggiorare le cose e so perfettamente che pochi mi crederanno, ma Gekko (anche il suo nome, che abbiamo scelto insieme, non contribuirà alla credibilità di ciò che scrivo, ma gli Anguanidi hanno uno spiccato senso dell'umorismo e non si curano di questi particolari) emanava anche uno strano, intenso odore, vagamente simile a quello dell'erba tagliata misto a quello degli animali di uno zoo (senza offesa). Il vero nome di Gekko è veramente impronunciabile. Inizia con una specie di "D" allungata. Un suono che noi non riusciamo a pronunciare. Qualcuno, tra i pochi che mi prenderanno sul serio, si chiederà come mai un Anguanide abbia deciso di incontrare me e non un famoso scienziato, un giornalista o un politico. Non lo so, però so che né gli incontri con Lacerrta né il mio con Gekko sono stati eventi "ufficiali". Credo che altri incontri simili avvengano in tutto il mondo, ma che molta gente ha paura di parlarne. Io ho potuto incontrare Gekko grazie al mio amico, che ha chiesto a Lacerta di offrirmi questa possibilità. Ecco comunque l'intervista al ragazzo Anguanide:
Parte 2: INTERVISTA ALL'ALIENO "GEKKO"
Mi chiamo Tobias, sono uno studente universitario svedese, abito a Mariestad, contea di Skaraborg, ed ho avuto la possibilità di incontrare una creatura intelligente proveniente da un altro mondo. Mi piacerebbe essere creduto dalla gente. Oggi non tutti sono prevenuti sul fenomeno UFO. Se ne scrive sui giornali, se ne discute in televisione, se ne parla anche a scuola. Ho letto però tutto ciò che si è scritto sull'incontro di una persona che conosco bene con una femmina extraterrestre che si è data il nome, che sa un po' di fantascienza, di Lacerta. Io posso garantire che le interviste a Lacerta sono autentiche, perché avrei dovuto presenziare alla seconda e anche perché conosco bene chi ha realizzato l'intervista, che è un mio amico e un ragazzo serio. Tutto è stato ridicolizzato e travisato. Lacerta non è una scienziata e in qualche contraddizione è incorsa. Inoltre non può rivelare certi segreti, che proteggono la sua razza. A volte, poi, come noi terrestri, scherza, come quando avverte di fuggire a gambe levate se si nota qualcosa di strano all'interno di una grotta. La coesistenza della sua razza con quella umana è difficile, ma la prima è una razza antica, che conosce perfettamente i punti di forza e quelli deboli della seconda. E' la conformazione stessa della mente umana a impedire che le terre della razza aliena vengano scoperte. Esistono una terza e una quarta intervista a Lacerta, che però non sono ancora state divulgate. Io ho incontrato "Gekko", uno studente che appartiene alla stessa razza di Lacerta.Chiamateli "Rettiliani", "Sauri", "Anguanidi": non fa differenza. Io preferisco l'ultimo termine, Anguanidi, perché sono creature più vicine alle iguane che ai serpenti o alle lucertole. Come ho detto, ho avuto la possibilità di incontrare, in una località sul lago di Vaenern, un giovane Anguanide, cui ho posto qualche domanda. Ero molto emozionato. Dopo che ci siamo lasciati, mi sono dato dello stupido, perché in fondo gli ho chiesto solo banalità. Imaginatevi però di trovarvi in una specie di tenda (una strana tenda simile a un ombrello allungato senza manico, costituito da un tessuto membranoso), in ombra, davanti a una creatura umanoide seduta su uno sgabello, avvolta in una tunica nera, con il volto simile a quello di un'iguana, ma appiattito, con grandi occhi marroni penetranti. Non voglio peggiorare le cose e so perfettamente che pochi mi crederanno, ma Gekko (anche il suo nome, che abbiamo scelto insieme, non contribuirà alla credibilità di ciò che scrivo, ma gli Anguanidi hanno uno spiccato senso dell'umorismo e non si curano di questi particolari) emanava anche uno strano, intenso odore, vagamente simile a quello dell'erba tagliata misto a quello degli animali di uno zoo (senza offesa). Il vero nome di Gekko è veramente impronunciabile. Inizia con una specie di "D" allungata. Un suono che noi non riusciamo a pronunciare. Qualcuno, tra i pochi che mi prenderanno sul serio, si chiederà come mai un Anguanide abbia deciso di incontrare me e non un famoso scienziato, un giornalista o un politico. Non lo so, però so che né gli incontri con Lacerrta né il mio con Gekko sono stati eventi "ufficiali". Credo che altri incontri simili avvengano in tutto il mondo, ma che molta gente ha paura di parlarne. Io ho potuto incontrare Gekko grazie al mio amico, che ha chiesto a Lacerta di offrirmi questa possibilità. Ecco comunque l'intervista al ragazzo Anguanide: