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21/12/2012 La Fine del Mondo

 

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2012: cosa accadrà?

Post n°41 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da Piexmancuso

 

Il 2012 è un anno terribilmente vicino.

La pensano così anche coloro che da un paio d'anni a questa parte hanno pensato bene di rispolverare una leggenda ambiguamente profetica risalente alle prime strutture a gradino edificate dai Maya.
Costoro si insediarono in Messico e divennero in un arco di tempo impensabilmente breve la civiltà precolombiana più interessante sotto vari punti di vista.

Sottoporre la lente d'ingrandimento a simili civiltà le cui testimonianze sono assai confuse, equivale a compiere un piccolo salto nel vuoto. Ad occhi chiusi per giunta.

Di certo, sappiamo che i Maya organizzarono lo spazio temporale secondo delle 'ere' definite età.
Conclusesi le età conosciute con i nomi dei 4 elementi naturali per eccellenza (Acqua, Fuoco, Aria e Terra) sta per terminare anche la quinta, forse non casualmente chiamata dai Maya età dell'Oro, che vedrà la fine in una data trasferita dal calendario pre-colombiano a quello Gregoriano attualmente vigente: 21 dicembre 2012.

Occorre anche ricordare che i quattro periodi antecedenti l'età dell'Oro, sono tutte terminate con un punto comune: degli immani sconvolgimenti ambientali.

Oggi, possiamo cercare di spiegare il perché.

Attraverso dei complessi calcoli astrologici e numerici, un'equipe di ricercatori è riuscita a stabilire delle somiglianze caratterizzanti.

I cataclismi che accompagnarono la fine delle Ere Maya furono molto probabilmente causati da una netta inversione del campo magnetico terrestre, a sua volta dovuto ad uno spostamento dell'asse planetario.

Ma perché si parla di fine del mondo?

Questo tipo di interpretazione è prevalentemente di stampo avveniristico-spirituale, innegabilmente vicino a fonti culturalmente definibili New Age.

Gli scenari formulati da sedicenti millantatori sono apocalittici anzichenò: fuoco e fiamme, senza dubbio, anche se ricordano notoriamente più l'inferno Dantesco in una improbabile versione terrestre.

C'è anche invece chi ipotizza un pomeriggio meno catastrofico ma gravido di buone intenzioni (siamo pur sempre in periodo natalizio no?) e sostanziali cambiamenti che porteranno il nostro mondo all'Era dell'Acquario ove la pace regnerà, almeno sino alla sua fine dove è prevista, manco a dirlo, una catastrofica incidenza.

Uno dei lati più interessanti, meno radicali e forse per questo meno affrontati, riguarda l'interpretazione simbolica della profezia.

E' certamente curioso che la 'nostra' Età sia stata definita da Maya "dell'Oro". Iniziata nel 3114, questa cremosa fetta storica è calcolata in 5125 anni solari. Diviene così non impossibile comprendere che di un'Età dell'Oro si tratta davvero.

5125 anni di ricchezza:si può cominciare dalle ricchezze inqualificabili dell'impero Romano e passare al XVII secolo del Re Sole fino ad arrivare ad una società in cui basti pensare che la vita delle persone può essere comprata dal denaro.

Effettivamente che qualcosa cambierà è facile intuirlo: l'apoteosi pecuniaria raggiunta in questa nuova decade millenaria sembra essere al culmine, e con la minaccia nucleare che pende sulle nostre teste come un'affilatissima spada di un incazzato Damocle è impossibile augurarsi una simile infermità purgatoriale.

Al riguardo è interessante il parere di Sandra Noble, che più di altri sembra aver interiorizzato e sciolto in parte l'enigma: "Rendere il 21 dicembre 2012 come un Giorno del Giudizio o un momento di cambiamento cosmico è una completa invenzione e una possibilità per molte persone di fare profitto".

Se casomai questo articolo facesse il giro del mondo, molte persone si sentirebbero chiamate in causa dalle parole della Noble.

Qualche esempio?

X-Files, uno dei serial televisivi e fantascientifici più seguiti di sempre, rivela nell'ultima puntata che il 22 dicembre 2010 (il giorno successivo alla 'catastrofica' data) è il giorno X (non a caso è intitolato X-Files) scelto da una razza di alieni non particolarmente pacifici per invadere la Terra.

Anche le pellicole cinematografiche non hanno mancato di farsi sporcare da certe dicerie.

