Creato da GESTIONESOST il 06/03/2007

Critiche

Commenti a valutazioni di impatto per interventi sull'ambiente

 

 

CAPTAZIONE SOC. NORD ENERGIA E DMV (DEFLUSSO MINIMO VITALE)

Post n°22 pubblicato il 26 Maggio 2010 da GESTIONESOST
 
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La società Nord Energia ha depositato al settore Pianificazione Territoriale della provincia gli elaborati del progetto per il rinnovo di derivazione delle acque del fiume Sesia e contestuale variante al fine di ottenere lo sfruttamento delle portate nel canale della ex Cartiera Italiana di Serravalle Sesia. Dalla portata massima attuale del suddetto canale di 7,5 metri cubi al secondo richiede pertanto di arrivare a 10,5 meri cubi al secondo e ad una portata media di 8,62.
A considerare dal livello dell’acqua attualmente presente nel canale, come si può notare dalla foto crediamo sia difficile aumentare la portata. Ci sono però altre preoccupazioni come quella del pericolo di un aumento delle perdite di acqua che molti abitanti limitrofi al canale lamentano e documentano attraverso fotografie. Come si può vedere in un’immagine è stato elevato il muro di contenimento, in un tratto in cui si documentava una esondazione, con dei mattoni. Strano che sia stato necessario un intervento posticcio del genere dato che nell’Ordinanza n. 0020907 del
15 marzo 2010 della Società Nord Energia srl si legge che
Il canale derivatore risulta già dimensionato per convogliare le portate richieste in variante pertanto non sono necessari interventi di rilievo.


Esiste inoltre una altro dubbio che riguarda l’impatto sull’ambiente acqueo del fiume Sesia. Per un aumento della portata si prelevano 3 metri cubi in più di acqua al secondo che vengono sottratti al fiume per tutti i giorni della anno. La preoccupazione riguarda soprattutto i periodi di portata minima, che lasciano il letto del Sesia in alcuni tratti completamente in secca. Allora in tali periodi come può essere assicurato il rilascio del DMV (Deflusso Minimo Vitale) indicato dal progetto di rinnovo della derivazione?

Il GTA di Serravalle Sesia

 

 

 

 
 
 

MELMA BIANCA NELLA ROGGIA

Post n°21 pubblicato il 27 Febbraio 2010 da GESTIONESOST
 
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Quale rappresentante del gruppo GTA (Grupppo Tutela Ambiente) di Serravalle Sesia ho spedito, il 20 u.s., una lettera ad alcuni giornali locali della Valsesia (una valle del Monte Rosa in provincia di Vercelli). E' stato documentato dell'ennesimo atto d'irresponsabilità compiuto a danno dell'ambiente e di tutte le persone che ci vivono compresi gli stessi colpevoli, che sono senza cognizione ed etica comune.
Le fotografie sono di uno di noi (Fausto Agliotti) e l'articolo riporta le nostre informazioni inviate al settimanale "L'Appunto".

 

«Anche qui l’acqua non è pulita»

Le sostanze inquinanti arrivano da Serravalle a Grignasco”

 

Non più di una settimana fa è stato segnalato a Grignasco, da alcuni pescatori, un caso di inquinamento nel fiume Sesia. La notizia ha fatto tornare alla ribalta la questione “acque inquinate” a Serravalle, dove da tempo il gruppo consiliare di minoranza “l’Ulivo per Serravalle” parla del problema... Ma non è l’unico a riprendere la questione: anche il Gruppo per la Tutela dell’Ambiente di Serravalle, infatti, vuole dire la sua, dando anche delle spiegazioni alle domande di pescatori e cittadini. «La melma bianca rilevata nelle acque del fiume Sesia a Grignasco – spiegano dal Gta – deriva dai lavori di consolidamento delle due dighe in muratura per l’alimentazione della presa d’acqua e anche per la sistemazione di ciottoli e massi che ne incanalano la corrente. Il flusso che filtra dai muri dell’una e dell’altra diga è convogliato anch’esso verso la sponda novarese lasciando a secco quell’altra. E’ possibile che, come sostengono i pescatori, questo materiale melmoso sia finito in acqua all’altezza di Serravalle, poiché le foci del Chezza e del canale della Cartiera di Serravalle sono situate a monte delle dighe e la poltiglia bianca potrebbe essere stata trasportata sulla sponda sinistra del Sesia per i motivi appena detti. Di questa fanghiglia è stato interessato lo scorso anno anche il torrente Chezza, questione della quale avevamo informato Arpa, Procura della Repubblica di Vercelli e, naturalmente, il sindaco di Serravalle Massimo Basso e la minoranza. Dalla relazione tecnica dell’Arpa risulta che il titolare della Cartiera Italiana ha provveduto, nello stesso mese di giugno, al ripristino della conduttura e del relativo pozzetto, che erano la causa della perdita e della conseguente immissione della sostanza nel torrente. Il 30 settembre scorso abbiamo inviato una seconda denuncia, questa volta anche al Prefetto, per un altro episodio di inquinamento del Chezza, che aveva al suo interno una sostanza di colore scuro. Pochi giorni fa abbiamo scattato alcune foto della Roggia Molinara, alimentata dal canale della Cartiera, che mostrano la stessa melma descritta dai pescatori di Grignasco. Da parte nostra, siamo a disposizione di pescatori, e non, per trasmettere le nostre conoscenze sulle condizioni delle acque e dell’ambiente naturale, ricordando che l’acqua può apparire pulita dopo che le sostanze trasportate si sono depositate sul fondo e che molte sostanze chimiche sono invisibili quando disciolte nell’acqua».

Il GTA di Serravalle Sesia (Vercelli).

 
 
 

RIVALERSI SUI DANNI PATRIMONIALI

Post n°20 pubblicato il 10 Febbraio 2010 da GESTIONESOST
 

Inceneritori, centrali termoelettriche, cementerie e distillerie sono ai sensi di legge impianti insalubri di categoria 1.
Vale a dire che la loro installazione causa un deprezzamento degli immobili e dei terreni circostanti per chilometri e chilometri: chi risulta patrimonialmente danneggiato dalla perdita di valore catastale potrà rivalersi in sede giudiziaria su chi ha l'ultima parola in materia di rilascio dell'autorizzazione sanitaria (senza la quale non è possibile procedere alla costruzione), vale a dire sul
Sindaco del Comune interessato.

