Creato da ciaomatteo0 il 16/10/2008
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INDICE

  1 presentazione
  2 cucina
  3 metodi di cottura
  4 additivi
  5 trattamento
  6 pasta e riso
  7 pasta fresca
  8 pastella all'uovo
  9 preparare per friggere
 10 incominciamo a preparare il pane
 11 consigli utili
 12 consigli per gli acquisti
 13 trucchi di casa
 14 glossario
 16 alla ricerca dalla qualità
 17 un rito collettivo

                  ANTIPASTI

 20 calzone stuzzicante
 21 cassetta rustica
 22 crostini
 23 crostoni allegria
 24 piadina alla rucola
 25 ricotta al forno
 26 stuzzichini
 27 canapè al papavero con pesce marinato
 28 pittule (pasta lievitata fritta)
 29 tartine campagnole
 30 carpaccio di tacchino
 31 patè di prosciutto
 32 sgombri del pescatore
 33 acciughe al limone
 34 insalata azzurra
 35 antipasto caldo di pesce
 36 insalata di polipo e rucola
 37 mozzarella appetitosa al tonno
 38 sautè alla pescatora
 39 barchette di patate
 40 crocchette gustose
 41 focaccia ripiena
 42 frittelle di magnolia
 43 germogli fuori stagione
 44 patate al rosmarino
 45 pizza con zucchine
 46 pizzette con melanzana
 47 pomodori primavera
 48 purè di patate
 50 insalata di mare

              SALSE

 51 salsa tonnata
 52 salsa vellutata
 53 salsa allo yogurt
 54 salsa remoulade
 55 salsa al formaggio
 56 salsa americana
 57          maionese
 58 salsa al salmone
 59 salsa base
 60 salsa primavera
 61 salsa verde

         SUGHI

 62 sugo alla marinara
 63 sugo mediterraneo
 64 sugo alle vongole
 65 sugo vegetale
 

indice primi

 66 spaghetti alle acciughe

68 spaghetti al sugo verde

69 spaghetti alla chitarra arrabbiati

70 spaghetti matteo

71 malfatti di semolino

72 orecchiette della domenica

73 pappardelle al gorgonzola

74 tagliatelle in salsa aromatica

75 ziti alla siciliana

76 gnocchetti alla marinariello


 

 

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Post n°277 pubblicato il 14 Marzo 2009 da ciaomatteo0

Crema di Lodi
Preparazione
Lavorate 400 g di mascarpone con 150 g di panna montata, 1 tuorlo, 100 g di zucchero, 2 cucchiai di marsala. Versate il composto in una coppa, passate in frigo qualche ora; servite con biscotti tipo lingue di gatto. 

 
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Post n°278 pubblicato il 14 Marzo 2009 da ciaomatteo0

Pesca ai frutti di bosco
Ingredienti
Ingredienti per 4 persone: 4 grosse pesche bianche,
100 gr di fragoline di bosco,
100 gr di lamponi,
60 gr di ribes,
125 gr di zucchero,
il succo di un limone verde,
un cucchiaio di pistacchi
Preparazione
Portate a ebollizione il succo di limone con lo zucchero e lasciatelo cuocere per 10 minuti. Tritate finemente i pistacchi. Sgranate il ribes. Dividete a metà le pesche, privatele del nocciolo e cuocetele nello sciroppo per 5 minuti, poi scolatele e spellatele. Suddividetele nei piatti singoli, riempitele con i frutti di bosco passati nello sciroppo, ponete accanto le altre mezze pesche e spolverizzate con i pistacchi. Se vi piace, potete sostituire i frutti di bosco con 80 gr di pistacchi tritati e mescolati con 4 biscotti sbriciolati e un cucchiaio di sciroppo di zucchero. 

 
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Post n°279 pubblicato il 14 Marzo 2009 da ciaomatteo0

Torta di fragole senza glutine

Ingredienti:
150gr di farina senza glutine,
120ml di latte,
120gr di burro fuso,
1 uovo,
2 cucchiaini di lievito per dolci vanigliato,
100gr di zucchero,
400gr di fragole,
1 pizzico di cannella
Preparazione
Sbattete l'uovo con lo zucchero ed aggiungete il latte e il burro fuso. Sempre mescolando, versate la farina, il lievito e la cannella fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Incorporate le fragole tagliate a pezzetti e versate il tutto in una terrina a scelta. Io ho usato una quadrata di circa 23cm di lato. Infornate a 200 C per circa 30 minuti o fino a quando la torta non si sará arrossata in superficie. Lasciate raffreddare nel forno spento e semi aperto. 

 
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FARCE E QUENNELLES

Post n°280 pubblicato il 26 Marzo 2009 da ciaomatteo0

 

Farce e quenellesTecniche, consigli e suggerimenti per arricchire le portate
1. Farce
2. Quenelle

1. FARCE
Le farce sono un’amalgama di ingredienti crudi o cotti finemente tritati, tenuti assieme da un elemento grasso o da un composto a base di amido, come mollica di pane, patata o altro. Sono utilizzate in numerose preparazioni, tra cui galantine, terrine, quenelle.

Farcia spumosa
La farcia spumosa spicca tra tutte per la consistenza fine e il gusto delicato. Questa farcia risulta perfetta per terrine di pesce, quenelle, pollame e pesci farciti.

