il pietrificatore

Post N° 19


La  Stampa   Nuovo Libro “ HORROR”  tra i vicoli di Triora di Bruno Monticone “Ti lascia di sasso”, scrive Andrea G. Pinketts, noto giallista, nella prefazione. Un gioco di parole, ma molto azzeccato per tratteggiare “Il pietrificatore di Triora” (Fratelli Frilli Editori), libro appena pubblicato, firmato da Ippolito Edmondo Ferrario. Un noir che “lascia di sasso” non solo per il titolo, che fa riferimento all’inquietante arte, tramandata nei secoli, di pietrificare i corpi per conservarli nel tempo – ma per Ferrario ha trovato modo di stupire con una trovata dopo l’altra; intanto quella dei pietrificatori arte ormai dimenticata, poi la scelta di Triora come sfondo della vicenda, una volta tanto con la storia delle streghe utilizzata solo come sfondo o pretesto (perché la vicenda si svolge durante l’annuale kermesse di “Strigora”) e non come palcoscenico principale; infine la storia che vede protagonisti fanatici dell’occulto ed un serial killer che vogliono trasformare ignare turiste in statue di pietra. Tra i vicoli e le piazze di Triora. Un caso che Leonardo Fiorentini , mercante dell’arte milanese, investigatore per vocazione e nostalgico del ventennio fascista, cercherà di risolvere. Un cocktail di ingredienti che ha l’indiscutibile dono dell’originalità.Ippolito Edmondo Ferrario, giovane gallerista milanese (un riferimento con il detective protagonista del noir?), è al suo primo romanzo dopo aver dedicato, negli anni scorsi, a Triora, due saggi (“Triora. Anno Domini 1587” e “Storia della stregoneria nel ponente ligure”). Lombardo innamoratissimo di Triora, l’ha scelta come base per le sue fatiche letterarie e sociali  (è promotore di una bella iniziativa a favore di bambini malati) e ne è diventato cittadino onorario. A Triora, sabato  21 ottobre, presenterà, insieme allo stesso Pinketts, il suo libro nell’ambito di “Notte Horror a Triora”, una maratona letteraria fra streghe, corpi pietrificati ed incubi di inizio millennio da lui stesso ideata.