Da quando esiste il cinema su grande schermo, con conseguente platea ed applausi finali ovviamente strappalacrime, adattare fenomeni popolari e mitologici, shakerarli in un grande minestrone con fantastici (si fa per dire) effetti speciali e sottoporli all'ignoranza collettiva ha sempre fruttato buoni incassi.

Roland Emmerich ha costruito la sua carriera da regista con film dal retrogusto apocalittici e per la verità piuttosto amatricianeschi come i futuristici "The day after tomorrow" e "Godzilla": tutti lavori che in Italia siamo abituati a definire forse rozzamente ma non senza ragione dei 'fumettoni'.
Film dall'esito scontato, effetti grafici che compensano mancanze a livello di cura e preparazione e finali banali ma molto eroici.

La sua ultima 'fatica', anche se la vera fatica è stata di chi ha lavorato nella penombra dello stesso Emmerich ed ha prodotto gran parte degli special effects, è 2012.

Solamente in Italia, ha incassato 14.323.430 € mentre l'incasso mondiale è pari a 769.700.000, cifre che fanno di questo orrendo film (parere personale ma condivisibile) un vero e proprio colossal.

E' altresì vero che nell'Era dell'Oro i soldi non sono tutto: fare leva sull'ignoranza popolare è un colpo basso.

Il 5 Agosto 2010 è uscita su alcune riviste scientifiche made in Usa un articolo piuttosto interessante, ovviamente taciuto in un'Italia presa da reality show e Grandi Fratelli.

Ho ritenuto opportuno far proseguire l'articolo inserendo l'intervista integrale rilasciata al quotidiano online IlSussidiario.net, senza ritagliare frasi qua e là e togliere quel senso di continuità logica alla grande novità che i due ricercatori hanno scoperto.

La fine del mondo calcolata dai Maya per il 2012? Due archeologi americani, tra i massimi conoscitori della popolazione precolombiana, rivelano che in realtà la vera data dell'antica profezia è un'altra. Arlen e Diane Chase illustrano per il Sussidiario come, grazie alla tecnologia spaziale fornita dalla Nasa, sono riusciti ad addentrarsi nei segreti e nei misteri dei Maya come nessuno era mai riuscito a fare prima. Il loro obiettivo era infatti realizzare la mappa dell'antica città di Caracol, in Belize, che è però coperta dalla giungla.

E in 25 anni, armati di machete, Arlen e Diane Chase erano riusciti a realizzare la mappa soltanto di 23 chilometri quadrati. Mentre con una tecnologia basata sull'uso del laser, detta LIDAR, montata su un aereo bimotore, sono riusciti in 24 ore a ricostruire tridimensionalmente a computer l'intera città di Caracol, per un'area totale di 177 chilometri quadrati. Il commento a caldo di Diana Chase è stato: «Siamo stupefatti. L'uso del Lidar rivoluzionerà l'archeologia Maya allo stesso modo in cui lo hanno fatto la datazione al carbonio negli anni '50 e l'interpretazione dei geroglifici Maya negli anni '80 e '90».

Professori Arlen e Diane Chase, perché secondo voi il LIDAR rivoluzionerà le nostre conoscenze sui Maya?

Il LIDAR rivoluzionerà le nostre idee sui Maya per la sua capacità di rappresentare globalmente un territorio antico. Finora, i ricercatori dovevano limitarsi a campioni parziali senza poter contestualizzare pienamente i dati archeologici. Il LIDAR ci permette ora di vedere l'intero insediamento e il territorio circostante e ci consentirà di individuare le differenze territoriali tra i Maya e i confini tra le antiche entità politiche.

L'astronomia maya, cui di recente sono stati dedicati diversi libri e film, era davvero così avanzata come si pensa?

L'astronomia maya era molto avanzata. I loro scienziati praticavano osservazioni dirette e dettagliate del cielo e le loro rilevazioni dei cicli dei vari pianeti erano registrate nei loro codici cartacei e nei geroglifici sulla pietra.

Per la comunità scientifica, qual è la cosa più difficile da spiegare sulla civiltà maya?

La cosa più difficile da spiegare è quanto questa civiltà fosse grande e complessa. Dato che finora avevamo avuto a che fare solo con campioni del loro passato, ma mai con una visione globale, gli scienziati hanno creato diversi modelli per spiegare come la loro società sia scomparsa. Le informazioni del LIDAR ci aiuteranno a perfezionare la nostra conoscenza di questo antico popolo, proprio perché fornisce un contesto completo.

Avete scoperto qualcosa di nuovo sullo sviluppo tecnologico dei Maya?