I CITTADINI DEVONO ORGANIZZARSI PER FAR VALERE I PROPRI DIRITTI A TUTELA DELLA SALUTE E DEL PATRIMONIO.

 
 
 

INQUINAMENTO DEL TORRENTE CHEZZA

Post n°19 pubblicato il 02 Settembre 2009 da GESTIONESOST
 
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SUL CHEZZA "COLORATO" ORA INTERVIENE ANCHE IL GTA

In merito all'articolo apparso sul Corriere Valsesiano in data 31/07/2009, in cui l'assessore all'Ambiente di Serravalle Sesia, Roberto Mora, replica ai consiglieri di minoranza dell'Ulivo, leggiamo che riguardo le acque colorate del torrente Chezza chiede "Ma mettiamo anche fosse accaduto, perché loro... non hanno subito avvertito l'autorità competenti: Arpa, Carabinieri, e lo stesso Comune?".
A tale proposito corremmo segnalare che noi del GTA (Dott. Pietro Demarchi e Fausto Agliotti) abbiamo inoltrato denuncia al sindaco Massimo Basso, a Daniele Bovolenta, capogruppo dell'Ulivo, a Alessandro Scaravelli di Serravalle Corre Veloce, alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Vercelli e al dipartimento Arpa di Vercelli. In tale circostanza Fausto Agliotti, informato dei fatti da alcune persone presenti, si è preoccupato inoltre di segnalare l'evento al capo dei vigili (Polizia urbana).
In merito al servizio di smaltimento dell'eternit l'assessore Mora afferma che "... l'idea del servizio è partita da me". Vorremmo ricordare che il GTA ha incontrato il Sindaco Massimo Basso per informarlo dell'eternit presso il fiume, oltre a illustrare il degrado generale del lungo Sesia, il 6 marzo 2008 e di questo abbiamo inviato al vostro giornale l'articolo e le immagini fotografiche. Lieti naturalmente di aver con questa nostra iniziativa stimolato l'intervento di assessori e Amministrazione.
GTA - Gruppo di tutela ambientale

 
 
 

BIOMASSE Sì, BIOMASSE NO

Post n°18 pubblicato il 08 Marzo 2009 da GESTIONESOST
 

Ieri, 27 febbraio, l’ultimo incontro pubblico, organizzato dal Comitato civico per parlare della centrale a biomasse in progetto che una società privata intende costruire nel centro di Serravalle Sesia. Si sono susseguiti interventi riguardanti argomentazioni tecniche sulla efficienza della trasformazione di energia termica in energia elettrica, sulla mancata informazione tempestiva alla cittadinanza da parte dell’amministrazione pubblica, sul valore che si dovrebbe dare alla salute umana rispetto all’opportunità di guadagno da parte di chi troverà, in questa forma di sviluppo, uno sbocco lavorativo. Sono seguite domande da parte del pubblico rivolte agli esponenti ell’amministrazione comunale presenti per capire il loro orientamento al proposito, ed infine un intervento veloce quanto pungente da parte del Dott. Marco Baccarin limitato, per mancanza di tempo (era quasi mezzanotte), ad un elenco delle sostanze presenti nelle emissioni prodotte dalla combustione di legno vergine non trattato. Un elenco di nomi poco conosciuto alle persone comuni, ma almeno un paio di questi, le diossine e le polveri sottili, sono ben presenti nella testa della gente e forse anche per questo che alla fine dell’elenco il vicesindaco Monica Mazzolari interviene dicendo “Queste cose deve dirle!”.
Che si sia accentuata una sensibilità riguardo il rischio della salute umana in presenza di sostanze tossiche che si liberano nell’ambiente? Certo è un po’ complicato capire gli effetti dannosi indiretti prodotti ad esempio dalla presenza di animali e piante esotici, che indebolendo l’ecosistema nostrano ci limitano le risorse alimentari od altre materie prime. E’ più immediato accorgersi della fastidiosa puntura della zanzara tigre, per l’appunto specie esotica, come è immediato renderci conto del pericolo di sostanze tossiche che hanno già intaccato la salute umana in molti documentati casi. Siamo andati così a leggere la relazione del Dott. Baccarin, dove sono indicati gli effetti dannosi per ognuno dei composti elencati nella serata del venerdì ultimo scorso.
Un elenco di composti quali: anidride carbonica, monossido di carbonio, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), ossidi di azoto, anidride solforosa, fenoli, diossine, furani, polveri sottili, ecc.
L’elenco continua, ma guardiamo i danni sulla salute umana per ciascuna sostanza. Le polveri vengono classificate in base alle dimensioni, così le sigle PM10, PM2.5 e PM1 indicano rispettivamente granelli di polvere di 10, 2.5 e 1 millesimo di millimetro di diametro. Per intenderci il diametro del globulo rosso del sangue è di 8 millesimi di millimetro. Le polveri più sottili vengono difficilmente trattenute dai filtri, inoltre “... polveri secondarie si formano dopo i filtri e sono emesse senza subire abbattimenti...”, come si può leggere sulla relazione del Dott. Baccarin. La produzione di polveri secondarie avviene per reazione di composti chimici usati per ridurre le sostanze tossiche presenti nelle emissioni. I danni alla salute umana sono “... malattie croniche alle vie respiratorie, in particolare l’asma, bronchiti, enfisemi.”, come viene riportato dall'Arpa Piemonte (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale).
Ma su questi granuli di polveri sospesi nell’aria si legano, o come si dice in termini tecnici “vengono adsorbiti”, gli idrocarburi policiclici aromatici, che sono a loro volta dannosi per la salute poiché “...presentano attività cancerogena.”, come è riportato anch'esso nel sito ufficiale dell’Arpa Piemonte.
A proposito è del 28 gennaio scorso la notizia che la Commissione europea ha avviato un procedimento d’infrazione nei confronti dell’Italia, che non ha rispettato la norma di qualità dell’aria riguardo ai limiti di emissione delle polveri sottili in vigore dal 2005. Abbiamo riferito di questa infrazione avverso l’Italia nell’incontro di venerdì scorso. Ed ancora, la Commissione ha inviato all’Italia anche un’altra lettera di costituzione in mora, invitandola a cambiare la prassi attuale e ad adeguarsi alle norme comunitarie in merito all’inquinamento dei fiumi ad opera delle acque reflue urbane, poiché non ha osservato la direttiva sul loro trattamento, finalizzata a prevenire l’inquinamento ed i rischi per la salute umana. Ma di questo tipo di inquinamento abbiamo scritto nel nostro ultimo articolo sul degrado della Roggia Molinara, apparso su questo giornale.
L’elenco delle sostanze dannose alla salute prosegue nella relazione del Dott. Baccarin, e certo avrebbe dovuto avere ben altra rilevanza all’interno dell’incontro organizzato dal Comitato civico per la valutazione del progetto di centrale a biomasse.
La gente ha diritto di conoscere i rischi oltre ai benefici di un piano che porta, da una parte opportunità di lavoro e dall’altra innalza la percentuale di malattie da inquinamento ambientale.
IL GTA DI SERRAVALLE SESIA

