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Quale Religione?

Post n°116 pubblicato il 12 Maggio 2009 da Piero_Calzona
 

Quale Religione?

Prima parte

 

Perché professare questa o un’altra religione?

Come afferma Marcello Massenzio, professore di Storia delle religioni all'Università di Roma, a Tor Vergata, il sacro, il rito, il mito, il simbolismo sono dei prodotti culturali, quindi niente di ereditario, niente di biologico, la cultura si acquisisce nell’ambiente in cui si vive, più l’ambiente è sano, culturalmente, più si ha possibilità di acquisire nuove ed importanti nozioni, viceversa se un individuo nasce in un ambiente dove non ci sono scuole o strutture culturali, come ad esempio nelle terre poverissime dell’Africa o di altri Paesi poveri, non si avrà quella possibilità di un’evoluzione culturale come invece si ha in Occidente. Oggi, come d'altronde anche nei tempi passati, ogni popolo ha la propria cultura, la propria tradizione, la propria etica, la propria religione. Ciò ci dimostra che l’ambiente ha una notevole capacità nel plasmare le nostre menti. Ciò dimostra anche come siamo fortemente influenzati nella scelta della religione, in effetti non si tratta di una vera e propria scelta ma di un adattamento all’ambiente in cui viviamo.

Questo fenomeno ci viene confermato anche da un noto etologo, Konrad Lorenz, che attraverso i suoi studi sul comportamento degli animali e poi confrontati con quelli dell’uomo, ci ha fornito dei dati inconfutabili sull’imprinting. Ma cos’è l’imprinting? L’imprinting è la forma di apprendimento di base, che si verifica in un periodo della vita detto periodo critico quando si è predisposti biologicamente a quel tipo di apprendimento, ad esempio quando un bambino di pochi anni incomincia ad acquisire le prime nozioni di base, queste nozioni hanno un’importanza fondamentale nella crescita. Da ciò possiamo dedurre che la religione viene acquisita sin da piccoli, attraverso il fenomeno dell’imprinting e attraverso i condizionamenti ambientali, ad esempio: se un bambino nasce in India la sua religione sarà probabilmente induista, se nasce nel Medio Oriente sarà islamica, se nasce in Italia sarà cattolica,  e così via. Questo fenomeno ci suggerisce che il proprio credo è condizionato fortemente dall’ambiente in cui si vive e non ha niente a che fare con la libera scelta, questo naturalmente riferito ai bambini. Quando si diventa adulti, attraverso l’evoluzione culturale, la libertà di scelta (libero arbitrio) potrà cambiare le cose, ma intanto nella mente di un bambino si crea un altro fenomeno altrettanto importante, la creazione degli archetipi, (le forme primitive alla base delle espressioni mitico-religiose dell'uomo). Questi archetipi, in effetti, sono dei modelli culturali che interagiscono sulle nostre scelte e ci possono condizionare anche da adulti. Se un bambino sin da piccolo ha avuto una educazione cristiana, il suo archetipo sarà la figura di Gesù, se ha avuto un’educazione buddista avrà altri archetipi, e così via.

Dopo questa breve illustrazione dei fenomeni di condizionamento, possiamo affermare che la scelta di una o di un’altra religione è semplicemente una circostanza casuale e non ha niente a che fare con una specifica Fede. In poche parole, una religione vale l’altra, anche perché in tutto ciò che abbiamo detto, sorge una domanda legittima: visto che ogni religione ha una verità assoluta, visto che ogni religione riconosce il suo credo come unico e assoluto, e visto che nel mondo, le religioni riconosciute, si sono oggi ulteriormente ramificate fino ad arrivare ad un numero di oltre 4200. Quale sarà quella giusta? Ma è poi vero che le religioni hanno delle verità assolute? Perché se ciò fosse vero dovremmo avere un numero altissimo di verità assolute!!! O è tutto derivato dai processi ritualistici degli uomini primitivi? Insomma, una sorta di necessità culturale-biologica di cui ancora non si conoscono i veri motivi, c’è qualcuno che addirittura ha avanzato l’ipotesi che ci sia un’area nel nostro cervello che soddisfa questa necessità. Si potrebbe avanzare l’idea che non sia solo una necessità culturale ma anche biologica, visto che siamo figli dell’evoluzione per selezione naturale.

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Commenti al Post:
grazia.pv
grazia.pv il 13/05/09 alle 12:20 via WEB
Sempre molto interessanti gli argomenti che tratti. Sì, in effetti ognuno crede di avere in mano la verità assoluta, ma esistono tante verità e allora, qual'è quella vera?
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 13/05/09 alle 23:08 via WEB
Ti ringrazio per il commento Grazia, per quel che mi riguarda non esistono verità assolute, se vogliamo capirci veramente qualcosa nella sfera del razionale ci dobbiamo affidare alla scienza. Solo la scienza, attraverso la riproducibilità dei fenomeni, secondo il modello Galileano, ci potranno essere delle verità. La fisica, la matematica e la nuova biologia sono le scienze che hanno contribuito in modo tangibile a darci delle spiegazioni inconfutabili sulle origini dell’universo e le origini della vita, che sono in nettissimo contrasto con tutte le fantomatiche ideologie e “leggende” religiose. A questo punto ti chiederai: bisogna credere nella realtà dei fatti (la scienza), oppure nella mitologia o leggenda che porta avanti la religione? Come hai confermato nella tua domanda, su 4200 religioni qual è quella giusta? Non esiste risposta a questa domanda perché non ci sono gli elementi storici, antropologici, paleontologici, chimiche, biologiche e ideologiche per credere nelle religioni. Un caro saluto, Piero
 
   
grazia.pv
grazia.pv il 15/05/09 alle 12:31 via WEB
Grazie a te della risposta. Hai perfettamente ragione, solo la scienza ci può dire come sono iniziate le cose, le religioni e le leggende non danno delle spiegazioni inconfutabili alle nostre domande. Un caro saluto a te.
 
Luxxil
Luxxil il 13/05/09 alle 17:27 via WEB
Da adulti ci si forma le proprie idee, che comunque si attingono e si variano da ciò che ci hanno insegnato. Una cosa che mi fa riflettere sono i dieci comandamenti, che bene o male equivalgono per tutte le religioni esistenti. Sono semplicemente dieci a cui l'essere umano si deve attenere, e non sono soggette ad interpretazioni di nessun tipo, eppure le nostre leggi sono quasi infinite, con varianti e possibili interpretazioni, rendendo la giustizia nebulosa. In questo caso la religione è anche un organo giudiziario, diventa sanitario quando impone digiuni , e alimenti che vanno bene in certi paesi e non in altri.la religione è costruita per aver una sua utilità anche sociale dove mancano altre fonti di regole del vivere civile. che poi se ne faccia un cattivo uso, come tutto dipende da noi. Per quello che mi riguarda avendone l'età, mi sono fatta le mie idee, per cui credo nell'anima. E mi spingo anche oltre, scusa se mi permetto, ma credo che l'anima è il corpo siano due organismi diversi, che entrano in simbiosi, in un universo grande e sconosciuto per molti aspetti, ciò dovrebbe entrare nell'ottica di facile comprensione. La lunghezza della vita dei due organismi non è simile, la vita umana continua tramite la trasmissione del dna...quella dell'anima continua per un tempo più lungo. Questa è la mia idea, dopo aver letto, guardato, osservato ciò che mi circonda...scusa se sono stata prolissa. I tuoi post sono sempre decisamente interessanti. ciao Giò
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 13/05/09 alle 23:09 via WEB
Ti ringrazio Giò per il commento, ma devo cercare di risponderti su dei punti molto importanti, perché non è esatto ciò che affermi. Primo punto, nel mio post ho affermato: “Quando si diventa adulti, attraverso l’evoluzione culturale, la libertà di scelta (libero arbitrio) potrà cambiare le cose, ma intanto nella mente di un bambino si crea un altro fenomeno altrettanto importante, la creazione degli archetipi, (le forme primitive alla base delle espressioni mitico-religiose dell'uomo). Questi archetipi, in effetti, sono dei modelli culturali che interagiscono sulle nostre scelte e ci possono condizionare anche da adulti. Se un bambino sin da piccolo ha avuto una educazione cristiana, il suo archetipo sarà la figura di Gesù, se ha avuto un’educazione buddista avrà altri archetipi, e così via.” In questo caso gli archetipi che si formano da bambini sono difficili da estirpare se non con una forza culturale non indifferente. Quello che in effetti è importante sottolineare non è tanto la religione, e quale, ma l’ambiente in cui si vive. E’ l’ambiente che ci porta verso una religione o un’altra, quindi si può parlare di condizionamento ambientale e non di libera scelta. Secondo punto, non è assolutamente vero che i dieci comandamenti siano uguali per tutte le religioni. Intanto quando parlo di religioni non intendo le religioni monoteiste, sarebbe troppo semplice riferirsi solo al Dio di Abramo. Purtroppo le religioni oggi sono oltre 4200, ed alcune di esse non si possono considerare vere e proprie religioni, ma dottrine o filosofie trascendentali e di meditazione, come il buddismo, ci sono poi religioni molto complesse come l’Induismo dove coesiste sia il teismo che il deismo, non solo ma ci sono ancora le caste, “gli intoccabili” appartengono alla casta più povera e vivono in una condizione disumana, altro che dieci comandamenti o utilità sociale!!! Ma non divaghiamo, vorrei rispondere alla tua affermazione sui dieci comandamenti con un articolo che ho già pubblicato, in effetti si tratta della netta distinzione tra la Bibbia cristiana e la Bibbia ebraica. Ecco com’è nata la Bibbia ebraica: Dalle tavole di Mosè (TORA’), gli ebrei hanno elaborato prima la MISHNA’, scritta in ebraico (2000 a.c.). Comprende, senza distinzioni tra diritto sacro (religioso) e diritto civile (profano), 63 trattati raggruppati in 6 sezioni principali (ordini) per lo più tematiche: “festività” “origini” “donne” “danni” “cose sacre” (sacrifici, giuramenti, prescrizioni alimentari, purificazioni cultuali). Solo un trattato (padri) è di contenuto non legale, edificante. Seconda fase TALMUD Nei tre secoli seguenti – si tratta dell’enorme lavoro di molte generazioni – anche la MISHNA’ viene a sua volta commentata – e precisamente in due centri di studi: in Palestina, ma soprattutto in Babilonia. Ciò avvenne mediante la GHEMARA’ (ebraico “complemento”) composta in numerosi dialetti aramaici. GHEMARA’ e MISHNA’ poi formano insieme il TALMUD ( studio, dottrina) . Il TALMUD è dunque , al di là di tutti gli ampliamenti edificanti, semplicemente un gigantesco commento alla MISHNA’, nella misura in cui i trattati di questa sono ancora rilevanti dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme. Esso si è imposto universalmente nell’ebraismo . Nel TALMUD si contano 613 precetti, di cui 365 divieti. Se Dio ha dato solo i DIECI COMANDAMENTI , come può un popolo convivere nell’età postmoderna con 365 divieti? Terzo punto: le religioni, da sempre, hanno legittimato guerre sanguinarie e atroci genocidi, ( vedi post precedenti, Olocausto americano) (vedi santa inquisizione, crociate, condanne per eresie, speculazioni terrificanti di potere tra Stato e Chiesa, ecc). quindi non è assolutamente vero che la religione è costruita per aver una sua utilità anche sociale dove mancano altre fonti di regole del vivere civile. La teocrazia nel Medio Oriente dimostra l’esatto contrario, le varie guerre di religione nel mondo sono state, e lo sono ancora adesso, la causa principale della instabilità sociale. Quarto ed ultimo punto: il dualismo mente cervello o anima e cervello, come vuoi chiamarli, sono pure congetture filosofiche delle tre religioni monoteiste, in moltissime altre religioni come il buddismo, l’induismo, il sikhismo, lo scintoismo, e le cosiddette religioni naturali, la filosofia, l’ideologia e l’etica sono completamente diverse dalle tre religioni monoteiste. Per quanto riguarda l’etica e il convivere non è detto che senza religione non si possa vivere, al contrario. L’etica laica, di cui ho trattato ampiamente in un post diviso in sette parti, è l’etica che consente l’evoluzione culturale e scientifica senza nessun divieto assurdo (DOGMI) per il benessere dell’umanità. Un caro saluto, Piero
 
