Verità...

Razionale e Irrazionale (4° Capitolo Ricerca)


  RAZIONALE E IRRAZIONALE  viaggio tra falsità e necessità culturali: ( superstizione – mito – rito – sacro )(Nona  parte)  “C’è un bisogno innato di credere ? Ma se l’informazione è determinante nel creare tra il pubblico una disponibilità a credere nei fenomeni paranormali, esiste anche in ogni individuo un bisogno innato di credere in qualcosa di trascendente, in qualcosa che superi la dimensione fisica ? Esiste cioè una specie di irrefrenabile spinta interna che fa parte della stessa natura umana ? Si potrebbe rispondere facilmente di no a questa domanda con una constatazione molto semplice: il mondo è pieno di gente che non ha assolutamente questo bisogno di credere nel trascendente. Se fosse una necessità connaturata all’uomo dovrebbe essere comune a tutti ( cosi come è comune a tutti gli uomini il bisogno di aria, cibo, sonno, ecc.), invece non lo è : e questo costituirebbe già la prova che non si tratta di una necessità interna, ma di un bisogno creato dall’ambiente, cioè dall’educazione ( e dall’informazione ). Quindi alla domanda : “ l’uomo ha bisogno di credere nel trascendente ? “ la risposta potrebbe essere : “ non l’uomo, ma certi uomini “. Cioè coloro che, per una serie di ragioni, hanno sviluppato questo bisogno personale. Altri uomini hanno invece espresso la loro fede in altri ambienti : per esempio in un credo di tipo filosofico, morale politico o scientifico. Probabilmente si potrebbe dire che ogni uomo ha soprattutto bisogno di avere un contesto nel quale riconoscersi e nel quale credere: e partendo da questo ecosistema mentale muoversi alla ricerca ( personale ) della libertà.” Del resto ci sono domande ancora più semplici alle quali gli scienziati non sanno dare risposta, mentre invece i veggenti e i chiromanti sono in grado si farlo: per esempio sapere se un affare andrà bene, se un amore sarà fortunato, o se ci sarà una grave malattia in famiglia, o se un’eredità è in vista e tante altre cose che la scienza non è in grado di sapere, ma noi, come si diceva prima, non viviamo in un mondo deterministico dove tutto è scritto, viviamo in un mondo indeterministico dove siamo noi con la nostra volontà a cambiare le cose. Ma evidentemente l’informazione non è sufficientemente efficace per cambiare questa società. Poco importa se le risposte sono giuste o sbagliate, vere o inventate: l’importante è che l’individuo abbia delle risposte. E che siano confortanti. Per questo molta gente vuole credere ai medium, ai veggenti, ai fenomeni paranormali: il loro obbiettivo non è di verificare se si tratta di cose vere oppure no, se sono fenomeni genuini o soltanto illusioni, ma piuttosto di avere una speranza per l’avvenire, di ascoltare storie meravigliose, tralasciando una realtà che invece avrebbe bisogno di un aiuto collettivo, razionale, etico, per risolvere alcuni dei problemi reali che assillano l’uomo dall’alba della nostra civiltà. Voglio a questo punto raccontare un piccolo episodio che si è verificato durante la scelta dei libri per poter continuare questa ricerca: nelle molte librerie che sono stato la scelta non è stata cosi facile, il motivo è molto semplice, nella sezione relativa alle scienze del paranormale o pseudoscienze ho trovato montagne di libri che si occupano di queste discipline irrazionali, ma pochissimi libri che trattavano dello smascheramento e delle falsità di queste discipline. Lo stesso fenomeno lo vediamo ogni giorno nei mass media, ci sono decine e decine di trasmissioni televisive e articoli sui giornali che invogliano la gente a partecipare a questa cultura dell’irrazionale. Questo piccolo episodio non è cosi banale come può sembrare, ma penso sia l’essenza del problema che sta alla base di una falsa cultura. Sognare è molto bello, da all’uomo quella speranza che serve a superare grandi ostacoli che sono sempre presenti giorno dopo giorno, ma penso che ci siano anche altri modi per sognare nel nostro mondo reale. Queste speranze le possiamo ricercare nella vera cultura, nella conoscenza del nostro mondo reale attraverso la nostra sensibilità, attraverso un’analisi di un Pianeta che ha bisogno di persone che hanno voglia di costruire una società unita, leale, basata su un’etica giusta per tutti. L’astrologia come tante altre discipline pseudo-scientifiche sono pura illusione, è la parte egoistica dell’uomo che viene soddisfatta, non c’è niente di costruttivo in questo modo di pensare, il vero scopo della nostra vita è quello di conoscere e di riconoscere le cose vere da quelle false. Dare un senso logico alla nostra vita non significa non sognare, ma sognare in maniera diversa. Considerare che vivere in pace ed avere rispetto e tolleranza per tutti i popoli del nostro mondo potrebbe essere un’autentica risoluzione, è forse questo il più grande sogno e la più grande speranza del nostro futuro. (Fine nona parte)