 
 
 

FINALMENTE UNA BUONA INIZIATIVA

Post n°17 pubblicato il 23 Novembre 2008 da GESTIONESOST
 

Il GTA soddisfatto per la giornata ecologica
Corriere Valsesiano 7novembre 2008

Sabato 25 ottobre vi è stata una giornata ecologica organizzata dal Comune di Serravalle, per sensibilizzare la cittadinanza sul degrado che produce l'abbandono dei rifiuti in natura, nei pressi del corso del fiume e nell'ambiente acquatico stesso.
Ci riteniamo naturalmente soddisfatti della coordinazione delle attività di recupero dei rifiuti solidi rinvenuti nel tragitto che abbiamo compiuto assieme a due assessori, un consigliere e altre persone intervenute alla giornata per l'ambiente. Alla partenza da Piazza 1° Maggio c'era, a salutare i partecipanti, anche il Sindaco Massimo Basso, il quale aveva manifestato già nei giorni precedenti sui giornali la sua indignazione per la mancanza di rispetto e di civiltà da parte dei fautori del degrado, che ogni volta si deve constatare allorquando si percorrono sentieri nei boschi, sugli argini fluviali ed in genere negli ambienti naturali del nostro Comune. Della sua consapevolezza riguardo l'entità e la gravità di questo problema ha avuto modo di sottolinearlo anche al nostro ritorno a fine mattinata quando, incontratolo di fronte all'edificio comunale, ha convenuto che, se da un lato questa azione di volontariato non ha risolto neanche nella millesima parte la questione del degrado, l'obiettivo è di considerarla uno spunto per mantenere alta l'attenzione della popolazione.
Anche l'eternit, che insieme ai rilievi di tutte le altre tipologie di rifiuti avevamo da tempo constatato e riportato all'attenzione dell'amministrazione e dei consiglieri di minoranza, sarà asportato a breve, ci viene riferito dall'assessore Mora, ed anche di questo non possiamo che rallegrarcene.
Durante il percorso nei boschi ripariali fino al vecchio ponte della ferrovia, raccogliendo lattine, plastiche ed anche copertoni di auto ed un lavandino, abbiamo parlato con l'assessore Mora che ha spiegato il suo progetto di pista ciclabile, parte del quale snodantesi sulla riva del fiume. Un'idea auspicata da molti e da molti anni che finalmente sembra in dirittura d'arrivo. Come sarà realizzato il percorso? Con quale materiale verrà costruita la via ad uso anche delle biciclette? C'è l'idea di utilizzare materiali ecologici come l'asfalto verde, mentre a tutta prima consideriamo che possa essere interessante anche la soluzione in terra battuta. Pensiamo comunque che, a ben vedere, sia gradita un'apertura verso l'opinione dei cittadini, i quali tra l'altro saranno i principali fruitori.
L'assessore Delvecchio ha riferito della sua intenzione di riportare i pensieri degli alunni, che hanno partecipato alla giornata ecologica a loro dedicata il giorno precedente venerdì 24, sui giornali locali, al fine di promuovere lo scambio di opinioni e favorire la presa di coscienza. Ed anche riguardo tale iniziativa non possiamo che concordare, soprattutto perché i giovani sono in genere più sensibili verso la realtà che ci circonda, ma anche perché, come è noto, loro riescono più facilmente a trasferire la cultura agli adulti e renderli di questa partecipi.
GTA – gruppogta@tele2.it

 
 
 

"UN MONUMENTO DA SALVARE"