   
Luxxil
Luxxil il 14/05/09 alle 01:28 via WEB
Sei molto preparato sugli argomenti che tratti, e questo è un indiscusso merito. Non difendo la religione, qualsiasi essa sia, ma il concetto per cui è nata...la conoscenza dell'imponderabile, dell'immateriale, se si arrivasse a chiarire questo concetto con la scienza, con l'etica laica andrebbe bene lo stesso, ma per il momento sono due ideologie in contrasto fra loro.Ti saluto cordialmente e ti ringrazio della tua esauriente e paziente risposta. ciao Giovanna
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 14/05/09 alle 10:55 via WEB
Sei stata molto gentile Giovanna a rispondermi, in effetti ciò che affermi è vero. Ci sono due correnti di pensiero, che tra breve tratterò: il Creazionismo e l’Evoluzionismo, non sto adesso a dilungarmi su questi due concetti, quello che ti posso dire, dopo aver letto parecchi libri di paleoantropologia e biologia evolutiva, pare che già 90.000 anni fa, con l’Homo di Neandertal, si professava il culto dei defunti, da ciò possiamo dedurre che sia la cultura sia l’evoluzione biologica hanno un ruolo molto importante nel tramandarci queste usanze. Ma giustamente, come affermi, com’è nata la necessità del sacro, del rito, del mito, del trascendente? Per adesso è una domanda a cui non so risponderti, e nei libri che ho letto non c’è la minima traccia di una risposta plausibile. Pare, comunque, che ci sia un’area del cervello dell’essere umano che autonomamente, possiamo dire in maniera innata, agisca su questi processi. In ogni modo l’evoluzione biologica per selezione naturale, il darwinismo, per intenderci, ha avuto un ruolo determinante nell’evoluzione del cervello, quindi c’è da considerare anche la trasmissione genetica con il DNA, che non si può assolutamente trascurare. Cercheremo di ritornare su questo straordinario interrogativo quando posterò: “Creazionismo ed Evoluzionismo”. Un caro saluto e buona giornata, Piero.
 
     
Luxxil
Luxxil il 14/05/09 alle 14:50 via WEB
...verrò a leggerlo. Buona giornata e un caro saluto...Giovanna
 
Padmanu
Padmanu il 13/05/09 alle 20:18 via WEB
Ciao mi chiamo Emanuele ,permettimi di darti del tu' come del resto faccio con tutti, ho letto velocemente alcuni dei tuoi post e non posso che complimentami per la serieta' e la competenza. Ti aggiungo fra i blog amici in modo da poter leggere in seguito con piu calma i temi trattati visto che escludo di poterti mai trovare nella classifica dei migliori blog. D' altronde sai benissimo anche tu' che con piu e' maggiore il numero dei mediocri con piu' e' difficile raggiungere il successo e la visibilita'.Ciao
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 13/05/09 alle 23:11 via WEB
Ti ringrazio Emanuele, torna quando vuoi, sarò ben lieto di leggere e rispondere ai tuoi commenti, un caro saluto, Piero
 
insorgente
insorgente il 13/05/09 alle 22:57 via WEB
Molto interessante ma, ovviamente, aspetto di leggere la seconda parte.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 13/05/09 alle 23:16 via WEB
Ti ringrazio Insorgente, la seconda parte la posterò tra breve, prima vorrei sviluppare questa prima parte che ritengo determinante, un caro saluto
 
anima.e.carne
anima.e.carne il 15/05/09 alle 10:32 via WEB
interessante e sensibile blog..bravo.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 15/05/09 alle 11:59 via WEB
Ti ringrazio anima.e.carne, sei molto gentile.
 
cucciola71l
cucciola71l il 15/05/09 alle 10:32 via WEB
credo che e la parola stessa che e sbagliata .. LA RELIGIONE.. quello che nasce nel cuore e che scaturisce nell'anima nn ha bisogno di dogmi ne precetti nn ha bisogno ri regole imposte o di uomini che decidano quel che e giusto ed e sbagliato .... quello che e importante e quel che sentiamo noi .... la fede e liberta mai costrizione mai prigione ... dio ci ha resi liberi di scegliere il nostro cammino ci ha donato il libero arbritrio affinche noi scegliessimo la nostra strada ... gli uomini con il loro fanatismo anno deciso ed interpretato quello che era piu confacente alle loro esigenze giustificando con esso tutti i grimini peggiori al mondo ..... l'amore nn s'insegna si ha la fede nn si crea nasce spontanea nel cuore come un fiore spunta nel deserto ..... questa e la mia modesta opinione ....
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 15/05/09 alle 12:02 via WEB
Il senso del mio messaggio in questo post è molto chiaro Cucciola 71l. Affermo, in sintesi: quale è la religione giusta su 4200 religioni diverse? Rispetto le tue idee, rispetto ciò che hai scritto, ma voglio farti una domanda, visto che ognuno ha il suo credo, il suo Dio, la sua etica: a quale Dio ti riferisci? Quando affermi: “dio ci ha resi liberi di scegliere il nostro cammino ci ha donato il libero arbitrio affinché noi scegliessimo la nostra strada”. Quale Dio è quello giusto in questa “giungla” di religioni?
 
pgmma
pgmma il 15/05/09 alle 11:07 via WEB
Oggi mi è capitata una fortuna : LA MERAVIGLIA (Una donna speciale catturata da un impensabile volontariato e che mi ha fatto quasi vergognare della mia pochezza) A metà incontro oggi pomeriggio improvvisamente un’ avvenente donna sulla quarantina con agili movimenti, ad un cenno della presidente il gruppo, va ad occupare la posizione centrale del tavolo assembleare ed inizia a parlare muovendo con piacevole efficacia testa e mani. Le prime frasi non le capisco bene perché incantato dalla melodia della sua bella voce, dall’abbigliamento sobrio e di classe senza mancare d’essere sbarazzino con un foulard annodato in modo singolare al collo, compendiato da occhi celesti ed espressivi, dalla pettinatura moderna e dall’assenza di qualsiasi appunto scritto a supporto dell’esposizione; sarà così per due ore avvincenti. Ho captato che Silvia C. è laureata in tedesco, sposata da 16 anni con Massimo, altrettanti del suo forte interessamento per un improbo compito svolto con passione contagiosa ed efficacia, nonostante i 4 figli che nel frattempo le sono nati. E’ responsabile della Casa Santa Chiara: poco più di una decina di appartamentini in cui sono ospitate delle donne particolari: “mamme psichiatriche”, con figli inferiori ai 10 anni. La struttura è collocata centralmente in un edificio moderno ed è sostenuta sia dalla Parrocchia, sia dal volontariato e sia dalle istituzioni. Come prima conseguenza per le capacità e i risultati personali si è trovata coinvolta sempre più strettamente con le strutture pubbliche (carceri, tribunali, comune, …). Spesso è chiamata al difficile compito di dover giudicare se una madre è “adeguata” ad accudire i figli, per il presente ed in prospettiva futura. Colpisce in breve tempo la carica vitale di questa ‘rara avis’ , come la trasmetta tutti, la progressione della sua esposizione a braccio, l’incanto per un grande senso delle cose e della vita, la coscienza gioiosa di impiegare la sua bella esistenza a beneficio degli altri tra l’adorazione corale della sua famiglia che l’aiuta volentieri. Espone come vive in questa comunità ove c’è la necessità di un’ attiva e regolarissima presenza, come si sostiene, che finalità e risultati, quali motivazioni, come gestire efficacemente i rapporti con le istituzioni e soprattutto racconta l’origine di queste donne: vittime della prostituzione forzata, zingare messe incinte per punizione d’essersi rifiutate di rubare, carcerate per i più vari motivi, protette per mafia, ex tossicodipendenti, extracomunitarie. Tutte violentate, abusate, picchiate in tutta la loro esistenza e rese gravide fin dall’adolescenza e quasi tutte situazioni in cui la personalità e la cultura delle interessate è stata ridotta vicino a zero. La cultura d’origine e la religione fanatica hanno svolto spesso un ruolo determinante che si modificherà ad iniziare da questa esperienza, con fatica e con il tempo. La maggior parte delle centinaia transitate in oltre un decennio ce l’hanno fatta. Alcune di queste hanno introiettato un rapporto con gli uomini solamente fisico; con loro nessun aiuto concreto, nessuna comunicazione affettiva, nessuna fiducia. Complice principale la gretta crudeltà degli ambienti in cui sono vissute; questo per esempio si nota si nota nella simbiosi totale madre-figlio delle africane spesso superstiti martoriate dal viaggio di mesi terminato con la traversata in barcone, nella sottomissione alle imposizioni originali degli usi per le bengalesi, alla cancellazione del passato nella mente delle cinesi, alla paura costante in cui vivono per altre etnie, … Ma in tutte l’amore per i figli, il desiderio di ritrovare la voglia di vivere, un passato di umiliazioni da ricostruire partendo dalle macerie, la fatica di comprendere che possono ritrovare la dignità, un futuro per loro e i figli, una gioiosa speranza nei casi migliori. Perché ? Perché la struttura in questione è nata e mantenuta da un’’anima’’ diversa rispetto ad analoghe pubbliche realizzazioni che forniscono prevalentemente vitto ed alloggio coi servizi previsti dalle leggi; anzi qui viene privilegiato il senso di appoggio familiare, la spalla amicale, la disponibilità al comune grande bisogno di parlare. Nasce attraverso Silvia la fiducia reciproca, la stima sincera, l’empatia comunicativa, l’ordine nella vita individuale e collettiva della piccola comunità coadiuvata da una decina di operatori selezionati solo in base alla capacità e sentimento. Tutti i risultati sono frutto unicamente di lavoro assiduo e ricco di abnegazione, sviluppato su tempi a volte lunghi ed attento a non trascurare niente di quello che può contribuire a percepire i pensieri di persone che a volte non sanno esprimersi; frequentemente si raggiungono risultati sorprendenti e impensati. Più di qualche volta le ospiti si dedicano a fare altrettanto con altre sventurate, formano famiglie normali, trovano lavoro e stima. Le situazioni comiche o grottesche non mancano nella vita quotidiana anche per le continue visite di polizia, carabinieri, questura, guardie carcerarie, medici, … Ha fatto storia a sé ed ha incantato tutti il racconto della storia una madre cinese che era in attesa del terzo figlio nel momento in cui è giunta 3 anni fa in questa casa dopo essere stata dimessa dal carcere. L’urgenza era grande in quel momento e la donna fino allora non era mai stata visitata da un medico, non sapeva una parola d’italiano, riteneva che dovesse dedicarsi totalmente ed incondizionatamente ai figli. Il compagno viene ri-spedito d’urgenza nel paese d’origine per crimini gravi cui lei aveva partecipato involontariamente. E’ stato necessario attaccare sui muri della sua stanzetta una serie di fogli contenete ciascuno il disegno delle cose necessarie, specialmente per i figli, assieme alla pronuncia della parola in cinese e in italiano; per il cibo emerge subito che non desidera nessun alimento dal momento che lo porta con sè: un grosso sacco di plastica ! Lo trascina continuamente facendo uscire un odore puzzolente e dolciastro, contiene una grande quantità di ostriche secche preparate in precedenza e che sono l’unico cibo per lei e figli; menù fisso quotidiano: 5 ostriche per persona ogni giorno! Appena le si presenta l’occasione chiede di allevare altri molluschi nel lavandino della nuova casa per poterli consumare freschi. Il medico M. rimane stupito che i bambini siano sanissimi con simile alimentazione, bambini che a scuola si rivelano bravissimi. La madre per poter parlare con l’insegnante ha bisogno di una procedura speciale: permesso dal giudice (4 mesi d’attesa) e scorta carceraria ! Altra storia è quella di una ragazza giovanissima che un’amica le ha quasi imposto, appena sposata con Massimo: -Tu devi assolutamente trovare una sistemazione per questa ragazza ! – La sventurata rispose: -SI !- Si è trovata questa ragazza straniera incinta e proveniente d’altra cultura catapultata a casa sua come non avrebbe mai pensato. Questa ragazza maltrattata da sempre ed orfana, appena grandicella è stata considerata una merce, una forza lavoro; è stata inviata in una famiglia a lavorare. Giunta da poco in tale abitazione è rimasta affascinata da un uomo unicamente perché rappresentava la figura paterna che a lei era mancata da sempre; è giunta con lui ad un rapporto sessuale senza sapere cosa significasse, senza sapere come nascano i bambini, senza preparazione alcuna,…. e si è ritrovata incinta con la vergogna di presentarsi in pubblico, cosa inaccettabile per lei. Silvia e marito ’hanno accolta a casa loro! A passeggio era questa straniera a camminare a braccetto di Massimo per giustificare la sua pancia, chè altrimenti nella sua cultura significava lapidazione. Alla mattina presto si collocava sognante a letto tra loro due, e …così fino al parto, di cui non sapeva niente, né dei neonati (sembra abbia detto quando le misero in braccio il neonato: - che devo darne di questo fagotto ?-), e similmente di tutto il resto. I particolari sarebbero tanti ed anche divertenti, ma la brevità dello scrivere non lo consentono. E’ necessaria proprio una preparazione psicologica acuta e l’esperienza di Silvia per calibrare il coinvolgimento e la comprensione razionale degli svolgimenti di queste vite che in precedenza erano destinate alla dannazione umana. E’ questa lucida capacità a capire, a parlare, a trasmettere, ad organizzare che l’hanno fatta ammirevole; le caratteristiche atte a fare di questa donna una persona speciale, tanto è vero che se n’è accorto pure l’ONU invitandola a maggiori incarichi, compiti che ha rifiutato per il motivo validissimo d’essere a metà del tempo d’attesa del suo ultimo figlio; un figlio che per essere nato da cotanta madre e crescere in questa famiglia allargata sarà senz’altro troppo fortunato rispetto agli altri suoi coetanei.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 15/05/09 alle 12:03 via WEB
Ti ringrazio per questa inattesa testimonianza Pgmma, ma sinceramente non trovo la connessione con ciò che ho scritto nel mio post. Mi potresti spiegare?
 
