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IN MEMORIA DI UN EROE

Post n°122 pubblicato il 22 Settembre 2008 da dottorpietro
 
Tag: memoria

NAPOLI 15 OTTOBRE 1920
TORRE DI PALIDORO 23 SETTEMBRE 1943

Salvo D'Acquisto frequentò la scuola dell'infanzia presso le salesiane Figlie di Maria Ausiliatrice di via Alvino nel quartiere Vomero a Napoli.

Arruolatosi giovanissimo nei Carabinieri come volontario, nel 1939, partì nuovamente volontario l'anno successivo per la Libia, a pochi mesi dall'inizio della seconda guerra mondiale; dopo essere rimasto ferito ad una gamba, restò con il suo reparto in zona d'operazioni sinché non contrasse una febbre malarica e rientrò poi in Italia nel 1942 per frequentare la scuola sottufficiali. Uscitone col grado di vice brigadiere, fu destinato alla stazione di Torrimpietra, un piccolo centro rurale sulla via Aurelia, a qualche decina di chilometri da Roma.

Dopo l'8 settembre 1943, un reparto di truppe tedesche delle SS si era accasermato presso alcune vecchie postazioni precedentemente in uso alla Guardia di Finanza, nelle vicinanze della località Torre di Palidoro, che rientrava nella giurisdizione territoriale della stazione di Torrimpietra. Qui il 22 settembre alcuni soldati tedeschi che ispezionavano casse di munizioni abbandonate furono investiti dall'esplosione di una bomba a mano, probabilmente per imperizia nel maneggio degli ordigni. Uno dei soldati morì ed altri rimasero feriti.

Il comandante del reparto tedesco attribuì la responsabilità dell'accaduto ad anonimi attentatori locali e richiese la collaborazione della stazione dei Carabinieri, temporaneamente comandata da D'Acquisto per l'assenza del maresciallo comandante. La mattina seguente D'Acquisto, assunte alcune informazioni, vanamente provò a ribattere che l'accaduto era da considerarsi un caso fortuito, un incidente privo di autori, ma i tedeschi insistettero sulla loro versione e richiesero la rappresaglia, ai sensi di un'ordinanza emanata dal maresciallo Kesselring pochi giorni prima.

Il sacrificio

13 dei 22 superstiti, pochi giorni dopo il sacrificio di Salvo D'Acquisto, qui ripresi dinanzi al Castello di Torrimpietra 
13 dei 22 superstiti, pochi giorni dopo il sacrificio di Salvo D'Acquisto, qui ripresi dinanzi al Castello di Torrimpietra

Il 23 settembre furono dunque eseguiti dei rastrellamenti e catturate 22 persone scelte a caso fra i contadini della zona. Lo stesso D'Acquisto fu forzosamente prelevato dalla stazione, da parte di una squadra armata di tedeschi, e fu condotto alla Torre di Palidoro, dove erano stati radunati gli ostaggi. Fu tenuto un sommario "interrogatorio", nel corso del quale tutti gli ostaggi si dichiararono ovviamente innocenti.

Nuovamente richiesto di indicare i nomi dei responsabili, D'Acquisto ribadì che non ve ne potevano essere perché l'esplosione era stata accidentale, gli ostaggi e gli altri abitanti della zona erano dunque tutti quanti innocenti; il sottufficiale fu fatto segno di ingiurie e di dileggio da parte dei tedeschi, che giunsero ad insultarlo e malmenarlo, strappandogli anche lembi dell'uniforme. Subito dopo, gli ostaggi furono muniti di vanghe e costretti a scavare una grande fossa comune per la ormai prossima loro fucilazione.

Le operazioni di scavo si protrassero per alcune ore; quando furono concluse fu chiaro che i tedeschi avrebbero davvero messo in atto la loro terribile minaccia.

D'Acquisto si autoaccusò allora del presunto attentato, dichiarò che sua era la sola responsabilità dell'accaduto e che gli ostaggi erano innocenti, e ne chiese l'immediata liberazione. I 22 prigionieri immediatamente si diedero alla fuga, lasciando il sottufficiale, già dentro la fossa, dinanzi al plotone d'esecuzione.

Salvo D'Acquisto fu fucilato, all'età di 22 anni. Le sue spoglie sono conservate nella prima cappella sulla sinistra, adiacente all'ingresso, della chiesa di Santa Chiara di Napoli.

Nel 1983 fu aperta presso l'Ordinariato militare una causa di canonizzazione del sottufficiale. Il sacrificio di Salvo D'Acquisto è forse il più rappresentativo dell'intero preclaro medagliere dell'Arma dei Carabinieri, per il gesto eroico che non fu atto di impulso, ma dettato dalla lucidità di proteggere la vita della popolazione civile qualunque ne fosse stato il prezzo.

http://www.salvodacquisto.com/iwskin/nibbles_01/page/zoom.jsp?resourceId=res214095&&width=884&height=528

Commenti al Post:
lillysorriso
lillysorriso il 05/10/08 alle 23:30 via WEB
il mio papà l avrebbe alzato agli onori dell altare perchè santo, grazie liliana
 
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