Post n°16 pubblicato il 22 Settembre 2008 da GESTIONESOST
 

Corriere Valsesiano venerdì 12 settembre 2008

Torna all'attacco il Gruppo di Tutela Ambientale

 “Confronto tra due o più persone che cercano di superarsi a vicenda” definisce il concetto di gara. Ancorché realizzate con il positivo consenso degli organi federali sportivi e degli enti pubblici locali, le manifestazioni cui si riferisce il direttivo m.c. Neotec, non sono che uno degli eventi competitivi ricorrenti, nella maggioranza dei casi il fine settimana, lungo i sentieri dei boschi ripariali, ormai definibili lembi, come giustamente riporta nel memorando accenno. Le manifestazioni ufficiali annuali certo non aiutano ad eliminare l'abuso, visto che dal maggio scorso il percorso utilizzato non è stato ripristinato ed agevola l'utilizzazione impropria.
Il pensiero dei finanziamenti regionali, riguardanti l'associazione Neotec, per inciso oggetto di argomentazione dell'Ass. all'ambiente Roberto Mora, che di tale gruppo è, se non erriamo, socio; il pensiero dei finanziamenti regionali, dicevamo, ci porta a considerare l'economia basata sulle zone umide, che nel mondo ne costituisce quasi la metà di quella totale, mentre in certi angoli di questo stesso mondo gli ambienti umidi vengono degradati a piste abusive di motocross.
Quantunque “sparuto”, non essendo una limitazione intellettiva, non muta il valore delle argomentazioni addotte dal GTA, con buona pace del direttivo m.c. Neotec.
E mentre piccoli gruppetti di motocrossisti s'inseguono vicendevolmente per alcuni chilometri, il danno ai suddetti boschi, per altro protetti così come le aree umide dalla legge regionale 32/82, viene perpetrato in quello che potrebbe diventare il parco dell'intero fiume Sesia. Di questa opportunità di parco, fortemente voluto da Italia Nostra, si è parlato all'incontro del 25 luglio ad Albano voluto dall'Ass. regionale all'Ambiente De Ruggiero, presso la sede dell'Ente Parco Lame del Sesia, al quale abbiamo partecipato. In quell'occasione l'ex Sindaco di Gattinara, Mario Mantovani, ora assessore, delegato da sette amministrazioni (Quarona, Borgosesia, Serravalle Sesia, Gattinara, Lenta, Ghislarengo ed Arborio) contrarie all'istituzione di un tale organismo, lancia comunque una proposta d'accordo nel caso in cui il Parco risolvesse il degrado dei cormorani e la carenza d'acqua a seguito delle captazioni “selvagge”. Nel sottolineare la confusione fatta tra causa ed effetto, essendo la presenza dei cormorani la conseguenza degli impatti contro l'ecosistema e non la ragione di questi, così come l'aumento numerico di qualsiasi predatore oltre un certo rapporto intercorrente con le specie predate, rammentiamo che uno dei fini del parco naturale è, per definizione, quello di ricondurre l'equilibrio ambientale a valori giustappunto naturali. Conseguentemente la ricostituzione di una portata idrica compatibile con la vita floro-faunistica, ricomprendentesi negli obiettivi d'intesa prima considerati, contempla anche la seconda esigenza dell'assessore gattinarese e dei suoi deleganti.
Perplessi nell'apprendere a viva voce, poiché presenzianti al Consiglio comunale del 5 agosto scorso, della mancata conoscenza della proposta di Mantovani, non possiamo fare a meno di pensare al sito abusivo del tossico eternit, testimone annoso di fallaci scelte gestionali, che sigilla imperituro l'incapacità di comprensione, non volendo noi accettare l'alternativa idea di una puerile ripicca.
Il Sindaco Massimo Basso asserisce inoltre che è campata in aria l'idea del Parco fluviale per l'eccesso di vincoli ed il conseguente blocco delle attività industriali; ma l'incontro di Albano prima ricordato afferma la validità del progetto annunciato ufficialmente al convegno di Italia Nostra a Varallo il 1° dicembre 2006 e completamente appoggiato dall'Ass. De Ruggiero.
GTA Serravalle Sesia – Italia Nostra.

 
 
 

GTA: "LUNGO IL SESIA ANCORA DEGRADO"

Post n°15 pubblicato il 20 Agosto 2008 da GESTIONESOST
 

 

(Dal Corriere Valsesiano di venerdì 18 luglio)
Alla fine di giugno abbiamo fatto una passeggiata lungo il sentiero che da via Ripalta scende nei boschi limitrofi al fiume Sesia. Abbiamo percorso a piedi quelli che una volta erano sentieri agibili e piacevoli, inoltrantisi all'interno di un bosco ripariale e lungo le sponde fluviali. Ora non si vede altro che piste irregolari per moto-cross più larghe dei sentieri precedenti, i quali sono stati distrutti per lo svolgimento delle gare di questa disciplina. Ci troviamo al di fuori della pista dedicata alle moto, sita questa molto più a valle, sotto il ponte per Grignasco. Le gare di questi mezzi a motore vengono dunque svolte lungo percorsi che devono invece essere disponibili, a buon diritto, per chiunque voglia dedicarsi al cosiddetto “tempo libero”, od altra pratica sportiva. Non è più possibile fare una passeggiata in questi luoghi perché è ormai pericoloso, soprattutto per anziani e bambini, attraversare tratti di forte pendenza e grandi buche che si trasformano in pantani ed acquitrini durante le piogge, rimanendo tali a lungo.
Esistono ancora due cartelli indicanti il divieto per i motocrossisti di percorrere vie al di fuori della pista dedicata, ma come al solito rimangono divieti disattesi. E dire che da vent'anni viene presentata, come obiettivo di ogni legislatura, la realizzazione di un “percorso vita” compreso tra il vecchio mulino di Vintebbio e Bornate.
Nel corso della nostra passeggiata siamo arrivati al sito dove, lo scorso febbraio, avevamo rilevato la presenza di eternit in corso di sbriciolamento causato da fattori ambientali, ed è ancora là. Occorre sottolineare un aspetto importante al riguardo che spiega la pericolosità di questo composto, se l'ASL 17 del cuneese scrive che “... Le aree in cui avvengono operazioni di rimozione di prodotti in cemento-amianto che possono dar luogo a dispersione di fibre devono essere temporaneamente interdette a persone esterne ai lavori nonché delimitate e segnalate.” c'è da credere alla pericolosità di questo minerale. E' ormai dimostrato che anche bassissime esposizioni a polveri di amianto, il quale, come informa l'ASL, nel composto eternit sono tenute assieme fin quando a seguito di abrasioni, urti o sbriciolamento conseguenti a vari fattori non venga meno la funzione del legante, possono indurre un ben preciso tumore polmonare: il mesotelioma pleurico. Le polveri d'amianto, liberatesi dall'azione delle intemperie e disperse dal vento, è facile immaginare come riescano a contaminare una vasta area e la parte di fibre che cade in acqua viene portata a valle per chilometri. A proposito della diffusione di particelle volatili è bene ricordare che le sostanze inquinanti si possono legare a molecole normalmente percorrenti cicli di grandi dimensioni. Ricordiamo il ciclo dell'acqua, che evapora e percorre grandi distanze prima di tornare a terra sotto forma di pioggia. Ma i cicli che passano dal suolo all'aria interessano anche le polveri. Questi sono i cicli sedimentari, i quali attraverso la semplice azione del vento, oltre che vulcanica, disperdono per chilometri, sia polveri, sia sostanze pericolose come lo stronzio, prodotto di scarto delle centrali elettronucleari, che, simile chimicamente al calcio, si accumula nel tessuto osseo con effetti cancerogeni. Così anche le polveri d'amianto seguono i cicli sedimentari ed il pericolo di inalarle non si limita a pochi metri attorno al sito di discarica abusiva di eternit.
La nostra passeggiata è continuata fino alla pista di moto-cross, attraverso sentieri ora mutati in squallidi circuiti per moto. Anche la risorgiva limitrofa, con acqua sorgente a 12 – 14 gradi Celsius anche d'inverno e di grande importanza per l'intera zona umida, non è stata risparmiata dal passaggio dei mezzi motorizzati.
Cosa ci sta a fare una pista da moto-cross, realizzata anche con finanziamenti pubblici regionali, se le gare vengono svolte attraverso gli ultimi lembi di bosco ripariale?
L'accesso al fiume è pubblico e devono poterne usufruire tutti, anche chi vuole semplicemente passeggiare con i nipotini senza troppi pericoli.