daianasara
daianasara il 15/05/09 alle 12:38 via WEB
“Ama il prossimo tuo come te stesso”. Perché serve di più?. Perché serve una religione per seguire questa regola?. Perché deve esistere una religione che è meglio di un’altra?. Perché qualcuno pensa di essere nel giusto ed è disposto alla guerra per la sua religione?.Dio non ha religione. Buona giornata e un saluto..
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 17/05/09 alle 14:38 via WEB
Se Dio non ha religione, l’uomo non ha bisogno né di Dio né delle religioni, ma di un’etica giusta, uguale per tutti, non sono le religioni del mondo a cambiare le cose, ma un’etica laica che sia lontano da influssi politici e religiosi, l’etica laica ha la grande caratteristica di essere razionale nel mondo dell’immanente, fino adesso nessun Dio si è preoccupato dei problemi terreni. Solo la scienza potrà spiegare i fenomeni dell’universo. Senza le scoperte scientifiche saremmo ancora in una situazione culturale arcaica dove prevarrebbe la filosofia del fissismo e del finalismo. Senza un’etica laica non ci potrà mai essere una evoluzione culturale e scientifica che oggi è preclusa dalle religioni mondiali.
 
LaBrusLa
LaBrusLa il 16/05/09 alle 13:04 via WEB
Le religioni sono nate, come scrivi tu, dalle culture. Per me sono un pò come la politica, che divide gli uomini. Buon sabato. Laura
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 17/05/09 alle 14:41 via WEB
Ti ringrazio Laura, in effetti sia la politica che le religioni del mondo non hanno più niente da insegnarci. Dobbiamo essere noi, e solo noi a cambiare il nostro Mondo, con la nostra razionalità e la nostra consapevolezza, e non aspettare facili fatalismi trascendentali che sono originate da leggende, mitologie, e credenze di ogni genere. E’ ora di agire e sconfiggere i mali del mondo secondo un modello culturale basato sulla razionalità e non sulla trascendenza, che fino adesso ha prodotto più mali che benefici.
 
   
laura_brustenga
laura_brustenga il 05/11/09 alle 15:04 via WEB
visto che anche a te piace leggere...hai mai letto "LE COINCIDENZE" di DEEPAK CHOPRA e "LA REINCARNAZIONE - Verità antica e moderna" di Amadeus Voldben? Sono semplicemente straordinari... Buona giornata Laura
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 05/11/09 alle 17:31 via WEB
Ti ringrazio Laura, sei stata molto gentile a segnalarmi questi due libri, che leggerò sicuramente. Un caro saluto, Piero.
 
deltascorpii
deltascorpii il 17/05/09 alle 12:28 via WEB
La religione giusta? Quella che ti fastar bene con te stesso, che ti riempie il cuore. Tutte vanno bene, eprchè per quanto possiamo sforzarci di fare,urlare, combattere, Dio è uno solo. Per me si chiama Gesù, per lui si chiama Allah, per altri pinco pallino ... non importa. L'è sempar vun. Fede e scienza? Non sono inconciliabili, si vogliono inconciliare. Galileo era cattolico ed il più grande scienziato. Ciao.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 17/05/09 alle 14:55 via WEB
Non è vero che fede e scienza sono conciliabili!!! Il Creazionismo e l’evoluzionismo di Darwin sono in forte contrasto tra loro, per il semplice fatto che la teoria evoluzionistica di Darwin ha dimostrato che le scritture sono concetti falsi ed errati. Lo studio scientifico si basa sulla riproducibilità dei fenomeni, i reperti paleoantropologici hanno dimostrato che la teoria evoluzionistica è inconfutabile, ciò pone il creazionismo in una posizione poco credibile. Ma avrò modo di affrontare questo delicato problema più dettagliatamente nel prossimo post. Per quanto riguarda la credenza in Dio, cerca di leggere bene il post. In effetti in questo post non mi riferisco alle sole religioni monoteiste, ma alle 4200 religioni che si sono ramificate fino ai nostri giorni, dove il problema non è solo teistico, ma deistico, totemistico, simbolistico, filosofico-dottrinale, meditativo, come nel Buddismo e la New Age. Quindi il problema non va affrontato solo dal punto di vista delle tre religioni monoteiste, ma anche dalla miriade di altre religioni mondiali, tutte diverse fra loro. Per quanto riguarda Galileo Galilei, so perfettamente che era cattolico, so anche che i cattolici, però, l’hanno condannato per eresia perché le sue scoperte avevano sconvolto il pensiero antropocentrico che era radicato nelle menti ottuse dei cattolici. Anche Darwin era cattolico, ma attraverso i suoi studi di biologia (Teoria Evoluzionistica) è stato costretto ad ammettere che tutto ciò che vi era scritto nella Bibbia era pura e semplice fantasia, in netto contrasto con l’evoluzione e la selezione naturale.
 
   
deltascorpii
deltascorpii il 17/05/09 alle 17:31 via WEB
E' una tua idea. Io ho la mia.
 
Manfredi_Alter
Manfredi_Alter il 17/05/09 alle 20:11 via WEB
Non so se avere una religione sia una necessita' biologica, ma tendo ad escluderlo. Credo piuttosto che tutto nasca dalle nostre incertezze, e dal fatto di non poter comprendere tutto lo scibile dell'universo; dal mistero alla religione il passo e' miseramente breve.
Da bambini si ha una necessita' impellente di avere certezze, poi si cresce ed e' possibile intraprendere un percorso di consapevolezza della realta' che permette di camminare sulle proprie "gambe", liberi da qualsiasi religione. Difficile, perche' siamo fragili. Ma possibile.
Ti saluto con affetto! Francesca.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 17/05/09 alle 23:34 via WEB
Ti ringrazio Francesca per il gentile commento, sei sempre molto attenta. Il tema, però, richiede parecchi interventi e chiarimenti, che cercherò di approfondirli nei post che seguiranno, anche perché tra creazionismo ed evoluzionismo ci sono tantissime controversie. Queste controversie sono di natura ideologico-scientifica, nel senso che le teorie tracciate tendono a riflettere il pensiero dell’autore, in questo caso può essere un creazionista oppure un evoluzionista. Ma c’è una considerazione da fare, quando si tratta di teorie bisogna stare molto attenti perché ci sono teorie false e teorie vere. Le teorie false non sono riproducibili, secondo il modello galileano, le teorie vere sono riproducibili. Nel campo della fisica le teorie vere sono dimostrate dalla matematica e dalla riproducibilità del fenomeno, nel campo della biologia, ad esempio la teoria evoluzionistica o l’evoluzione dell’uomo, le teorie sono dimostrabili dai reperti paleoantropologiche, attraverso processi molto complessi, per la datazione dei fossili, ricorrendo al metodo del (carbonio-14), o del radiocarbonio, che è un metodo di datazione radiometrica basato sulla misura delle abbondanze relative degli isotopi del carbonio. Nello studio della paleoantropologia e della biologia evolutiva ci sono pareri contrastanti per quanto riguarda la cultura e le religioni. Walter Burkert, nel suo bellissimo libro: “La creazione del sacro”, asserisce che il mito, il sacro e il rito, quindi anche le religioni, sono nate, proprio come asserisci tu, dalle incertezze: la paura del buio, la paura dell’ignoto, le intemperie, i cataclismi, la morte, ecc. Tutto ciò ha portato l’uomo primitivo verso la ricerca del trascendente come rimedio alle sue paure. Ciò viene confermato anche da un altro paleoantropologo, Fiorenzo Facchini, nel suo libro: “Origini dell’uomo ed evoluzione culturale”. Ma se l’uomo è il prodotto di una lunghissima evoluzione biologica, che è basata sulla trasmissione genetica in particolare del DNA, la nostra struttura cerebrale non è costituita dal solo psichismo ma anche da una struttura biologica evolutasi nel tempo, quindi il processo evolutivo culturale non può essere separato dalla biologia, ma è parte integrante di esso, come affermano: Richard Dawkins, Stephen Jay Gould, Niles Eldredge e Daniel Dennett. 90.000 anni fa, con l’Homo di Neandertal, assistiamo ai primi processi ritualistici della sepoltura dei defunti. Ma ciò si verifica, in maniera un po’ diversa, ma altrettanto incisiva, anche in alcune specie di animali. Ci sono specie che accudiscono i propri cari fino all'ultimo momento. Ci sono specie, come gli elefanti, che vanno a morire in un luogo segreto. L’evoluzione della specie per selezione naturale è un processo meramente biologico, l’evoluzione della cultura, come ho già affermato, non può essere separato dalla biologia evolutiva. Da qui possiamo affermare che la cultura dell’uomo non può trascendere la biologia. Nel tuo commento affermi che: “Da bambini si ha una necessità impellente di avere certezze, poi si cresce ed è possibile intraprendere un percorso di consapevolezza della realtà che permette di camminare sulle proprie "gambe", liberi da qualsiasi religione. Difficile, perché siamo fragili. Ma possibile”. Nel mio post affermo che gli archetipi che si formano nella mente dei bambini, possono condizionare il futuro da adulti. Questo è un fenomeno che racchiude il significato più importante di questo post, cioè il condizionamento culturale sia cosciente sia inconscio. La religione si acquisisce nella maggior parte dei casi, si acquisisce nell’ambiente in cui si vive, sono molto pochi i casi in cui un indiano diventa cattolico, un birmano diventa musulmano, e così via. In effetti, ormai, le religioni fanno parte della nostra cultura, ed anche se non riteniamo sia utile è molto difficile sradicarla dalle nostre menti. Solo attraverso uno studio comparato e interdisciplinare riusciamo a capire (anche attraverso la storia) l’inutilità delle religioni, ma questo è un processo molto complesso che preferisco affrontare in un post dedicato.
 
