Diario di un Drogato

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La notte è stata piena di incubi, uno in particolare mi ha fatto rabbrividire.Correvo per un bosco buio e arido inseguita da personaggi oscuri e malefici.Davanti ai miei occhi si ergeva una torre illuminata dal sole, proprio come Dante che cerca di arrivare al colle senza però riuscirci perché ostacolato dalle tre fiere. Solo che a ostacolarmi non erano in realtà tre fiere ma un angelo presuntuoso e i suoi diavoli, e dietro di loro un orco con il ventre sazio di corpi di giovani bambine, più lontano un mostro androgino seguito da giovani sodomiti.Avevano tutti la bava alla bocca e qualcuno si trascinava a stento strusciando il proprio corpo sulla terra secca. Io correvo voltandomi continuamente per paura che uno di loro mi raggiungesse; tutti urlavano frasi sconnesse, impronunciabili.A un certo punto non ho fatto caso all'ostacolo davanti a me e ho gridato forte e sgranando gli occhi ho osservato il volto bonario di un uomo che prendendomi per mano mi ha condotta attraverso bui passaggi segreti ai piedi dell'alta torre. Ha proteso il dito e ha detto: «Sali per le scale e non voltarti mai, sulla cima ti fermerai e troverai quello che hai cercato invano nel bosco». «Come posso ringraziarti?», ho chiesto in lacrime.«Corri, prima che io mi ricongiunga a loro!», ha urlato scuotendo forte la testa.«Ma sei tu, sei tu il mio salvatore.' Non ho bisogno di salire la torre, ti ho già trovato!», ho urlato questa volta colma di gioia.«Corri!», ha ripetuto di nuovo. E i suoi occhi sono mutati, diventando famelici e rossi e con la bava alla bocca è scappato via.E io sono rimasta lì, ai piedi della torre con il cuore a pezzi.(tratto da Melissa P.)