Pensi
sempre che quando sarai fuori non te ne
fregherà assolutamente più nulla.
poi, dopo
molto tempo ci passi davanti e scopri che un po' ti manca.
forse
non vogliamo ammetterlo alle volte, forse non ci va di scavare nel passato, di
perderci nel tunnerl dei ricordi e di diventare malinconici, però
credo che passando di fronte a quella che è stata la propria scuola per cinque
anni, anni in cui si è cambiati così tanto, si è diventati praticamente altre
persone,
sia impossibile non sentire
niente,
non pensare a
niente.
fiumi
di ragazzi, il cancello, il
cortile, il corridoio la tua classe, di cui conosci a memoria ogni singola crepa
nel muro per tutte le volte che l' hai fissato aspettando che arrivassero le 14.
la campanella, l'intervallo, di nuovo il cortile, gli amici della tua classe e
quelli di altre. l'interrogazione, il compito scritto, la fotocopiatrice
puntualmente inceppata e o senza carta.
ma tu
questa volta rimani fuori.
gli
altri entrano e tu invece hai finito ... li guardi per un attimo mentre nella
testa iniziano a girovagare un sacco di ricordi.
" perchè è vero che i voti contano
e che conta per voi sopratutto il voto di uscita dell'esame ... ma forse ora non
lo capirete, lo capirete bene dopo gli la maturità, o forse ancora più in là,
che i voti contano solo qui dentro. quando sarete fuori da questa scuola, non
vi ricorderete dei voti di questi cinque anni, dell'ultima valutazione. vi
ricorderete delle persone che avete incontrato. delle gioie e dei dolori. e
quando sarete ancora più grandi, vi ricoderete solo dei bei momenti passati qui.
vi ricorderete delle cose
che contano
"