ventodeldesero23
ventodeldesero23 il 20/05/09 alle 02:40 via WEB
ti lascio un sorriso cris CLICCA
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 31/05/09 alle 17:57 via WEB
Ti ringrazio ventodeldeserto23. un caro saluto, Piero
 
skylab64
skylab64 il 26/05/09 alle 12:18 via WEB
le religioni hanno ucciso più delle guerre.....penso possa bastare...ottime foto :)
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 31/05/09 alle 18:04 via WEB
Per quanto riguarda i genocidi che hanno prodotto le religioni sono d’accordo con te Skylab64, ne ho già parlato abbastanza nei miei precedenti post. Il fatto più triste è che le religioni stanno ingannando miliardi di persone con ideologie diverse l’una dall’altra, è questo il vero senso di questo post: qual è quella giusta?
 
   
skylab64
skylab64 il 01/06/09 alle 11:47 via WEB
le religioni ingannano i più deboli...non meritano di esistere...e basta.....sono tutte simili...devi strusciare ..noi uomini non meritiamo tutto ciò...loro si: di essre cancellate....RUBAGALLINE !!!!!
 
elly19700
elly19700 il 27/05/09 alle 18:26 via WEB
forse non esiste una religione più giusta di un'altra ma ognuno segue la sua storia personale e il suo cammino... Elena
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 31/05/09 alle 18:19 via WEB
Ognuno è libero di scegliere la propria via Elly. Per quanto mi riguarda la religione è solo un’esigenza psicologica, per placare le nostre paure arcaiche. La storia ci insegna che ogni religione deriva da migliaia di processi ritualistici, il sacro, il mito, il rito, non sono altro che un prodotto culturale dell’uomo, non sono verità rivelate e trascendenti come ci vogliono far credere, ma semplici leggende e mitologie. Dobbiamo aprire bene gli occhi per capire ciò che è vero da ciò che è falso. Un caro saluto, Piero
 
retni65
retni65 il 30/05/09 alle 18:26 via WEB
Il tuo post, pur non essendo professore di storia della religione ricalca quel che esattamente ho sempre pensato. Aggiungerei un altro aspetto all'argomento e cioè che crescendo non arrivi mai a porti interrogativi così sconvolgenti se l'esistenza si è protratta nell'ambito di una certa serenità familiare. Laddove, invece, la mancanza del rispetto, del dialogo, l'ipocrisia, l'incompatibilità con la dottrina cristiana è presente..., ci si comincia a porsi importanti quesiti. Caro Piero, io credo che la tranquillità con il quale tu esponi le tue convinzioni vorrei che si contrapponesse alla tranquillità di chi ha veramente la luce di Dio nel suo animo. Come dici, anche io sono cresciuto in un contesto che mi ha "condizionato" a scegliere una strada anziché l'altra ed il rifiuto della chiesa cattolica ad accettare alcuni risvolti dell'epopea moderna (vds separazioni, unioni di fatto etc...) fanno si che medito..., medito con i miei dubbi, i sensi di colpa infusi da paure, mentre la religione dovrebbe essere gioia. Un'altra cosa che fa pensare è il monito, il diktat, quel dito puntato... solo chi crederà in me si salverà..., e se son nato nel contesto sbagliato che colpa ho io? Bel post..., come sempre del resto
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 31/05/09 alle 18:50 via WEB
Rispetto profondamente ciò che hai scritto Retni, conosco il tuo problema, ne abbiamo già discusso in altre occasioni. Questo è uno dei motivi per cui la religione cattolica e altre religioni ci dimostrano che di etica non hanno più niente da insegnarci. Il tuo problema, come quello di tanti altri, è in completo contrasto con la libera scelta, ed in questo caso anche la libera scelta viene negata da dogmi assurdi. Questo è uno dei motivi per cui mi son messo a studiare le religioni, per cercare di capire i meccanismi che si celano dietro. Dalle mie letture ho scoperto tantissime cose che i mass media non dicono una sola parola, una sorta di censura a 360° e che ci portano ad ideologie fuorvianti che danneggiano irrimediabilmente la nostra norma comportamentale, la nostra etica, la nostra libertà di scelta. La mia tranquillità di esporre queste tematiche deriva, appunto, da attente letture di autorevoli scrittori, dove mettono a nudo tutto ciò che le religioni mondiali stanno cercando, attraverso un processo coercitivo, di dimostrare l’indimostrabile. Le religioni sono una truffa culturale, e su questo, attraverso i miei prossimi post, avrò modo di dimostrare. Un caro saluto, Piero
 
monnalisa_1953
monnalisa_1953 il 01/06/09 alle 21:16 via WEB
serena serata
 
iosonolamoretuo
iosonolamoretuo il 02/06/09 alle 11:28 via WEB
Buongiorno, noi di solito professiamo la religione che ci inculcano da bambini, cominciano da noi con il battesimo, senza neanche sapere se vogliamo essere battezzati e questa è la prima cosa ingiusta che trovo, poi giorno dopo giorno seguitano a farci una specie di lavaggio del cervello, finche grandi decidiamo da soli...scusami ma penso che gli ignoranti rimangano fermamente ancorati alla loro religione, ignoranti nel senso che ignorano, forse perchè non hanno avuto la curiosità o l'opportunità di leggere....comunque vedo con piacere che nelle scuole le cose stanno cambiando. quando mio figlio mi disse di nn voler seguire l'ora di religione, andai a parlare con il preside della scuola che mi rispose che si era aperto propio quell'anno un corso di teologia, e mio figlio lo frequentò per tutti gli anni a venire, perchè il professore sapeva fare evidentemente il suo lavoro.... alla fine tutte le religioni credono in un dio...che dovrebbe essere uguale per tutti,io preferisco definirmi atea...perchè seguendo una qualsiasi religione, non troverei giusto un dio che fà morire molti innocenti. per cui è meglio credere che proveniamo da qualche mutazione del cosmo...un dolce sorriso Adri
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 02/06/09 alle 15:29 via WEB
Ti ringrazio per questa preziosa testimonianza Adri. In effetti ciò che dici è in parte vero, dico in parte perché ultimamente ho letto un libro interessantissimo di Daniel Dennett, “Rompere l’incantesimo” dove appunto l’autore descrive di questo fenomeno del condizionamento ambientale. Il capitolo è: “Credere nella credenza”. E’ vero che da grandi, attraverso la consapevolezza, si può decidere se seguire una religione o non seguirne nessuna, ma ci sono due fenomeni abbastanza importanti che trascendono le nostre decisioni (naturalmente, come dici tu, non nel senso assoluto del termine, ma molto “potenti”), il primo è relativo alla costruzione fin da piccoli di alcuni archetipi che ci portiamo dietro per tutta la vita, come la figura di Gesù per i cristiani, la figura di Maometto per il musulmani, e così via. Questo è un ostacolo da superare attraverso la lettura, attraverso lo studio comparato delle religioni, attraverso un’attenta analisi dell’utilità o meno delle religioni. Diciamo che uscirne fuori da questo condizionamento è molto difficile, ma non impossibile, come dici tu, solo gli “ignoranti” rimangono ancorati alla loro religione. Il secondo fenomeno, quello descritto da Daniel Dennett, è ancora più incisivo: “credere nella credenza”. E’ un concetto assai complesso che rientra nel sistema di condizionamento collettivo relativo ad una religione in un contesto sociale ben preciso. Cerco di spiegarmi meglio. Gli italiani credono in Gesù perché sono nati in Italia, i Musulmani crededono in Maometto perché sono nati nei Paesi del Medio Oriente, gli indiani credono nell’induismo perché sono nati in India, i buddisti credono in Budda perché sono nati in Birmania e in altri Paesi asiatici, e così via. Insomma si crede perché credono gli altri, è una sorta di contagio collettivo che alla fine crea dei movimenti mondiali di proporzioni enormi. Questo fenomeno si manifesta, a volte, anche negli agnostici perché indotti da alcuni principi etico-morali che sono corroborati dalla routine della vita quotidiana, quindi anche chi non professa nessuna religione o non crede in nessun dio “crede nella credenza”. Come vedi è un fenomeno complesso, ma che purtroppo si manifesta inconsciamente nella mente della collettività sociale. Per quanto riguarda ciò che affermi: che tutti credono in un dio vorrei puntualizzare che non è proprio così. Le persone che credono in un solo dio sono solo il 54% cioè le religioni monoteiste. Tutte le altre religioni credono in una religione deistica, cioè con più dei, come l’induismo, oppure in particolari forme di meditazione trascendentale ma senza nessun dio, come il buddismo, la new age e le religioni naturali. In ogni modo le religioni si sono notevolmente ramificate in questi ultimi decenni fino ad arrivare alla bella cifra di 4200 religioni diverse. E a questo punto è nata l’idea di scrivere questo post. A quale di queste religioni credere? Ma è poi necessaria la religione? O si può avere comunque un’etica senza dio, come afferma Eugenio Lecaldano, ordinario di Filosofia morale presso la facoltà di filosofia dell’Università La Sapienza di Roma, nel suo ultimo libro: “Un’etica senza dio”. Vorrei concludere che la situazione nelle scuole americane, per quanto riguarda l’insegnamento della religione, è drammatica in quanto c’è l’eterna disputa tra creazionismo ed evoluzionismo, l’insegnamento della religione secondo il modello dell’ID (Intelligent Design) ha letteralmente messo fuori combattimento la teoria evoluzionistica di Darwin, ciò vuol dire negare la vera scienza pur di abbracciare una indimostrabile ideologia (scientismo) del disegno intelligente. Ma questo è un discorso molto complesso che avrò modo di affrontare nei prossimi post. Se avrai delle domande da farmi sarò molto lieto di risponderti. Un caro saluto, Piero
 
furanosio
furanosio il 03/06/09 alle 16:18 via WEB
Devo farti i miei complimenti, il tuo blog è davvero ben fatto.
 
