Critiche

ARGOMENTANDO SULLA CENTRALE A BIOMASSE


In principio le parti erano formate dall’amministrazione comunale e Proprietà, che rappresentavano chi voleva la realizzazione della centrale a biomasse nel centro del paese, mentre le forze di minoranza, la Lega Ambiente, Pro Natura, noi del GTA ed in seguito non appena costituito tutti i quasi 500 cittadini firmatari del “Comitato civico per la valutazione del progetto di centrale a biomasse” hanno costituito la contro parte contraria alla realizzazione di tale progetto, sia per motivi economici, sia per rischi di aumento dell’incidenza d’inquinamento dell’aria.Abbiamo organizzato incontri pubblici, noi della controparte, quella contraria, per informare l’opinione pubblica dei rischi per la salute prodotte da una centrale di questo tipo soprattutto se realizzata in un centro urbano ed in una località geograficamente chiusa come quella di questa valle, per informare degli interessi dei proponenti ed in definitiva di tutta la parte pro-centrale non propriamente indirizzata a favore dei cittadini di Serravalle ed inoltre della valle Sesia, poiché l’emissioni (fumi e particolato) vengono spostati dal vento verso gli altri centri abitati.Il sindaco Basso aveva anche realizzato due anni fa una conferenza pubblica assieme alla Proprietà, ma senza contraddittorio, ahimè, per informare dell’adesione dell’amministrazione comunale al progetto della centrale a biomasse.Così era in principio, ma negli ultimi giorni il parlamentare Buonanno dichiara sui giornali che il comune di Serravalle aveva già bloccato il progetto (Quando mai?) e da domenica 19 giugno campeggiano per il paese manifesti del sindaco Basso in cui si dichiara che egli sarebbe preoccupato delle criticità relative alle emissioni prodotte dalla centrale.Chi aveva partecipato alla conferenza di due anni fa realizzata dall’amministrazione comunale sa quali erano le intenzioni del sindaco-vice presidente Basso e può farsi un’idea chiara di chi abbia potuto fermare il progetto della centrale, e proprio per una giusta suddivisione, come dice qualcuno, di onori ed oneri lasciamo opinione a chi ci legge.Il valore delle persone si misura anche dalla capacità ammettere i propri errori.E per chi cambia le carte in tavola? ...“Ahimè, non ho se non il mio tormento e il mio canto.” diceva D’Annunzio.GTA, Serravalle Sesia, 21 giugno 2011.