Tutto il paesaggio attorno a Caracol è stato completamente modificato dall'azione dell'uomo, detta anche antropogenica. Gli antichi abitanti dovevano avere una relazione intima con l'ambiente circostante e gestivano molto attentamente i terreni e i flussi di acqua nel territorio.

In queste rilevazioni o in precedenti studi, avete scoperto qualche prova di sacrifici umani presso i Maya?
Sì, a Caracol abbiamo rinvenuto delle prove archeologiche dei sacrifici umani realizzati dai Maya. I sacrifici umani facevano parte della loro antica religione, come è stato confermato da un punto di vista archeologico.

IL LIDAR può aiutarci a capire le ragioni della scomparsa della civiltà Maya?

I dati ricavati con il LIDAR ci aiuteranno a comprendere quanto intensamente i Maya abbiano utilizzato e modificato il loro territorio. Questo, a sua volta, potrà aiutarci a capire perché abbiano abbandonato certe aree. E' importante specificare, tuttavia, che la loro decadenza non fu un processo uniforme e si sviluppò su più di 150 anni. I dati del LIDAR ci consentiranno di individuare come hanno influito su questo processo le differenze territoriali. Inoltre, in alcune zone non vi fu alcuna scomparsa dei Maya.

Caracol si estendeva per 177 Km quadrati, quasi come Boston (232,2 Km quadrati). Perché era così grande?

Caracol era così grande perché questa era la caratteristica dell'urbanistica Maya. A differenza delle moderne città occidentali, i Maya incorporavano la loro agricoltura nelle città, e Caracol può essere definita una forma di urbanismo «a bassa densità». Questa definizione di urbanismo è stata usata da Roland Fletcher per la città di Angkor Wat, in Cambogia, che si estende per oltre 1000 Km quadrati. Le dimensioni di Caracol non sono anomale per le città Maya: Tikal, Calakmul e Coba erano all'incirca della stessa grandezza. Tuttavia, nessuna aveva la popolazione delle città moderne e Caracol, probabilmente la più grande città Maya, aveva circa 115.000 abitanti.

Perché Caracol è stata definita una «città sostenibile»?

La definizione di Caracol come città sostenibile deriva dalla presenza di terrazzamenti e serbatoi all'interno della città. I primi permettevano agli abitanti di far crescere il cibo di cui avevano bisogno e i numerosi serbatoi consentivano di immagazzinare l'acqua necessaria. Così l'intera città era «sostenibile».

Perché il comunicato stampa definisce il LIDAR una «tecnologia spaziale»?

Il LIDAR è definito «tecnologia spaziale» perché la ricerca è stata finanziata dal Programma di Archeologia Spaziale della NASA. La ricerca comprendeva sia la rappresentazione IKONOS dai satelliti, sia quella LIDAR dai sorvoli; i risultati di quest'ultima si sono dimostrati molto superiori a quelli ottenuti da IKONOS.

Chi ha permesso la realizzazione della vostra ricerca sulla città di Caracol?

Il progetto archeologico su Caracol della University of Central Florida, che abbiamo diretto personalmente, rappresenta una collaborazione di lungo termine con l'Istituto di Archeologia del Belize. I fondi per la ricerca LIDAR a Caracol nel Belize, nel 2009 sono stati stanziati dalla Nasa a favore di John F. Weishampel, Arlen F. Chase e Diane Z. Chase. Il lavoro è stato facilitato dalla collaborazione dell'Istituto di Archeologia del Belize, e specialmente di Jaime Awe e Brian Woodye. Ramesh Shrestha, K. Clint Slatton, Michael Sartori e William E. Carter del National Center for Airborne Laser Mapping, che hanno effettuato le rilevazioni aeree dell'area di Caracol e hanno elaborato i dati raccolti con Lidar.

E' vero che gli astronomi dei Maya hanno predetto che il mondo finirà il 22 dicembre 2012?

La profezia sul 2012 è una costruzione della moderna «new age». L'attuale ciclo temporale maya finirà attorno all'anno 4.946 del nostro calendario. Il 22 dicembre del 2012 per il calendario maya sarà il 13.0.0.0.1 (cioè una data qualsiasi senza nessun valore simbolico, Ndr) e quel giorno quindi nel mondo tutto sarà tranquillo.

In pochi sono a conoscenza di questi dati, e la profezia comincia sempre di più a prendere piede anche grazie ai mezzi informativi e le divulgazioni approssimative.
Una cosa è certa: il mondo necessita di un cambiamento, e se davvero come taluni credono, il 21 dicembre 2012 porterà una ventata di novità e pace nel mondo, ben venga.

 

 

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