ilda_ilda
ilda_ilda il 04/06/09 alle 12:50 via WEB
Ciao Piero, mi piace molto quello che scrivi e come lo scrivi, condividiamo credo alcuni interessi e per quel po’ che ho letto anche molte letture, sarà ben poco quello che posso aggiungere, forse aspetterò tuoi nuovi interventi per apprendere più che altro. Credo che la nascita della religione nasca da fattori ambientali ed evoluzionistici, ogni luogo ha infatti una serie di credenze e precetti religiosi molto legati all’ambiente, se pensiamo a molti divieti di cibarsi di alcune cose, come crostacei, questo è certamente legato alla facilità con cui in quei luoghi caldi avevano di deteriorarsi e quindi fare male, o altre necessità di convivenza , di darsi delle regole, e di stabilire una appartenenza per una maggiore coesione sociale. Dal lato evoluzionistico in realtà non riesco a trovare un vantaggio evolutivo, possono essere tanti e nessuno, vedo che hai tra le letture anche Dawkins, che cerca diverse spiegazioni in L’illusione di Dio, a me la più sensata mi pare essere quella che questa credenza nasce da sottoprodotti di normali connessioni neurali (forse è un po‘ la tesi di Dennett? Il suo Rompere l‘incantesimo non l‘ho ancora letto, lo farò certamente appena finisco il suo Coscienza) sorte per altre ragioni e che ha assunto nuove funzioni, e nel corso dell’evoluzione non ha incontrato importanti fattori di selezione, oltre che come spiega Dennett in Coscienza il meme per fede ha una forte resistenza alle opposizioni razionali, e inoltre dimostra di prosperare meglio se in minoranza in un ambiente in cui i memi razionali sono la maggioranza. A me pare che oggi proprio la globalizzazione mettendo in minoranza ogni religione le rafforza, e produce i fondamentalismi, ma attendo comunque altri tuoi nuovi interventi per avere nuove occasioni di scambio.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 04/06/09 alle 16:11 via WEB
Ho letto con molto interesse ciò che hai scritto e mi trovi in perfetta sintonia. Cercherò di fare una piccola sintesi sui temi da te toccati. Per quanto riguarda la nascita delle della religioni ci sono varie teorie, forse le più importanti sono state scritte fa Fiorenzo Facchini (Paleoantropologo) nel suo libro: “ Origini dell’uomo ed evoluzione culturale” e da Julien Ries (Paleoantropologo) in diversi libri sulla ricerca delle origini delle religioni. Tutte e due partono dal presupposto che già con la sepoltura dei defunti, circa 90.000 anni fa, con l’Homo di Neandertal, si ha il primo fenomeno di ricerca del sacro e del trascendente. Questa è una teoria che abbraccia anche Walter Burkert, nel suo bellissimo libro: “La creazione del sacro”. In effetti questo fenomeno della ricerca del mito, del sacro e del rito, si incomincia a manifestare quando l’uomo primitivo (90.000 anni fa) incomincia ad avere consapevolezza di sé e la manifesta con le paure dell’ignoto: la morte, i cataclismi naturali, il buio, l’angoscia, la paura, ecc. tutto ciò ha portato l’uomo primitivo verso la ricerca di un qualcosa che potesse placare questa paura. Ciò non è un’opinione di questi autori, ma fa parte di lunghissime e rigorose ricerche paleoantropologiche, soprattutto con la scoperta di tantissimi reperti fossili, come ad esempio, uomini sepolti con ciottoli, fiori, ocra rossa, e tanti altri oggetti che osservavano un simbolismo molto evidente verso una vita dopo la morte. Da qui possiamo affermare che la concezione di una forma di religiosità o della ricerca del trascendente era già presente nell’uomo. Ma c’è da fare una considerazione molto importante: l’evoluzionismo di Darwin per selezione naturale, (nota dolente), nota dolente perché quando si parla di evoluzionismo automaticamente si entra nel campo della biologia pura. La selezione naturale, difatti, non implica nessun disegno intelligente: ID (Intelligent Design) o creazionismo, come lo vuoi chiamare, ma l’evoluzione secondo Darwin e per ultimo il suo più vicino sostenitore: Richard Dawkins, è “CIECA”, cioè, l’evoluzione della specie non ha bisogno di nessun creatore, tutto è frutto della necessità, dell’adattamento, della selezione naturale degli esseri viventi. Ma questo è un argomento molto complesso che tratterò in un post dedicato. Dopo questa breve digressione, dobbiamo mettere in conto anche la biologia oltre all’evoluzione culturale, perché l’uomo con la sua cultura non trascende la biologia, come afferma Fiorenzo Facchini, ma la biologia è parte integrante dell’uomo, in quanto prodotto dell’evoluzione. Ciò è quanto afferma anche Richard Dawkins, Daniel Dennett, Telmo Pievani e Stephen J. Gould, quindi oltre al fattore puramente culturale ci sarà una componente bioevolutiva. In effetti, nel sul libro “Rompere l’incantesimo” Daniel Dennett, scrive addirittura di un’area del cervello che dovrebbe controllare il fenomeno della credenza, una sorta di predisposizione neuronale alla religione, ma sono modelli da prendere con le pinze, anche se nell’ultimo libro di Telmo Pievani “Nati per credere (perché il nostro cervello sembra predisposto a fraintendere la teoria di Darwin)” si presuppone che il cervello umano sia predisposto ad accettare l’idea del trascendente. Per quanto riguarda il “meme” termine coniato da Dawkins, anche qui si tratta solo di una teoria, mentre il gene trasmette per via genetica l’informazione, il meme dovrebbe trasmettere l’informazione culturale, ma siamo ancora ben lontani da realtà oggettive, anche Francis Crick, autore assieme a James Waston per la scoperta del DNA, nel suo libro: “La scienza e l’anima (un’ipotesi sulla coscienza)”, avanza l’ipotesi di poter spiegare la coscienza con metodi neuro scientifiche, ma bisogna stare attenti a non cadere nello scientismo riduzionistico, è ancora tutto da dimostrare, ma la biologia oggi ha fatto passi enormi, soprattutto nel campo della medicina, quindi non sono da escludere a priori queste ultime ipotesi. Per quanto riguarda le religioni non aggiungo altro perché ho già scritto abbastanza nei miei commenti, in ogni modo se vuoi ne possiamo ancora parlare, anzi se hai delle domande da farmi su questa breve sintesi sono lieto di risponderti. Purtroppo la tematica è molto complessa e un solo commento non può bastare. Questo è uno dei motivi per cui sto scrivendo più post pur con lo stesso tema: “Le religioni”. Un caro saluto, Piero
 
ilda_ilda
ilda_ilda il 05/06/09 alle 08:32 via WEB
Come immaginavo, ho molto più da imparare qui che da aggiungere. Hai fatto bene a precisare che di teorie si tratta e non di dati certi e assodati, non l’ho specificato abbastanza bene, se ne esistono tante è proprio perché ancora non esiste un dato certo che stabilisca, fino a prova contraria quale delle tesi sia da ritenere vera. Tenendo presente che anche la parola vero in scienza è da prendere sempre con le pinze.
 
 
zinah5
zinah5 il 09/06/09 alle 18:14 via WEB
Concordo sul fatto che la scelta,prima di tutto è casuale nella maggioranza..poi il perchè di credere a una religione nel uomo..penso che sia solo l'effeto del'angoscia a sapersi in questo Universo, faccendosi sempre la grande domanda "la vita dopo la morte" "perchè si vive ?"... La conscienza della Morte è il grande denominatore per credere a qualsiasi religione, il tutto è di rassicurarsi con le scriture "divine" per non temere troppo questo grande Viaggio che in fondo di noi dubitiamo che esista !
 
   
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 28/06/09 alle 15:10 via WEB
Sono perfettamente d’accordo con te Zinah, questo argomento è spiegato ampiamente nei miei commenti precedenti. Grazie, Piero
 
lia173
lia173 il 18/06/09 alle 22:09 via WEB
bravo penso ke la soceta dovrebbe essere rieducata, tempo fa ho letto un libro dal titolo.... il libro ke la tua kiesa non ti farebbe mai leggere, interessante lo sto consigliando a molte persone in modo ke si cominci veramente ad aprire gli okki sulla realta
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 28/06/09 alle 15:16 via WEB
E’ vero ciò che dici Lia, la società andrebbe rieducata secondo un modello laico e non religioso, non solo ma andrebbe rieducata anche secondo un modello scientifico basato sull’evoluzionismo e non sul creazionismo. l’evoluzionismo è vera scienza, il creazionismo o l’ID non è scienza ma scientismo.
 
regiyna
regiyna il 19/06/09 alle 16:02 via WEB
Non è un blog...è un opera d'arte! :-) veramente bellissimo e interessante. sono daccordo con te ma con più calma tornerò a leggerti...PAT
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 28/06/09 alle 15:18 via WEB
Ti ringrazio PAT, torna pure quando vuoi, sarò lieto di poter rispondere ai tuoi commenti, un caro saluto, Piero
 
pioggerellinadimarzo
pioggerellinadimarzo il 27/06/09 alle 12:44 via WEB
Desidero esprimere un mio modesto parere sull'argomento a cosa credere...e che cosa credere. Sinceramente ritengo molto vero quello che hai scritto tutto dipende dalla cultura dei paesi in cui si nasce. Le religioni sono tante anche questo è vero,ma tutte...dico tutte, anno un punto in comune "LA FEDE" Il poter dare e ricevere amore incondizionato. La scienza come è noto ha chiarito tanti enigna che prima erano incomprensibili, adesso sono spiegabili chimicamente, anche questo è vero. Ma l'uomo per la sua natura è stato creato per vivere in armonia con gli altri e con l'universo tutto, quindi pur aprovando la scienza e ammirando le sue scoperte davvero estasianti,l'uomo crede, è ne ha un bisogno disperato nell'amore Divino di qualunque religione si tratti. Felice Sabato Sara
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 28/06/09 alle 15:35 via WEB
Ti ringrazio per il gentile commento Sara, ma devo dirti che FEDE è una parola molto vaga, in quanto non tutte le religioni credono in un solo dio, ci sono religioni che possono essere considerate solo dottrine filosofiche, ciò significa che ogni religione ha un suo modello di concepire questa fede e visto che siamo oltre sei miliardi di persone ed ognuno ha la sua fede, qual è quella giusta? Visto che siamo figli della stessa Natura? La seconda affermazione è in completa contraddizione con la scienza, in quanto l’evoluzionismo di Darwin non implica nessun creatore. L’uomo non è stato creato da un dio, ma è stata l’evoluzione per selezione naturale a sviluppare la vita senza nessun finalismo. Ti prego di leggere la teoria dell’evoluzione di Darwin, ci sono tantissimi libri di autorevoli autori.
 
Praj
Praj il 01/07/09 alle 15:41 via WEB
Il Divino che tutti noi abbiamo dentro va cercato e ritrovato... non ci può essere dato dall'esterno... è già in noi... aspetta soltanto che lo si riscopra e riconosca. Ma se poi non si manifesta come Amore per la Vita, Compassione per noi stessi e per gli altri, Consapevolezza della bellezza e armonia del Tutto, Gratitudine... non è possibile che uno lo abbia trovato veramente. Spesso, quello a cui crediamo riguardo al Divino é soltanto un simulacro del Vero. Questa, per me, é la differenza importante fra il "credere" e avere Fede. Chi ha Fede ha trovato... il Divino in sè stesso. Chi "crede"... per me, non ancora. E' per questo che gli uomini di Fede tendono a unirsi e vogliono incontrarsi... mentre gli uomini "credenti" lottano, combattono, per affermare, imporre, le loro "verità"; cosa ritenuta non saggia, invece, per chi ha trovato il senso dell'Unità interiore ed esteriore. La Fede è Una, le "credenze" sono tante. Così come le vie sono tante ma la Casa è Una. Esse vanno rispettate, assolutamente, sono vie, ma non sono la Casa. Non sarà che in sostanza ognuno ha il senso del Divino che si "merita"? Un sorriso :-)
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 01/07/09 alle 20:20 via WEB
Ti faccio un piccolo esempio di come stanno veramente le cose Praj. Dall’alba della civiltà l’uomo è alla ricerca di questo divino. Dall’alba della civiltà si sono sviluppate tante religioni per placare questo incessante bisogno di trascendente. Dall’alba della civiltà l’Uomo è alla ricerca di un essere trascendente per i suoi usi personali. Dall’alba della civiltà le religioni monopolizzano le menti di circa sette miliardi di persone. Dall’alba della civiltà fino ad oggi si sono sviluppate oltre 4200 religioni diverse per non parlare delle migliaia di sette religiose non. Quello che non riesco a capire in tutto questa ricerca del Divino e che abbiamo un Dio nascosto, che si fa gli affari suoi. La fame nel mondo, i diritti umani, le guerre, le carestie, le malattie, i cataclismi naturali che distruggono il Mondo, i genocidi, gli olocausti, sono i più noti fenomeni che seminano morte e terrore. Dove era dio quando i tedeschi hanno sterminato 6.000.000 di ebrei? Dove era dio quando nel tra il 1494 e il 1891 c’è stato l’olocausto più grande di tutti i tempi, con circa 95.000.000 di morti? Dove era dio quando in Africa muoiono di fame circa due miliardi di persone? Dove era dio quando i cataclismi naturali hanno seminato terrore e morte? Dove era dio quando milioni di persone innocenti muoiono per le guerre? Dove era dio quando centinai di migliaia di persone innocenti sono state colpite da epidemie mortali? Potrei continuare all’infinito con questi esempi!!! Non c’è risposta a queste domande perché se veramente dovesse esserci un dio, il suo progetto di costruire questo nostro Mondo è completamente errato. Non si può accettare un dio nascosto, un dio che non interviene in tutti questi mali che uccidono il mondo, non solo, ma ti inviterei a raccontarmi un solo episodio dell’intervento divino. Nella storia del mondo non c’è una sola prova “storica” di un possibile intervento divino. Ed allora perché credere in qualcosa in cui non esiste!!! La fede di cui mi parli è cieca, non obbedisce a nessun fenomeno trascendente, altrimenti questa fantomatica bontà divina avrebbe protetto centinaia di milioni di persone innocenti. Ti prego di leggere i commenti precedenti e le tematiche relative a questo problema, forse riuscirai a capire ciò che intendo tra immanente e trascendente, tra fede ed etica laica.
 