GTA gruppogta@tele2.it – Fausto Agliotti, Oreste Baccarin, Pietro Demarchi.

 
 
 

Consulta ambientale disattesa

Post n°14 pubblicato il 22 Maggio 2008 da GESTIONESOST
 

 

Dopo la conferenza del 17 aprile u.s., organizzata dal GTA, per invitare appunto ad un confronto gli esponenti dell'amministrazione comunale e quelli della minoranza, in un dialogo aperto al pubblico, è stato chiesto un incontro con il Sindaco Massimo Basso al fine di comunicare un'importante conclusione raggiunta in quella serata.

Fausto Agliotti, in veste di esponente del gruppo di volontariato del GTA, ha presentato la proposta, emersa dunque nel dibattito suddetto, di una consulta, riguardante naturalmente le tematiche ambientali, con l'obiettivo di una collaborazione fattiva sui problemi che sviliscono la nostra bella natura e conseguentemente la nostra salute, oltreché la nostra immagine del bello.

Il Sindaco risponde negativamente al proposito avanzato. Proposito che voleva considerare la possibilità di un dialogo aperto alla popolazione e volto al raggiungimento di soluzioni prese di concerto tra amministratori e cittadinanza. Questo esito lascia una grande delusione perché sarebbe stata, in caso contrario, un'occasione per dialogare con la gente dei disagi, quando non addirittura dei pericoli, derivati: da rifiuti tossici; da alterazione dei sentieri dati dalla presenza di insidiosi trampolini posticci per le moto, lungo percorsi utilizzati anche da anziani e bambini; da rumori molesti e, non ultimo, dai resti di costruzioni storiche lasciati al degrado del tempo.

L'offerta propositiva da parte del cittadino non ha qui trovato consonanza tra i vertici della gestione locale e lascia al futuro l'ardua sentenza sui motivi del rifiuto dei rifiuti. Eternit ed anti-corrosivi, ancora dispersi nei pressi del fiume Sesia, aumentano il danno e mortificano le coscienze nonché quel sistema naturale, che fino a prova contraria, alimenta i nostri bisogni vitali di esseri viventi.


Li 19/05/08.

Per il GTA

Fausto Agliotti

 
 
 

Corriere Valsesiano - venerdì 9 maggio - esce l'articolo del gruppo GTA che abbiamo costituito lo scorso ottobre.

Post n°13 pubblicato il 09 Maggio 2008 da GESTIONESOST
 

Sviluppo e qualità della vita
Secondo il Gruppo di Tutela Ambiente (questo sottotitolo è stato aggiunto dalla giornalista)

Secondo i dati del piano regolatore generale del Comune di Serravalle Sesia, come può verificare ogni cittadino che chieda di consultarlo presso l'ufficio tecnico, circa il 21% dell'area è adibita a sistema urbano-industriale e territorio agricolo, mentre il restante 79% ha altre destinazioni.

Sembrerebbe che la maggior parte del territorio, qualora fosse interamente allo stato naturale, sia sufficiente ad assimilare il disordine creato dall'attività umana. Prima di arrivare a tali conclusioni conviene ricordare alcuni concetti:

1. Poiché il livello energetico dei sistemi urbano-industriali è circa 100 volte più alto di quello di qualsiasi ecosistema naturale, ci vuole un sistema naturale molto vasto per smaltire il disordine in uscita da una piccola area urbanizzata e la capacità di dissipazione è necessaria per lo sviluppo ed il mantenimento di una struttura altamente organizzata.

2. La capacità di auto-mantenimento della vita dell'ambiente naturale può variare di parecchi ordini di grandezza. Quindi un ettaro di deserto non può essere produttivo quanto un ettaro di fertile palude.

3. Importiamo energia, sotto forma di alimenti ed altri prodotti, da territori extra-comunali e produciamo sempre più rifiuti velenosi. I mezzi di trasporto che attraversano il territorio comunale rilasciano gas di scarico e relativo particolato che vengono assimilati dagli ecosistemi locali aumentando il disordine energetico da dissipare.

L'ambiente naturale è inoltre un sistema di mitigazione climatica ed è ormai noto come anche alle nostre latitudini la siccità stia diventando un influente, quanto pericoloso, fattore con cui confrontarci.

Alcune domande sorgono spontanee:

1. Quante case occorrerà costruire per avere un futuro migliore?

2. Perché si deve aumentare la densità della popolazione per vivere meglio?

Con il crescere della città i salari tendono ad aumentare, ma la qualità dell'aria tende a diminuire. Ci sono altre diminuzioni di profitto proporzionali all'incremento delle dimensioni di una città elencate da Sale Kirkpatrick in (“The polis perplexity: An inquiry into the size of cities”. Working Paper. 1978):

1. Più alti costi dei mezzi di trasporto.

2. Massiccia disoccupazione durante i periodi di recessione economica.

3. Alti tassi di malattie nell'ambiente di lavoro (effetti cronici degli inquinamenti).

4. Più elevati costi dei servizi che aumentano molto più rapidamente dell'aumento della popolazione.

5. Elevati costi dei riscaldamenti e della refrigerazione (effetti della “isola calda” che si ha negli edifici).

6. Flessione della qualità scolastica.

7. Incremento della criminalità.

L'uso sostenibile delle risorse è di interesse pubblico, ma lo sviluppo dell'impresa oltre certi limiti non pare dettato solo da un profitto collettivo.

