il pietrificatore

Post N° 26


Ventimiglia. Un manifesto del noir nel Ponente.  Anche la riviera ha deciso di mettere in pratica la tendenza  letteraria nata nel  XX secolo, che si prefigge  lo scopo di riunire intellettuali e scrittori in un ricreativo ed educativo scambio di idee. Ricordate ad esempio il caffè letterario di via Rosati a Roma dove negli anni Cinquanta si incontravano Pier Paolo Pasolini ed Elsa Morante, ma anche tanti giovani pittori e cineasti, tutti immersi in un clima di vivacità culturale? Potrebbe diventare così anche la libreria Casella della città di confine. Grazie ad un’idea del suo titolare Diego Marangon e del giallista Ippolito Edmondo Ferrario, il negozio di via della Stazione sarà ufficialmente la sede del nuovo “Manifesto del noir a Ponente”. Nomi conosciuti nell’ambito culturale locale e non, hanno già messo la firma, aderendo al progetto. Si tratta degli scrittori  Andrea Becca, Marino Magliani, Roberto Negro, Marco Vallarino, del penalista Alberto Pezzini,  del critico letterario nonché giornalista Giovanni Choukdarian, e del  fotografo Roberto Coggiola. Si attendono altri interessanti adesioni.“Questo progetto – spiega Marangon – nato durante una cena con Ferrario, Becca e Negro, si pone l’obiettivo di creare un punto di riferimento per amanti e cultori del noir. Per questo genere è di sicuro  un momento particolare e abbiamo pensato che fosse utile creare un manifesto comune nella “nostra” zona. Da qui potremo partire con l’organizzazione di eventi, rassegne, festival. E’ affascinante e costruttivo avere un caffè letterario,  dove potere confrontare idee e ideologie politiche anche differenti, scambiare opinioni in un clima di comune interesse culturale”.Marangon e soci s’ispirano al movimento d’avanguardia dei futuristi che esplorarono  e fotografarono ogni forma artistica, discutendone e diffondendola in prima persona. E sulla scia del famoso “manifesto” fondato da Filippo Tommaso Marinetti  che recita in prima persona gli intenti degli iscritti, la nuova associazione scrive:“Abbiamo comuni radici ideali, nodose come quelle degli ulivi, disperatamente salde e contorte. La nostra linfa letteraria è direttamente correlata al Ponente Ligure, alla sua storia, alle tradizioni.Il paesaggio è il nostro punto di riferimento, è valore etico, descrittivo e strumento di analisi psicologica.La nostra  attitudine letteraria è verista e di completa adesione alla realtà. Il  noir è il nostro strumento privilegiato”.Donatella Lauria