   
Praj
Praj il 02/07/09 alle 16:08 via WEB
Di fronte a tragedie di ogni tipo, catastrofi naturali, orrori di ogni genere, disgrazie personali e collettive, che si sono sempre verificate nella storia e sono tutt’ora in corso, la mente dell’uomo religioso si fa questa domanda: Dio dov’era, dov’è? Questa, per me, è una domanda che scaturisce da visione troppo semplicistica, colpevolizzante l'uomo e banalizzante il Divino. Non mi sembra che faccia onore ad una alta visione di Dio. Dio è anche lo tsunami, il terremoto, la guerra… E’ pure la mente ed il corpo dell'uomo che lo rifiuta, che lo invoca... è l'uomo che fa il turista, quello disperato, è il bambino rapito e il suo rapitore... è il corpo e l'istinto dei pesci e degli animali, è la linfa delle piante... è Lui che distrugge... distruggendo anche se stesso... che poi ricrea in continuazione... eternamente. Dio è il Tutto, natura e sue leggi comprese. Vita e morte... lacrime e sorriso... odio e Amore... Però per me va anche detto che il centro del Tutto non è l'uomo... è oltre... è la Coscienza. Checchè ne dicano... alcune concezioni religiose. Dio non è antropocentrico. E nell'uomo, è solo la Coscienza Impersonale - il cosiddetto Testimone o Puro Osservatore neutrale - che ognuno dovrebbe scoprire in sè stesso - la sorgente Divina in noi, che è e può essere aldilà del film della creazione e distruzione. Oltre anche a ciò che la mente vede e il corpo percepisce ogni istante e che la materia vive e subisce trasformandosi, per delle leggi fondamentalmente insondabili anche alla pur evoluta mente dell'uomo identificato con il senso dell’ego, che si sente ancora essere separato da Dio. E quando vedo tante discussioni su "Dio dov'era?" mi rendo ancora di più conto di quanto si brancoli nel buio rispetto ad una "lettura" profonda del senso "spirituale" della Vita. Pur rispettandola, la domanda in questione, pur comprendendo il perché la si faccia, la trovo figlia di un pensiero relativo, non metafisico, una concezione e visione del Divino un pò infantile (il Dio padre... il Dio creatore separato dalla sua creazione… Lui in Alto, noi in basso...) ecc., Trovo che sia una concezione dualistica che non regge assolutamente se non sulla credenza dogmatica... che non sa dare risposte accettabili, comprensibili... che non sa Essenzialmente essere un Tutt'Uno con Dio, AccettandoLO, AccettandoSi, nella Co-creazione e Co-distruzione, nella vita e nella morte, attimo dopo attimo, essendo Fede Cosciente... connessa alla Sua e "nostra" Volontà. Per esempio: In questo momento forse stai calpestando o annegando una formica o un insetto, indaffarato nella sua realtà. Lo sai di essere per lui (particolare entità vivente) una forza, una potenza superiore (direi Divina) incomprensibile, che non può o non vuole tener presente il suo piano d'esistenza perchè ha la necessità relativa di esprimere i suoi bisogni su un altro piano esistenziale? Se sei cosciente che il tuo essere uomo non è molto diverso... puoi contribuire per quel ti compete a creare o distruggere all'interno di un gioco di energie che ti trascendono, momento per momento. Solo la Consapevolezza Osservante è l'unica realtà che non può essere sopraffatta da nessun evento che appaia sul schermo della mente; nemmeno la morte la può distruggere. Il resto, fisico e mentale, prima o dopo, in un modo o in un altro, qui o là, sarà spazzato via. E la Coscienza impersonale è la Dimensione Divina che c'è in ognuno di noi. E non è una questione di fede ma di Comprensione di Chi siamo Essenzialmente. Le religioni dualistiche di fronte a tali domande non possono dare risposte convincenti perchè sono prigioniere del concetto, frutto distorto della mente, che Dio sia che ciò l'ego dell'uomo vorrebbe: antropocentrico, a sua immagine e somiglianza. Non è un punto di vista Panteistico ma Non Dualistico: la differenza è fondamentale. Capisco anche che il punto di vista del credente possa solo concepire la Dimensione Divina in un modo che separa... materia e spirito... bene e male ecc... e che esso, il credente, accettando questo assunto, non possa vedere la realtà per come appare, relativa al suo egocentrismo, e quindi non sappia accettare la Vita così com'è, invece di esprimere gratitudine di Essere questo meraviglioso Mistero dell'Esistenza con il quale e nel quale siamo Uno e Celebrarlo proprio qui e adesso. Un sorriso :-)
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 03/07/09 alle 12:50 via WEB
Milioni di persone innocenti muoiono ogni giorno senza sapere il perché e tu asserisci che è una visione troppo semplicistica!!! Ma apriamo gli occhi per favore!!! Hai scritto tante cose, hai cercato attraverso la filosofia di costruire le prove del divino, ma sono puri e semplici sofismi, e non hai risposto alle mie domande. Prima di risponderti in maniera esauriente vorrei riformularti le domande. Perché se dio è amore non si manifesta? Perché ogni religione ha il suo dio? Perché ogni religione ha il suo credo? Perché ogni religione ha la sua ideologia? Perché ogni religione pretende di avere la verità assoluta? Ma quante sono le verità assolute? Vedi Praj, con la filosofia non si arriva da nessuna parte, la filosofia nel tempo è cambiata mille volte, si adatta all’evoluzione del pensiero scientifico, ciò dimostra che le tesi filosofiche sono false. La scienza con Galileo Galilei ha sconvolto il pensiero antropocentrico dell’uomo perché ha dimostrato la riproducibilità dei fenomeni, ciò significa che la scienza ha il grande potere di smascherare tutte le false ideologie e credenze che ci sono state ereditate da popoli ignoranti. Come si può ancora credere nelle religioni quando le scienze hanno dimostrato realtà completamente diverse, basta leggere la bibbia per capire quante falsità ci sono state inculcate, non c’è un solo scritto nella bibbia che dimostra un minimo di verità. L’evoluzionismo di Darwin è una teoria inconfutabile. L’evoluzione per selezione naturale non ha bisogno di nessun creatore, quindi di nessuna entità divina, è un processo cieco senza nessun finalismo. Dimostrami un solo episodio reale, tangibile, dell’intervento divino sull’uomo, poi possiamo riprendere il dialogo.
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 27/07/09 alle 11:44 via WEB
Ciao Piero. Scusa se mi intrometto, ma vorrei risponderti io a queste domande. Tieni conto che non ho letto Praj, ma le tue risposte, e domande, mi "stimolano". La filosofia in realtà sono tante filosofie. Così come ogni uomo è imperfetto, anceh ogni teoria filosofica lo è, ma se sai riconoscere e prendere da ognuna la parte di buono che ha, allora trovi la tua via alla verità. Dio è amore, e si manifesta, basta che ti giri intorno a te e guardi te stesso allo specchio. Se esiste tutto ciò è perchè c'è qulcosa che ha deciso che esista. Puoi achiamarlo amore, Dio, Allah, "caso", come ti pare, ma quello che vedi è frutto di una volontà. Il decidere se fare colazione con biscotti o con crostini è una tua volontà. La volontà esiste. L'amore esiste. Noi esistiamo, così per come ci percepiamo. Queste sono affermazioni che non puoi negare, visto che io stò scrivendo a te che poi mi risponderai. Per mia e tua volontà. Semplicemente quà, in queste azioni, già c'è la risposta. L'amore ci spinge a scrivere tutti questi fiumi di parole, e confutarli. L'amore ci lascia anche litigare tra noi, perchè vuole che sia una scelta nostra, ritrovarci o dividerci. O perchè è una naturale evoluzione della specie, vista nel corso di miliardi di anni... Ma che ci frega? ;-) L'evidenza di qualcosa che vuole la vita c'è! E questa evidenza basta per affermare che una qualche volontà c'è. Se è un Dio unico, o molti dei, una "persona" o una entità diffusa in tutti noi e chiamata anima, chissà, ma non credo che sia importante. Ogni religione è errata, perchè si vuole appropriare del cervello delle persone, perchè parte dal presupposto che cose scritte comunque da uomini debbano essere la verità. Tutto è confutabile, ed ognuno di noi ha un cervello per poter percepire la verità, basta volerlo, senza mai credere a nulla di racocntato, solo ragionare sui fatti. In natura non esistono le religioni, esiste solo la natura. Le religioni cercano di togliere al cervello la capacità di ragionare, e quindi rendono schiavo l'uomo. Le religioni sono inventate dal sistema per controllarci. Che la filosofia si adatta ai tempi non dimostra assolutamente che sia falsa, bensì che può essere falsa, se fatta ad hoc per servire il potere del momento. Oppure può essere limitata a tentare di spiegare il periodo che si vive, oppure è solo una pazzia di un uomo che ha avuto la fortuna di essere creduto da tanti, oppure contiene molta verità assoluta. Ripeto, che per ogni teoria bisogna prenderne il buono. Sia per le religioni che per le filosofie, si deve prendere il buono che nasocndono o mostrnao, e tralasciare il cattivo. Cosa prendere e cosa lasciare, solo ognuno di noi può imparare a capirlo. Nessuno ce lo può dire, perchè dovremmo fare un atto di "fede" in chi ce lo dice, invece odbbiamo "capirlo", dentro di noi, senza mai essere sicuri di nulla, ma sempre tesi alla ricerca della verità, fiduciosi solo del fatto che ce la possiamo fare, da soli, senza l'aiuto di nessuno. In molti casi non è vero che la scienza dimostri che la bibbia dica solo falsità, e viceversa. C'è qualcosa che unisce il buono della bibbia col buono della scienza, che anche lei di danni ne fa, formulando teorie che vengono poi smentite o ampliate con il suo progresso. Della vera scienza noi conosciamo solo i prodotti tecnologici, e quello che ci dicono di lei, ma essere scienziati vol dire fare quello che ho scritto prima. Provare da soli a capire il mondo. Dovremmo cercare di essere tutti un poco scienziati. L'evoluzione per selezione naturale deve avere della materia su cui lavorare. E da dove viene queta materia? L'evoluzionismo di Darwin è confutabilissimo, specie ora che siamo arrivati a modificare i nostri geni. Già questa potrebbe essere una confutazione. Ma non è importante, Dio, l'amore, o quello che vuoi, potrebbe aver scelto la selezione naturale come strumento di creazione ed evoluzione della vita, quindi tutto è dimostrabile oppure no. Sta solo a te far ragoinare il cervello il più corrttamente possibile. E da quanto scrivi mi sembra che sei troppo preso a contestare le religioni ed in particolare la bibbia, così da arrivare a fare affermazioni opposte anch'esse criticabili. Prova invece a cercare quel poco di buono, che c'è, nelle religioni, nelle filosofie, nella scienz,a e metti tutto insieme, e vedrai che la prova dell'esistenza di DIo, dell'AMore, si manifesterà con immensa e naturale e sorprendente chiarezza. Non è la verità che si nasconde a noi, ma siamo noi che ci nascondiamo a lei, non la vogliamo vedere, ma è lì, così semplice che neanche ci crediamo possa esserlo. Ma veramente credi che questa bella terra, noi, l'universo, si sia creato da solo, senza volontà? Io al momento ritengo che tutto l'universo si sia creato da solo, ma con volontà, ovvero, Dio è l'universo, siamo noi, tutti noi, tutto ciò che esiste. E nulla più. Semplice semplice. Ma ci devi arrivare da solo, è inutile che te lo dico io. Prova a rilassarti nei confornti delle religioni, filosofie, ecc... Sono composte di falsità e di verità, come tutto ciò che è concepito dall'uomo. Non cercare assoluti, sia confermativi che negazionisti. Esiste un solo assoluto, che è tutta la realtà, fatta di tanti picocli relativi contestuali, locali. Un saluto. Ovviamente tutto ciò che ho scritto è confutabile, così come lo è quello he hai scritto tu. Ma se hai volontà di intenderci, ed io con te, là verrà fuori la verità, come risultante dei nostri confronti, e quindi l'amore, Dio se vuoi, che si sarà per l'appunto manifestato, in questo modo. Un saluto Piero.
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 03/08/09 alle 18:21 via WEB
Intanto ti ringrazio per questo tuo lungo e articolato commento solonelcielo, ma prima di risponderti e soffermarmi sui vari punti da te argomentati vorrei farti una domanda in relazione a questa situazione così paradossale sulle religioni (se ne contano oltre 4200). Perché nella storia dell’umanità dio non si è mai manifestato? La scienza, in particolare l’evoluzionismo, ci dimostra che l’uomo è il prodotto di una lunga e cieca evoluzione per selezione naturale. Le prove paleoantropologiche, biologiche, fisiche e chimiche, sono inconfutabili, basta leggere e informarsi. Non esiste nessuna prova di un ipotetico creatore. Dimostrami un solo episodio di intervento divino, poi ne possiamo discutere. Se esistesse un creatore è un creatore inutile, nascosto, di nessun aiuto verso l’umanità. Le guerre, la fame nel mondo, i diritti umani, i genocidi, le torture, i cataclismi naturali che uccidono milioni di persone ci sono sempre stati e sempre ci saranno, mentre questa ipotetica entità divina se ne sta lì a guardare!!!
 