GTA

Li, Serravalle Sesia, venerdì 2 maggio 2008.

 
 
 

Questo è l'articolo apparso sul Corriere Valsesiano del 2 maggio 2008.

Post n°12 pubblicato il 08 Maggio 2008 da GESTIONESOST
 

 Basso: “Industrie + case = futuro migliore”Il Sindaco sottolinea i positivi risultati di un'attenta pianificazione urbanistica.


Il Comune di Serravalle è dotato di un piano Regolatore comunale approvato nell'ottobre 1999. Da tale data si sono susseguiti cambiamenti di ordine sociale, economico-culturale e normativo che hanno necessitato “risposte” e decisioni “adeguate” da parte dell'Amministrazione, anche tramite l'adozione di azioni e strumenti utili e finalizzati allo sviluppo del territorio, valorizzandone peculiarità e potenzialità.

Soprattutto in questi ultimi anni” spiega il Sindaco Massimo Basso “il Comune si è decisamente trasformato negli aspetti correlati allo sviluppo urbano ponendosi come un paese sede di un rilancio residenziale e occupazionale tra i più rilevanti nella Provincia di Vercelli; soltanto la considerazione che, nel giro di poco, sono stati edificati circa 120.000 metri cubi di edifici residenziali con relativo aumento dei nuclei familiari, fornisce un indicatore utile per comprendere il lavoro e la pianificazione che sono stati posti in atto”.

Ed esiste una correlazione tra questo sviluppo urbanistico-residenziale e l'aumento delle possibilità d'impiego presso aziende e ditte locali, alcune operative sul mercato internazionale e insediatesi nel corso degli ultimi anni, talvolta provenendo da realtà vicine probabilmente prive di prospettive pianificatorie a breve termine”.

Prosegue il primo cittadino: “Tale correlazione è il frutto e conseguenza di rapporti tra interessi pubblici e privati curati con la dovuta sensibilità e concretezza. Insomma: si può presupporre realisticamente che in alcune situazioni chi viene a lavorare a Serravalle vi rimane e/o desidera venire ad abitarci, e riteniamo verosimile affermare come anche per i già residenti l'offerta-lavoro sia stata determinante nel fornire ulteriore impulso allo sviluppo residenziale. In paese quindi ci sono state e ci saranno sicuramente anche in futuro interessanti offerte di aree e immobili, proposte da soggetti privati e saranno sempre sostenute seriamente dall'Amministrazione, sensibile alla cultura d'impresa”.

Proprio il crescente interesse da parte di operatori del settore edile, unitamente alla trasformazione in zone residenziali di alcune aree urbane successivamente edificate con interventi ad opera di privati, in questi anni ha portato e porta tuttora a un notevole movimento di cantieri sul territorio comunale. Molte di queste superfici di nuova potenzialità edificatoria sono ancora in fase di trasformazione e pertanto prive delle necessarie opere di urbanizzazione di pubblico interesse nonché delle necessarie finiture estetiche, che introdurranno nel tempo elementi funzionali di positivo impatto.

Alcuni di questi nuovi insediamenti sono: - L'intervento articolato lungo la Via del Sole, verso frazione Piane; prevede la realizzazione di un notevole numero di nuove unita abitative, alcune ancora in fase di costruzione altre già abitate; sono inoltre disponibili ancora delle superfici e questo ovviamente determina una non definitiva sistemazione dell'intera zona; si provvederà in un secondo momento a dotarla delle necessarie opere d'urbanizzazione secondaria come spazi a verde e illuminazione pubblica adeguata. - Gli interventi in frazione Bornate alcuni già conclusi, altri ancora in corso d'opera, hanno consentito l'edificazione di diverse villette oltre che il rifacimento di molte case già esistenti, con realizzazione di posti-auto e spazi a verde. - In frazione Vintebbio è iniziato il recupero di un'intera area situata lungo la strada provinciale; verranno costruite diverse unità abitative all'interno di una superficie di notevoli dimensioni, che versava in condizione precarie e comunque non aveva mai costituito opportunità abitative; in questo caso si punta a recuperare spazi urbani permettendo futuri insediamenti in un contesto estetico che non potrà che migliorare anche tutte le zone limitrofe. - La zona di S. Euseo, già sede di un nutrito numero di case: qui, negli scorsi anni,è stato sistemato il viale e sono state rifatte completamente le infrastrutture come acquedotti-fognature-viabilità e illuminazione pubblica.

Comunque” prosegue Basso “non sono soltanto queste ma molte altre le costruzioni edili che sono state concluse, che verranno iniziate o che sono in fase di progetto nel nostro territorio. E anche se può apparire logico ci teniamo ad affermare come la loro realizzazione abbia sempre rispettato i dettami normativi e le leggi urbanistiche, un governo del territorio che abbiamo posto in atto, senza favoritismi e tutelando i diritti di ogni cittadino. Questa è la realtà, visibile e riconosciuta anche ben al di fuori dei confini comunali: un risultato amministrativo rilevante a vantaggio di tutta la nostra comunità, perseguito nella trasparenza assoluta e con la massima serietà, adottando tempistiche idonee e prendendo anche decisioni molto importanti in tempi brevi”.

A questo proposito” aggiunge il primo cittadino “ non possiamo non ricordare come già oggi e maggiormente domani, uno dei presupposti di primaria importanza per un ulteriore rilancio di Serravalle sia costituito dallo sviluppo che si articolerà nell'area ex Cartiera in ogni suo aspetto e vocazione, dal produttivo al commerciale, dal residenziale alle aree di uso pubblico (parcheggi e altre zone d'interesse comunale)”.

L'Amministrazione comunale ha inoltre introdotto delle forme agevolative sull'ICI e dei contributi economici per coloro che attivano determinati recuperi residenziali, o altri interventi edili, e ha al vaglio altri incentivi e soluzioni d'opportunità che ci auguriamo possano riqualificare le aree urbane, specialmente nei centri storici. Tra l'altro è in fase di primo studio un Piano tecnico-operativo che prevederà una serie di fasi progettuali per il rilancio urbano delle zone di antica fondazione. Questo per contrastare il degrado o la lenta anonima trasformazione, considerandone gli aspetti estetici. il mantenimento, il recupero, lo sviluppo e la valorizzazione e creando nel tempo un contesto più «vivibile» e «difendibile»”.

