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Rapporto Annuale 2008 - Amnesty International


RAPPORTO ANNUALE 2008 – AMNESTY INTERNATIONAL(Seconda parte)La situazione dei diritti umani in ItaliaVal di Susa 2005: procedimento in corso Ad agosto 2007 il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Torino ha rigettato la richiesta del pubblico ministero di archiviare il procedimento aperto dalle denunce presentate da 20 persone, relative ad atti di violenza da parte delle forze di polizia intervenute in Val di Susa nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2005. In quell'occasione, alcune centinaia di agenti di polizia intervennero per far sgomberare circa 100 persone che manifestavano contro la costruzione di un collegamento ferroviario ad alta velocità. Secondo quanto riferito, i dimostranti furono aggrediti e picchiati, alcuni di essi durante il sonno. Il pubblico ministero aveva chiuso le indagini chiedendo l'archiviazione sulla base dell'affermazione che gli agenti accusati non potessero essere identificati, mentre il giudice ha chiesto un supplemento di indagine.La morte di Federico Aldrovandi: procedimento in corsoIl 19 ottobre 2007 ha avuto inizio il processo contro quattro agenti di polizia accusati dell'omicidio colposo di Federico Aldrovandi, morto a Ferrara il 25 settembre 2005 dopo essere stato fermato dai quattro agenti. Durante le indagini preliminari, erano spariti e quindi riapparsi campioni di sangue raccolti sul luogo in cui Federico Aldrovandi era morto, mentre sono apparse alterate le registrazioni di telefonate ai servizi di emergenza effettuate la notte del decesso.La morte di Aldo Bianzino e di Gabriele Sandri Il 14 ottobre 2007 Aldo Bianzino, un falegname di 44 anni, è morto nel carcere di Capanne a Perugia, dove era stato condotto in stato d'arresto due giorni prima assieme alla sua compagna. La morte è avvenuta in circostanze oggetto di inchieste giudiziarie. Nel febbraio 2008 il pubblico ministero ha chiesto l'archiviazione del caso, sulla quale si attende il pronunciamento del giudice. Il 10 novembre 2007 Gabriele Sandri, un ragazzo di 26 anni, è stato ucciso da un colpo d'arma da fuoco esploso da un agente della polizia stradale, mentre si trovava in uscita da un autogrill in auto con alcuni amici, assieme i quali era diretto a Milano per seguire la partita della sua squadra in trasferta. Sul caso sono in corso indagini da parte della magistratura. Erosione dei diritti umani nella "guerra al terrore": le scelte dell'ItaliaNel corso del 2007 e della prima metà del 2008 le scelte dell'Italia circa il rispetto dei diritti umani nell'ambito della lotta al terrorismo si sono mosse lungo linee analoghe a quelle percorse negli anni precedenti. La politica del sospetto applicata alle espulsioni e una tenace riluttanza a fare chiarezza sugli abusi commessi in nome della "guerra al terrore" hanno caratterizzato l'approccio delle autorità di governo. In quest'ambito, l'Italia ha anche contribuito a mettere a rischio la tenuta del principio internazionale che impone il divieto assoluto di tortura. Rendition Il governo Italiano non ha collaborato pienamente alle indagini degli organismi internazionali che hanno accertato precise responsabilità dell'Italia nelle rendition (trasferimenti illegali di persone da un paese all'altro, generalmente culminanti in arresti arbitrari, sparizioni, detenzione senza processo e tortura). Tre casi di rendition denunciati da un'indagine del Parlamento europeo chiamano in causa l'Italia: Abu Omar (rapito a Milano nel 2003), Maher Arar (condotto nel 2002 verso la Siria da un volo Cia per Amman con scalo a Ciampino) e Abou El Kassim Britel (cittadino Italiano arrestato in Pakistan nel 2002 e tuttora imprigionato in Marocco). L'indagine, realizzata dalla Commissione temporanea del Parlamento europeo (Tdip), ha condotto il 30 gennaio 2007 alla pubblicazione del rapporto sul "presunto utilizzo di paesi europei da parte della Cia per il trasporto e la detenzione illegali di persone" (relatore: on. Claudio Fava) secondo il quale tra il 2001 e il 2005 gli aerei legati alla CIA hanno fatto scalo almeno 1245 volte nei paesi europei. Il rapporto ha documentato che gli aerei della Cia hanno fatto scalo in Italia 46 volte, toccando 15 aeroporti: Pisa, Roma, Sigonella (Catania), Napoli, Bari, Firenze, Venezia, Palermo, Milano, Brindisi, Cagliari, Catania, Olbia, Genova, Montichiari (Brescia). Le autorità di governo responsabili dei servizi segreti al momento dell'indagine (Governo Prodi: on. Enrico Micheli, allora Sottosegretario alla presidenza del Consiglio e on. Enzo Bianco, allora presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti) e quelle del precedente Governo Berlusconi (Gianni Letta, allora Sottosegretario alla presidenza del Consiglio) hanno rifiutato di incontrare la commissione, scelta deplorata dal Parlamento Europeo nella risoluzione del 14 febbraio 2007. L'8 giugno 2007 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (Pace) ha adottato il secondo rapporto del Senatore Dick Marty sulle "detenzioni segrete e i trasferimenti illegali di detenuti che coinvolgono Stati membri del Consiglio d'Europa". Anche questo documento critica le scelte del governo italiano in merito all'accertamento della verità sul rapimento di Abu Omar.