   
silvanatrabanelli
silvanatrabanelli il 04/08/09 alle 10:07 via WEB
Dagl'albori della vita, l'uomo si è inventato Dio, perchè ha paura della morte... Senza la religione, sembra che l'uomo sia un essere privo di coscienza e di morale... Io sostengo invece che le religioni, e in nome di queste, si son fatte guerre e ucciso, per costringere a credere... Ancora oggi questo accade.... Sono una libera pensatrice, senza paletti di sorta...alla continua ricerca ,a spasso con la scienza.Credo nella scienza, sempre con beneficio d'inventario...Non sono assolutista...Si scopre una verità, e subito dopo accade qualcosa per cui la verità precedente non è più verità, perchè elementi e scoperte,la modificano. In sostanza non credo nella Verità''' con la V''' maiuscola.... s.
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 29/08/09 alle 17:44 via WEB
Ti ringrazio Silvana per questa tua preziosa testimonianza, in effetti, come ho più volte ribadito in questo post, non ci possono essere verità assolute, se così fosse ci dovrebbero essere 4200 verità assolute, tante quante pretendono le religioni, i movimenti, le filosofie e le svariate credenze del XXI secolo. Sono d’accordo con te che le religioni sono state il prodotto della mente dell’uomo per combattere le angosce, su quest’ultimo punto ho già analizzato il problema a fondo. Per quanto riguarda la coscienza morale non sono d’accordo che la religione sia l’unica fonte etica sulle norme comportamentali, basta leggere alcuni libri di Eugenio Lecaldano per capire che l’etica non è assolutamente solo religiosa ma è fondamentalmente LAICA, su quest’altro punto ho dedicato parecchi post, se vorrai approfondire questa tematica ti prego di andare nei tags e cercare “Etica Laica”. Infine, credo che la scienza abbia fatto e farà ancora tanto per smontare tutte le “storielle” e le leggende assurde delle varie religioni. La scienza è l’unica arma che abbiamo per neutralizzare le assurdità che ci propinano le religioni, basta leggere libri di biologia evolutiva, antropologia, paleontologia, etologia, biologia. C’è un elenco infinito di libri e autori straordinari, dove attraverso le loro ricerche inconfutabili hanno messo a nudo e in ridicolo tutte le filosofie religiose. Se vuoi potrai vedere alcuni di questi libri, che ho già letto, nella bibliografia del mio sito ufficiale: http://www.impressionisoggettive.it/bibliografia_ricerca.htm
 
anonimo.sabino
anonimo.sabino il 07/07/09 alle 11:51 via WEB
La brillantezza delle tue immagini corrisponde alla chiarezza delle tue idee e del tuo stile. Ma Perché non continui a scrivere? C'è un grande bisogno di teste pensanti.
 
anonimo.sabino
anonimo.sabino il 10/07/09 alle 19:05 via WEB
Ci ho sperato.
 
foriero0
foriero0 il 29/08/09 alle 11:36 via WEB
Caro e illustre Amico, sono domande alle quali noi mai saremo in grado di dare una risposta certa. certo è che noi tutti, e tutti i popoli della terra credono in qualcosa di soprannaturale e a mio avviso è così, perche, se noi esistiamo ed esiste il mondo questo è nato ed è nato da qualche energia che c'era già in precedenza e ci sarà ancora in futuro quando questo mondo più non esisterà. questo qualcosa, è in cielo, in terra e in ogni luogo. Intorno a noi, esiste e per asserzione scientifica: "nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma", alla fine ritornerà ai primordi forse per ritornare a rinascere in un nuovo universo. Questi, sono misteri che a noi non è dato sapere. Ciao caro Amico. Silvano.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 29/08/09 alle 18:31 via WEB
Intanto ti chiedo se hai letto bene il post e i vari commenti, perché, in effetti, in questo mio post mi chiedo: come mai esistono così tante religioni? Come mai ognuno ha il suo credo? Come mai ognuno ha la propria filosofia, la propria credenza, la propria verità assoluta? Ma quante verità assolute ci sono? Vedi ForieroO, tutti sappiamo cos’è l’Immanente e il Trascendente, come tutti sappiamo qual è la differenza tra scienza e teologia, ma mentre la scienza è stata, soprattutto in questi ultimi quattrocento anni, il grande motore che ha sconvolto il pensiero antropocentrico che ci è stato ereditato da popoli ignoranti, le religioni si rifugiano in dogmi millenari che atrofizzano in modo deleterio e ostinato l’evoluzione del pensiero scientifico e culturale dell’uomo, in poche parole, mentre la scienza ci ha dato e ci darà tante risposte razionali e inconfutabili le religioni si oppongono a queste e continuano nella loro folle corsa su un pensiero ormai obsoleto, non più credibile, non più probabile, falso, assurdo. La scienza in quest’ultimo periodo ci ha dato delle risposte reali, inconfutabili, mentre le religioni ostacolano il normale processo evolutivo scientifico e culturale. Ora ti chiedo, mi puoi fare un solo esempio di intervento divino in questo mondo pieno di paradossi culturali, dove ancora la fame nel mondo, le guerre, le torture, i cataclismi naturali, i diritti umani, ecc. seminano morte? Se dovesse esistere un’entità soprannaturale, perché non interviene? Perché si nasconde? Perché non si manifesta?
 
ilmegliodelledonne
ilmegliodelledonne il 29/08/09 alle 12:08 via WEB
"La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l'oppio dei popoli". Karl Marx
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 29/08/09 alle 18:46 via WEB
Ti ringrazio per questa preziosa frase, forse dovremmo riflettere con più attenzione alla filosofia di Karl Marx. Però aggiungerei che la religione è il più grande ostacolo per un pensiero LAICO. Laicità significa razionalità e consapevolezza della mente umana. Un caro saluto, Piero
 
troskina
troskina il 30/08/09 alle 11:49 via WEB
Non sono molto preparata sull'argomento quindi esprimo semplicemente quello che è il mio pensiero... Credo che le religioni siano nate per dare risposte alle domande che non ne avevano, e il fatto che esistano religioni che hanno tra di loro diversi punti in comune è semplicemente la conseguenza del diffondersi e del "modellarsi" in diverse culture di un concetto originale... L'uomo riversa nella religione le sue paure e i suoi dubbi esistenziali... Per quello che riguarda la società e la sua rieducazione verso un indirizzo laico, sono pienamente daccordo perchè credo che la religione debba essere una scelta e non un'imposizione.
Davvero bello e interessante il tuo blog ti aggiungo tra i blog amici, F.
P.S. le foto sono meravigliose :)
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 30/08/09 alle 13:34 via WEB
Sei stata molto gentile ad esprimere il tuo pensiero Troskina. In parte condivido ciò che hai scritto, difatti, se hai letto i commenti precedenti, l’uomo da oltre 100.000 anni ha iniziato a professare il culto della sepoltura. Questo fenomeno studiato dalla paleoantropologia ha portato l’uomo moderno, attraverso reperti inconfutabili, ad una ricostruzione rigorosa sui processi ritualistici primordiali. Da ciò possiamo affermare che l’Uomo ha un bisogno di credere per placare le proprie angosce attraverso il mondo dello straordinario, attraverso il Trascendente, come affermano tantissimi studiosi come Walter Burkert, Fiorenzo Facchini, Julien Ries e tanti altri autorevoli paleontologi e antropologi. Il problema da sviluppare però è un altro, mentre l’uomo primitivo viveva in una condizione di ignoranza assoluta per quanto riguarda il mondo che lo circondava, oggi attraverso la scienza l’Uomo ha letteralmente capovolto questa situazione. La scienza oggi ha dato delle risposte inconfutabili per quanto riguarda le origini della vita e le origini dell’Universo. Pensa che solo quattrocento anni fa esisteva il pensiero antropocentrico, si pensava che la Terra fosse al centro dell’Universo, la religione cattolica romana era l’unica forma di insegnamento etico e scientifico perché prendeva alla lettera ciò che vi era scritto nelle sacre scritture, oggi sappiamo, attraverso la scienza, che le cose sono completamente diverse. Con l’avvento della biologia evolutiva e soprattutto con la teoria evoluzionistica per seleziona naturale di Darwin, oggi sappiamo che l’evoluzione degli esseri viventi derivano da un antenato comune. La teoria ci dice che una lenta evoluzione graduale e cieca ha prodotto un grandissimo numero di specie animali e vegetali, fino ad arrivare all’Homo Sapiens Sapiens. Non posso per questioni di spazio spiegare tutte le fasi dell’evoluzionismo, ma ci sono dei libri straordinari dove potrai soddisfare i tuoi dubbi e le tue domande. Ti consiglio di leggere questi autori: Telmo Pievani, Richard Dawkins, Giulio Bersanti, Daniel Dennett, Stephen Jay Gould, Orlando Franceschelli. Dopo questa digressione torniamo al tema principale. Le religioni non sono l’unica forma di credenza, ancora oggi l’uomo crede nelle arti divinatorie, soprattutto nell’astrologia, nella stregoneria, nella cartomanzia, ecc. ciò ci induce a pensare che la cultura dominante è ancora contaminata da una cultura obsoleta e falsa. Anche qui la scienza ha saputo dare delle risposte tangibili, inconfutabili, ma la gente continua a seguire questa cultura. Ho sempre sostenuto in questo blog che l’unica cultura da seguire per poter uscire da questa situazione paradossale è una cultura laica e scientifica, attraverso l’etica laica, lontano da influssi politici e religiosi, possiamo mettere in evidenza la nostra razionalità e la nostra consapevolezza, attraverso la scienza possiamo conoscere una realtà reale e inconfutabile che ci allontana dall’ignoranza e ci fa capire come veramente stanno le cose. Un caro saluto, Piero.
 