Nonostante ciò” conclude il Sindaco “restano ancora persone (poche, per fortuna...) che si ostinano a non riconoscere meriti né risultati. Del resto le critiche strumentali servono anche per capire i soggetti che le espongono, e il confronto con esse rischia di essere soltanto una perdita di tempo. Il fatto che ci siano opportunità di lavoro costituisce un elemento fondamentale per la vita di tutti i giorni, per i nostri figli, per poter guardare a breve e medio termine con qualche sicurezza in più”.

 
 
 

CONFERENZA SU

Post n°11 pubblicato il 10 Aprile 2008 da GESTIONESOST
 

“DEGRADO AMBIENTALE

DEL FIUME SESIA ED AREE LIMITROFE"

Il gruppo di volontariato GTA è convinto che il danno all'ambiente ed alla natura possa e debba essere curato con l'interesse di tutte le linee di pensiero, poiché i benefici per la nostra vita, sia emozionale, sia economica, sono indispensabili a prescindere dall'impostazione mentale e dall'idea soggettiva del rispetto al prossimo ed agli esseri viventi in generale.

GTA (Gruppo Tutela Ambiente)

Sala Riunioni di Serravalle Sesia, presso il
Centro Incontro Anziani Serravallesi,
in Via Bellaria (traversa di Via Carlotto Cena) n. 2,
dietro l’edificio del Comune,
giovedì 17 aprile p.v., alle ore 21.

E-mail: gruppogta@tele2.it
http://pietrodemarchi.blog.dada.net/
http://blog.libero.it/pietrodemarchi/

 
 
 

 

Post n°10 pubblicato il 03 Aprile 2008 da GESTIONESOST
 

 

Il Gta replica all'assessore all'ambiente
e segnala eternit anche a Bornate

Serravalle
I volontari di Serravalle che fanno parte del Gruppo tutela ambiente rispondono all'assessore competente, Roberto Mora, in merito alla loro attività di monitoraggio e denuncia di discariche abusive sul territorio. La lettera è firmata da Pietro Demarchi, Fausto Agliotti, Oreste Baccarin.

«L'assessore Mora considera i componenti del Gta “fantomatici”. Dobbiamo presupporre che in lui, nel rivolgersi a tali fantasmi, vi sia qualche velleità medianica?
A proposito di scandagli e monitoraggi, abbiamo rilevato un altro sito di eternit nella frazione di Bornate, ma dato che a queste attività sono già dediti “loro” non indicheremo qui il sito, sicuramente già presente nell'elenco dell'assessore, certi inoltre che l'eternit, segnalato tramite esposto il 6 marzo scorso, sarà senz'altro una “loro” svista.
A proposito di oneri, dovremmo proporci spontaneamente per finanziare l'attività di bonifica dei siti abusivi e magari anche di una maggiore vigilanza da parte della guardia ecologica, che non sembra accorgersi dei rifiuti da noi documentati con fotografie? Dobbiamo ribadire che consigli e suggerimenti ne abbiamo presentati all'incontro con il sindaco il mese scorso, ma sorge spontanea la domanda: come può non avere soluzioni l'amministrazione che da anni scandaglia e monitora boschi, sponde del fiume, eccetera?.
Riguardo agli onori, la risposta dell'assessore Mora sembra non porgercene nessuno, ma saremo lieti di farne menzione a mezzo stampa non appena ne riceveremo, magari provenienti da altre parti.
A proposito delle difficoltà riscontrate nel rimuovere “scarichi abusivi”, “specialmente se interessano terreni privati e demaniali” non riusciamo a pensare a terreni che non siano classificati tra le suddette tipologie.
Infine, un dubbio ci assale: con il consiglio a noi del Gta di non preoccuparci, l'assessore Mora vuole impedirci di indignarci di fronte a discariche di rifiuti tossici abbandonati da anni, minaccianti sia la salute dell'ambiente sia quella dei cittadini del Comune?».
Notizia Oggi
Giovedì 03 aprile 2008

 
 
 

 

Post n°9 pubblicato il 03 Aprile 2008 da GESTIONESOST
 

 

Rifiuti e puzze, l'assessore all'ambiente Mora replica
«Le denunce screditano l'impegno costante del Comune»

Serravalle
Sulla questione delle discariche abusive e dello scarico fognario a cielo aperto, su cui sono giunte segnalazioni di cittadini e consiglieri di minoranza, risponde l'assessore all'ambiente, Roberto Mora.

