Diario di un Drogato

Fanculo ai bigotti e a tutti gli stronzi ke li manovrano!


E sento quelli ke mi dicono ke bere e fumare fa male; mentre il caffè, lo stare seduti 12 ore al giorno su una sedia, respirare l'inquinamento di una metropoli, il mangiare al McDonald's e il vivere sotto le antenne dei ripetitori di telefonia mobile fa bene! Purchè ci sei abituato!
E sento quelli ke mi dicono ke bisogna restare nella propria realtà meridionale senza scappare, perchè il mondo si può cambiare, con tutte le persone ke ci sono dentro, perchè bisogna sperare, a costo di bruciare la propria gioventù e quindi il proprio futuro.E sento quelli ke mi parlano di un Dio che se credi in un altro diverso da lui ti punirà con la sofferenza eterna, se lo bestemmi quando uno sconosciuto ti ha messo un pugnale nel fianco per rubarti il cellulare ti punirà, se non onori le mazzate del padre e della madre continuerai a sporcarti l'anima che è molto più grave dello sporcarsi la maglietta di sangue o la pelle di lividi; che se commetti atti che non siano puri e quindi non fecondi una donna ti punirà con la morte eterna, perchè è meglio un figlio di N.N. che morirà di fame in un convento gestito dalla chiesa, piuttosto che un aborto.E sento quelli ke mi parlano di fedeltà, di dare tutto il tuo amore e il tuo ebetismo a una persona di cui non ne conosci il passato, e soprattutto non ne conosci le intenzioni.E sento quelli ke mi dicono ke la bellezza è volatile, e ke fra 20 anni la mia donna sarà brutta e rugosa come tutte le altre e quindi me la devo già scegliere intelligente e aspettare ke passano i 20 anni, e mi chiedo se aspetteri più volentieri 20 anni per lei o per un Lagavulin
E sento quelli ke mi dicono che i soldi non contano e non fanno la felicità, e penso "figuriamoci la povertà!".Poi mi guardo intorno e vedo solo cattiveria, fai un gesto buono a una persona e nn se lo ricorderà, anzi, inconsciamente lo prenderà come qualcosa che gli era dovuto. Perchè fa parte della natura umana (o animale?).Come disse uno che se la visse tutta "si ottiene di più con una pistola e una parola gentile, che soltanto con una parola gentile".E alla fine mi kiedo se è più giusto sbagliare per conto mio o su consiglio di queste persone, e se è più giusto vivermela come voglio o come vogliono che faccia 
Anzi, la mia cattiveria e il mio modo di essere sbagliato vanno ben oltre...e mi metto a fantasticare sul secondo fine di certi consigli e su certi circoli viziosi che governano le regole di convivenza sociale
E quindi vi saluto e vi mando un in bocca al lupo sulle note di questa canzone cantata tutta d'un fiato...(e la nonnina mi verrà a dire ke è colpa di certi cantanti se i giovani si drogano, o ke è colpa di internet e di youtube se bruciano le scuole)Articolo31 - Il Mondo Dove VivoAccusami di tutto io sono colpevole, a volte ho infierito su chi era più debole, ho infranto delle regole, non sono l’ideale che magari ti aspetti, ma io rifletto in pieno il mondo dove vivo, specialmente i suoi difetti, se è vero che si nasce puri poi ci si sporca crescendo, è difficile restare puliti nuotando tentando di uscire dal fango, sono io il primo a dire che sono sbagliato, ma la mia condotta è il risultato di ciò che mi hanno insegnato, che quindi almeno mi sia tolta la metà della colpa che mi si faccia restituire almeno metà della merda raccolta, c’è chi mi ha detto che i soldi non contano alla fine più di un tot, a me sembra che la storia quaggiù giri tipo juke box, se non infili la moneta non funziona, la musica non suona e c’è ancora la persona con la zappa e quella con la corona, quindi fin da piccolo ho capito che dovevo fare quello che potevo per arrampicarmi sulla vetta del mondo dove vivo. Vivo di ciò che mi nutre e allo stesso tempo mi inquina, spesso mi trovo a fare mattina sul fondo di una lattina e non c’è medicina per questa malattia, il virus corre tutti i giorni nella via sotto casa mia, il menefreghismo, l’egoismo, l’arrivismo, tanti Gremlins sotto le candide spoglie di un tenero Gizmo, gente allo spasmo che tenta di venire fuori facendosi un mazzo tanto, criticati e ostacolati da chi ci ha sempre avuto chi pagava il conto. Ieri ho pensato a un mondo di pace, senza un nemico, senza un confine, senza il concetto di straniero, era un bel pensiero, ma io non c’ero e comunque lì non sarei servito a niente, io sono un delitto con l’odio come movente e il rancore come attenuante. Cosìm’hanno voluto, così m’hanno cresciuto, tutto quello che c’ho avuto l’ho ottenuto senza aiuto, se non dalla famiglia e dai fratelli che erano con noi prima dei dischi d’oro, quindi ora è solo con loro che divido i frutti del mio lavoro. Essendo un paradosso vivente nel mio egoismo credo nelle idee di condivisione, credo che un giorno una nuova coscienza di massa ci porti a stare tutti bene, ma so anche che ci vorrà parecchio per farlo, so di sicuro che io non sarò ancora in vita per vederlo, a me e a quelli come me tocca fare il possibile per trovare un metodo infallibile, per ritagliare dentro ‘sto macello insostenibile un'oasi vivibile, a patto di portarsi addosso il peso di un odio tangibile, non che mi piaccia, ma così sarà finché la legge della banconota sarà indiscutibile. Quindi io mi sbatto per la salute del mio pezzettino che sommato a tutti gli altri dà risultato il mondo, avendo un posto migliore per la mia vita e quella di chi mi sta accanto, quindi sarebbe già un buon punto se tutti facessero altrettanto, ma nel frattempo devo pensare alle regole che mi hanno fatto imparare, a quella parte del codice da non tramandare, che dice di difendere ciò che è mio e che ti dice dopo vengano gli altri: prima io!Ti può sembrare una visione egoista e io eccessivo e negativo, ma non è un parere ciò che devo fare per non cadere. Io sono realista, questo è il mondo dove vivo, se ne conosci un altro fammelo sapere.