   
troskina
troskina il 30/08/09 alle 15:50 via WEB
"La scienza oggi ha dato delle risposte inconfutabili per quanto riguarda le origini della vita e le origini dell’Universo. ...la scienza ha saputo dare delle risposte tangibili, inconfutabili, ma la gente continua a seguire questa cultura."
...forse solo perchè la scienza spiega come è successo ma non perchè... Ribadisco la mia assoluta ignoranza in antropologia e in tutte le materie che tu hai citato, mi limito come detto prima a esprimere il mio pensiero, quindi, se faccio affermazioni non vere me ne scuso ma l'argomento è così interessante che le domande si susseguono e non è semplice trovare persone disponibili come te a rispondere a tali domande. Grazie per la tua disponibilità, F.
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 30/08/09 alle 20:12 via WEB
Sono contento di risponderti Troskina, anche perché l’argomento è talmente vasto che si potrebbe discutere per ore, ma cercherò di essere sintetico in questa mia risposta. Quando ho scritto questo post ero consapevole che si potesse estendere il dialogo in campi molto complessi, difatti il mio interrogativo principale è: come mai oggi ci troviamo con oltre 4200 religioni diverse? In questo interrogativo mi chiedo anche se questo fenomeno è puramente culturale oppure c’è una componente biologica. Secondo alcuni importanti evoluzionisti come Richard Dawkins e Stephen Jay Gould ci sono prove paleoantropologiche e biologiche che l’uomo sia il prodotto di una lunga evoluzione, in questo caso la cultura non trascende la biologia, come la biologia non trascende la cultura, l’Uomo è un animale culturale con tutte le caratteristiche biologiche degli altri animali, come afferma Danilo Mainardi (etologo), ciò vuol dire che biologia e cultura operano nell’uomo di pari passo, difatti l’uomo ha ancora manifestazioni innate come tutti gli animali sulla Terra. Ultimamente la scienza esattamente la sociobiologia e la microbiologia hanno dimostrato che l’aggressività non è altro che una manifestazione genetica che interagisce sull’organismo umano creando delle degenerazioni psichiche. Oggi la medicina attraverso la microbiologia è in grado di isolare geni responsabili di malattie degenerative, cosa che cento anni fa era impossibile prevedere. Basta pensare che cinquecento anni fa si pensava che la terra fosse piatta, oggi ci possiamo rendere conto come la scienza con le sue ricerche sta lavorando in modo esponenziale e non ci dobbiamo meravigliare se tra dieci o venti anni, per non parlare di lunghi termini, si potranno debellare malattie degenerative come l’alzheimer o il morbo di parkinson e tantissime altre malattie. Tutto questo preambolo per rispondere alla tua domanda: “...forse solo perchè la scienza spiega come è successo ma non perchè...”. la scienza, secondo il modello galileano, non solo spiega il fenomeno ma lo dimostra con la riproducibilità, ciò ci dimostra se una determinata teoria è vera oppure falsa. Ma forse ti riferivi ad un’altra cosa, ad esempio il perché dell’Universo, il perché della vita, il perché della nostra esistenza. Se ti riferisci a questo la scienza per adesso non può niente. La scienza opera nella sfera dell’immanente, per adesso non può dimostrare con un teorema l’esistenza di Dio. L’Immanente e il Trascendente sono due campi completamente diversi. L’uomo oltre la sua logica non può andare altrimenti non esisterebbe il trascendente. Ma visto che viviamo nel mondo dell’immanente dovremmo cercare di risolvere i problemi terreni con la nostra razionalità e non aspettando facili fatalismi religiosi che creano più danni che benefici, (vedi guerre teocratiche in Medio Oriente), fino adesso non c’è stata nessuna entità divina che si è preoccupata dei mali del Mondo.
 
sturm_2009
sturm_2009 il 30/08/09 alle 21:55 via WEB
ciao Piero,c'è da chiedersi cos'è lo sviluppo culturale? penso che le religioni siano politiche sociali che usano il mito ed il rito, fanno leva sulla domanda più dolorosa dell'uomo: che senso ha la nostra vita? Penso che le verità assolute delle religioni monoteiste, siano l'esempio più profondo della differenziazione culturale. Passare da una religione "divina" a quella "umana" è stato lo studio che ha dato origine al Cristianesimo,come passo intermedio.Oggi si va inesorabilmente incontro ad una religione dell'uomo, una religione sociale in senso assoluto,che rifiuta il divino ma la perdita dell'idea di un Dio stride in una società abituata e strutturata al dogma, è un cambiamento difficile.Saluti, Tonia
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 02/09/09 alle 11:42 via WEB
Ciao Tonia, ti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero. Rispondere alle tue domande non è così facile in poco spazio, ma cercherò di essere sintetico. Intanto volevo essere più preciso per quanto riguarda i termini “Politica” e “Religione”. Per politica si intende l'arte di governare le società, per religione si intende un complesso di credenze, comportamenti, atti rituali e culturali, mediante cui un gruppo umano esprime un rapporto con il sacro, questa relazione con il sacro è consentita per mezzo di qualche ordine soprannaturale. Da ciò possiamo evincere che le religioni non sono politiche sociali, come affermi tu, ma ben altra cosa. E’ chiaro che in tutto questo marasma di religioni ci possono essere anche forme di governo teocratiche, ma esse sono sempre basate su leggi eterne (dogmi). Per quanto riguarda la prima domanda: “cos’è lo sviluppo culturale?”, la risposta è un po’ più complessa, intanto parlerei di evoluzione culturale e non di sviluppo. Vedi Tonia, mentre le religioni seguono leggi eterne, dogmi, filosofie ed etiche “statiche” nel tempo, la cultura cambia nel tempo in maniera esponenziale in funzione dell’evoluzione scientifica. Ho voluto precisare la differenza tra religione e politica proprio per analizzare questo concetto. Ti faccio un esempio. L’evoluzione biologica per selezione naturale ha impiegato miliardi di anni per modificare gli esseri viventi in funzione dell’ambiente. L’Homo Sapiens Sapiens è il prodotto di una lunga evoluzione iniziata miliardi di anni fa da un antenato comune. Attraverso adattamenti gli esseri viventi si sono modificati ed hanno man mano migliorato le loro caratteristiche biologiche. In poche parole tutto quello che era inutile è stato eliminato dall’evoluzione, tutto quello che era utile alla sopravvivenza è stato acquisito. Ciò dimostra che l’evoluzione biologica ha saputo plasmare gli esseri viventi in modo tale da apportare sempre dei miglioramenti nell’ambiente in cui vivevano. Un esempio emblematico di evoluzione biologica-culturale lo possiamo evidenziare nei proto-uomini, circa cinque milioni di anni fa. Gli Australopitechi hanno iniziato il loro avvio di evoluzione culturale con la costruzione di utensili per la caccia, man mano che passava il tempo i primi ominidi hanno preso dalle loro esperienze solo ciò che era utile, scartando ciò che era inutile. Inizia così un processo lento e graduale di evoluzione culturale che si protrae fino ai nostri giorni. Per evoluzione culturale, quindi, intendo un processo logico, che è intrinseco dell’uomo, che si manifesta attraverso l’esperienza positiva e oggettiva portando l’uomo sempre verso nuove frontiere. Le scoperte scientifiche sono l’esempio più importante di questo processo evolutivo. Attraverso la scienza è cambiato il pensiero filosofico, teologico, sociale, politico. La scienza ci ha condotto verso mete prima inesplorate, la scienza ci ha dato delle risposte sull’origine della vita e sull’origine dell’universo, la scienza è stata protagonista di trasformazioni culturali che erano monopolizzate dal pensiero teologico e filosofico. Con l’avvento della cultura scientifica secondo il modello galileano con la riproducibilità dei fenomeni è crollata una cultura obsoleta, costituita prevalentemente di ipotesi, leggende, e falsità di ogni genere. In definitiva, questo per rispondere alla tua domanda, mentre la cultura si evolve rapidamente attraverso la ricerca, la logica, la razionalità, l’intelligenza; le religioni si aggrappano ai dogmi della fede rimanendo in una situazione di staticità evolutiva molto pericolosa, perché preclude ogni possibile cambiamento culturale. Un esempio emblematico ci viene dato dagli Stati con governi teocratici, dove il progresso scientifico-culturale è pari a zero, mentre è rilevante la politica con governi democratici o Stati Laici, dove la libertà di pensiero e la razionalità danno ampio spazio all’evoluzione culturale-scientifica. Oggi, per uscire da questi paradossi culturali c’è bisogno di fare un po’ di chiarezza, la politica per governare deve essere necessariamente laica e non deve essere per nessun motivo influenzata dalla religione. La religione, e questo ce lo dimostra la storia, è contro ogni possibile evoluzione culturale. Concluderei dicendo che la religione per una società in evoluzione è completamente inutile. Bisogna fare una netta distinzione tra Immanente e Trascendente, soprattutto perché noi viviamo nel mondo dell’Immanente.
 
kaka2705
kaka2705 il 06/09/09 alle 00:05 via WEB
È molto interessante il tuo blog....tantissimo..nn dovrei scordarlo mai... un abbraccio grande, kathja
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 06/09/09 alle 14:47 via WEB
Ti ringrazio tantissimo kathja, sei molto gentile. Un caro saluto, Piero.
 
bennilateo
bennilateo il 07/09/09 alle 23:18 via WEB
ciao piero,ho trovato molto interessante il tuo blog perchè mette in primo piano la ragione.Il fatto che si contino 4200 religioni,significa che si smentiscono da sole,voglio dire che se esistono tante "verità" vuol dire che nessuna è vera.Ma significa anche che l'uomo ha creato dio a sua immagine e somiglianza,e non il contrario.Basta fare un esempio sulla situazione politica italiana,berlusconi dice" ottimi i rapporti con la chiesa",ed è vero come erano stabili anche tra fascismo e vaticano,nonostante l'emanazione delle leggi razziali...silenzio in cambio di concordato..."Il laicismo è legittima difesa" p.odifreddi.Una laica e serena notte.benni
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 08/09/09 alle 12:40 via WEB
Sono molto contento di questa tua testimonianza Benni, sono contento anche perché hai saputo cogliere l’essenza di questo post. Per quanto riguarda ciò che succede in politica la situazione è sempre stata un disastro dal punto di vista etico-sociale. La politica come la religione non hanno più niente da insegnarci, l’unica arma che ci rimane è la laicità. Se sappiamo cogliere i fondamenti dell’etica laica possiamo uscire da questa situazione insostenibile. Un caro saluto, Piero.
 
demetra.am
demetra.am il 23/09/09 alle 14:14 via WEB
Complimenti sai proprio ultimamente a forza di pensarci era arrivata a questa conclusione. Da noi per esempio si parla di Satana e altri spiriti maligni...ma non ha senso pensare che esistano se non esistono nelle altre religioni significa che sono creature nate dall'immaginazione dell'uomo chissà perchè? Forse per creare paure ed avere altrettanto potere psicologico. Voglio raccontarti...io e il mio compagno cerchiamo un bambino e già mi chiedevo se battezzarlo o no e dopo questo post penso che riparlerò di questo con lui. Buona giornata!
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 25/09/09 alle 11:16 via WEB
Ti ringrazio molto Demetra per questa tua preziosa testimonianza. Non vorrei essere ripetitivo, ho trattato ampiamente questo tema in questo post. Gradirei che leggessi i vari commenti, avrai sicuramente una risposta alle tue domande e ai tuoi dubbi. Un caro saluto, Piero.
 
mimich
mimich il 12/10/09 alle 18:15 via WEB
"Sento Dio e con questo me lo provo". Sono le parole di un celeberrimo illuminista. Amabile disquisire, ma l'urgenza di Dio è di molto superiore a tutto ciò. Francamente nel mi letto di morte preferirò affidarmi al mio Dio che non a Darwin, con tutto il rispetto, s'intende...
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 12/10/09 alle 20:27 via WEB
Ho i miei dubbi che un “celeberrimo” illuminista possa aver detto una simile frase, sarei curioso di sapere chi è stato. In ogni modo in questo blog non cerco adepti, cerco solamente di divulgare le verità che sono contemplate nella “VERA” scienza, cosa che i nostri “amati” mass media non fanno perché monopolizzati dalla politica e dal Vaticano. Per quanto riguarda le tue personali convinzioni niente da dire, sei libero di credere in ciò che vuoi. Un caro saluto, Piero
 
   
mimich
mimich il 12/10/09 alle 22:23 via WEB
Beh naturalmente ognuno di noi è libero di averne...Si tratta di Rousseau.
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 13/10/09 alle 11:19 via WEB
Grazie per avermi risposto.
 
caterpilarcinzia
caterpilarcinzia il 09/11/09 alle 17:39 via WEB
Così esplicativo e talmente vicino al mio pensiero che non aggiungo altro. Il mio commento solo un segno di approvazione. Una sola nota: le religioni, le varie religioni sono parte integrante delle varie "culture" pertanto a parer mio, ogni paese ha diritto alla salvaguardia della sua, come patrimonio culturale. Con simpatia Cinzia
 
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"...Se nel mondo si potesse comunicare solo con le immagini, forse vivremmo in un mondo magico, costituito prevalentemente da sensazioni bellissime. Forse l'umanità avrebbe una dimensione diversa, una dimensione dove prevarrebbe di più l'amore, la comunicazione espressiva, le emozioni, il senso dell'estetica, forse anche un pizzico di buon senso, cosa che attraverso la comunicazione verbale a volte manca...".

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