«Prima di tutto è opportuno precisare che a fronte di una serie di interventi durati anni e costati grandi somme, nonché a seguito di un rilevante e costante impegno sia tecnico che amministrativo, riteniamo di poter dire che esistono poche altre realtà limitrofe con una rete di fognature e acquedotto così estesa e capillare come quella di Serravalle. Non vogliamo con questo rappresentare una situazione igienico-sanitaria priva di problemi e tantomeno screditare altri comuni, ma quanto detto corrisponde al vero e per noi è motivo di estrema soddisfazione.
Riferendomi all'articolo apparso su Notizia Oggi di lunedì, 27 marzo, voglio ricordare al consigliere Baccarin, nella speranza che già lo sappia, come la competenza e la gestione del sistema idrico integrato, e quindi anche della rete fognaria, sia oggi prerogativa del Cordar spa; questo non vuole essere motivo per eludere i problemi e non assumersi responsabilità magari “indirette”. Il Cordar era già stato informato del problema e probabilmente, quando apparirà questo articolo, si sarà già posto rimedio. Purtroppo non è semplice monitorare un territorio vasto e riuscire a intervenire tempestivamente; esistono ancora casi di scarichi da sanare e correggere tecnicamente; ma senza dubbio delle foto mandate a un giornale hanno un effetto dirompente e i titoli forse troppo incisivi possono screditare chi, quotidianamente, opera con utilità senza voler apparire pubblicamente, nella certezza che la gente renda merito al buon operato conscia del fatto che si cerca di fare tutto il possibile.
Forse ogni volta che raccoglierò una carta che qualche maleducato avrà gettato a terra, oppure ogni volta che andrò con l'operatore ecologico a caricare i rifiuti abbandonati, mi farò immortalare dalla stampa, così che anche i consiglieri di minoranza, e magari solo alcuni di loro, avranno la garanzia di un impegno reale e serio, come mettono in dubbio questi signori che improvvisamente sembrano animati da spirito ecologista e travisano la realtà pretendendo interventi assurdi e non di nostra competenza.
Non si preoccupino neppure i fantomatici componenti del Gta di “scandagliare” e monitorare boschi, sponde del fiume, eccetera: lo facciamo noi da anni. Piuttosto se hanno proposte concrete, si presentino in Comune e le espongano accollandosi non gli onori ma anche gli oneri; ogni buon consiglio e suggerimento è ben accetto e preso in considerazione, mentre azioni politiche atte a screditare l'amministrazione comunale e disinformare, attribuendoci incarichi di bonifica planetaria e controlli estesi alle 24 ore, saranno sempre messe al bando e non condivise.
Riferendosi al problema dell'abbandono dei rifiuti il sindaco ha già descritto ciò che finora è stato fatto e quello che si cercherà di fare; dall'articolo si evince anche come non sia facile evitare scarichi abusivi e neppure rimuoverli, specialmente se interessano depositi su terreni privati e demaniali come i bordi fiume. Questi luoghi li abbiamo censiti più di Scavarelli dai cui comportamenti “giullareschi” e toni da cortigiano irriverente già abbiamo preso le dovute distanze.
In conclusione, oggi operatore ecologico, operai del Comune e il sottoscritto cominceremo a bonificare piccole discariche abusive dai rifiuti urbani. Tranquillo, Baccarin: i rifiuti tossici verranno raccolti da una ditta autorizzata e non dai bambini durante le giornate ecologiche. Invito, infine, la minoranza a partecipare almeno una volta alla giornata ecologica delle prossime settimane nell'augurio che il vociare di bambini e adulti non disturbi il merlo, il chiurlo, l'airone cenerino, il martin pescatore, e neppure la Passera scopaiola».
Notizia Oggi
Lunedì 31 marzo 2008

 
 
 

Incontro del G.T.A. (Gruppo Tutela Ambiente) con il Sindaco Massimo Basso.

Post n°8 pubblicato il 10 Marzo 2008 da GESTIONESOST
 
Foto di GESTIONESOST

Giovedì 6 marzo tre rappresentanti del G.T.A. di Serravalle Sesia (Fausto Agliotti, Oreste Baccarin e Pietro Demarchi) hanno incontrato il Sindaco Massimo Basso, per presentare una documentazione riguardante il degrado ambientale riscontrato nelle aree limitrofe al corso del fiume Sesia. L’incontro è iniziato con la presentazione degli obiettivi del gruppo, che si ripropone di rilevare lo stato della qualità ambientale e sottoporre i dati all’attenzione dell’amministrazione dalla quale si richiede una risposta in merito.

L’incontro è proseguito con la consegna di un esposto riguardante il ritrovamento di eternit in area ripariale del fiume Sesia. Il materiale, denominato anche “cemento amianto”, è un rifiuto pericoloso tossico ai sensi del DL 22/97 che ne vieta l’uso e ne regolamenta lo smaltimento.

Nel corso della riunione è stata presentata anche la descrizione, supportata da documentazioni fotografiche illustrante l’attuale degrado delle aree limitrofe al fiume, riguardante altri materiali presenti in siti abusivi. Non si ricorda mai abbastanza che abbandonare rifiuti oltre a mettere in pericolo la salute di tutti è una mancanza di rispetto per il prossimo, sia esso proprietario dei terreni ospitanti il materiale abbandonato, sia l’utente, persona fisica, danneggiato anche indirettamente dalla pericolosità del rifiuto.

Un altro tema sottoposto alla conoscenza dell’amministrazione riguarda l’erosione delle sponde ad opera delle acque di piena e la costruzione di una diga per la captazione delle acque in Comune di Grignasco, incidente quest’ultima sulle condizioni di qualità della natura e sostenibilità della vita anche per i cittadini del Comune di Serravalle Sesia.

Due risorgive ed il bosco umido limitrofo, sono inoltre meritevoli di recupero e valorizzazione. Queste sono a contatto con la pista di moto-cross ed all’impatto creato dai fruitori, anche estranei al Comune, che non si limitano all’utilizzo dell’area dedicata ma percorrono l’intera area golenale fino alla Frazione di Bornate.

Siamo alle porte di Vintebbio dove una volta la pescosità del fiume alimentava anche una nota attività di ristorazione. Ora le acque e la natura di questo sito, oltre ad essere disturbata ed inquinata dal traffico del ponte è minacciata vieppiù da un’attività sportiva svolta in modo insostenibile, esternamente allo spazio dedicato, e situata in uno degli ambienti naturali più sensibili.

Un successivo tema presentato all’attenzione del Sindaco è stato quello relativo alla presenza di strutture storiche da recuperare perché appartenenti al vissuto della nostra gente e che riguardano: un piccolo ponte in pietra a monte del campo sportivo, il vecchio ponte della ferrovia ora a rischio di sgretolamento ed il vecchio Mulino vicino a Vintebbio, attualmente di proprietà privata ma che potrebbe essere acquistato, ripristinato e rimesso a disposizione degli abitanti del Comune.

Il Sindaco Massimo Basso si considera sensibile allo stato della qualità della natura e per tale motivo il G.T.A. attende una collaborazione fattiva con la presente Amministrazione.

La documentazione fotografica è a disposizione di chi desideri richiederla contattando il gruppo G.T.A. tramite e-mail: gruppogta@tele2.it oppure contattando i rappresentanti:

Pietro Demarchi, tel. 320-8941491

Fausto Agliotti, tel. 348-8002121

Li, 8 marzo 2008.

G.T.A.

gruppogta@tele2.it

 
 
 

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