Procedimento
Tagliate la carne a cubetti, salatela leggermente e lasciatela riposare per circa mezz’ora in congelatore, prestando attenzione affinché non si congeli. Tritate la carne nel robot da cucina fino a renderla finissima, quindi unite un pizzico di pepe, aromi, il cucchiaio di liquore e l’albume in due o tre riprese.




Mettete il composto in un bagnomaria freddo, con acqua e ghiaccio tritato, e lasciate raffreddare, lavorandolo con una spatola. Incorporate a poco a poco la panna molto fredda, continuando a mescolare. A questo punto il composto è pronto per essere utilizzato.





Trucchi & consigli
È una farcia molto fine, che rende al meglio se viene anche passata al setaccio prima di incorporare la panna. Potete guarnirla con lamelle di tartufo, una dadolata di prosciutto, verdure cotte o altro. È consigliabile una lavorazione a bassa temperatura per stabilizzare le proteine e conferire maggior consistenza alla farcia. Tra le carni, particolarmente adatta è quella di tacchino, ricca di tessuto connettivo, capace di ritenere molta acqua mantenendo una struttura soda (in questo caso, potete aggiungere anche solo mezzo albume). Tra i pesci, è invece preferibile utilizzare quelli interi freschissimi, poiché la loro carne è estremamente elastica; i pesci scongelati o i filetti che sono stati a contatto con il ghiaccio sono meno appropriati, dal momento che il ghiaccio tende a denaturare le proteine della loro carne. Alcuni pesci come salmone, sogliola e rombo sono particolarmente ricchi di albumine; in questi casi è quindi possibile diminuire la dose di albumi.

Farcia spumosa ai gamberetti
Questa farcia rappresenta il composto ideale per arricchire filetti di pesce, farcire calamari di grandi dimensioni o per confezionare eleganti e raffinate quenelle di crostacei. Procedimento Ponete i gamberetti già sgusciati nel congelatore per circa mezz’ora, facendo attenzione che non si congelino, quindi tritateli finemente nel cutter. Unite alla polpa di gamberetti sale, pepe, un cucchiaio di vermouth e l’albume in due o tre riprese, frullando a intermittenza. Versate il composto ottenuto in una bastardella e disponetela in una bacinella con acqua e ghiaccio, formando così un bagnomaria freddo. Lavorate la farcia con una spatola, incorporando poco alla volta la panna molto fredda, quindi aggiungete un po’ di erba cipollina tritata finemente.

Trucchi & consigli
È una farcia molto fine, che rende al meglio se viene passata al setaccio prima di incorporare la panna. È preferibile utilizzare gamberetti freschissimi: quelli decongelati sono infatti meno appropriati, dal momento che il ghiaccio tende a denaturare le proteine della loro carne. Tenete inoltre presente che la lavorazione deve essere sempre effettuata a bassa temperatura, per stabilizzare al meglio le proteine e conferire una maggior consistenza alla farcia. Per la presentazione del piatto ai vostri ospiti, potete guarnire la farcia ottenuta con una piccola dadolata di tartufo o di verdure cotte.
 
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Agnello al forno con patate

Post n°281 pubblicato il 14 Maggio 2009 da ciaomatteo0

 
Descrizione
 
Saporitipezzetti d'agnello al pomodoro cotto al forno, servito con un contornodi patate profumate all'origano ed insaporita da un trito di cipolla.Un secondo di carne tipico della cucina tradizionale pugliese idealeper cene rustiche e servito anche per il pranzo di pasquale.
 
Ingredienti
 
  • Lombata di agnello, 1kg
  • Pomodori maturi, 400g
  • Patate, 500g
  • Cipolle, 2
  • Origano, mezzo cucchiaino
  • Olio d'oliva, 5 cucchiai
  • Sale
  • Pepe
  •  
    Preparazione
     
    1. Tagliatela lombata d'agnello a pezzi; lavateli, asciugateli ed adagiateli inuna teglia da forno unta precedentemente con 2 cucchiai di olio.
    2. Pelatele patate e tagliate a cubetti; spellate e spezzate i pomodori,privandoli dei semi, poi aggiungete il tutto alla carne d'agnello.Unitevi anche le cipolle tagliate.
    3. Spolverizzate il tutto con l'origano, condite di sale e pepe, bagnate con l'olio e chiudete con un coperchio il recipiente.
    4. cuocetein forno preriscaldato a 170° rigirando di tanto in tanto i pezzi diagnello ed i contorni con un lungo cucchiaio di legno.

     
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    sterilizzazione

    Post n°282 pubblicato il 28 Maggio 2009 da ciaomatteo0

    Vasetti per conserve e marmellate
    Vasetti sterili ed ermetici
    Sterilizzare vasettiPer qualunque tipo di conserva (marmellate, gelatine, salamoie, sotto aceto etc.), per il tipo e il tempo di sterilizzazione previsto per il vasetto pieno di cibo dipende la necessità di presterilizzare a vuoto i vasetti.

    E' assolutamente necessario debellare i microrganismi presenti sul cibo e nell'aria e impedire che si sviluppino, in modo che il cibo non diventi immangiabile o pericoloso. Dopo aver preparato conserve, marmellate, gelatine e confettture ci si deve assicurare che siano ben sigillate perchè non possano più contaminarsi. Il rischio peggiore è quello dell'intossicazione da Clostridium botulinum (da cui Botulismo, vedi "glossario" e "Come si fa... a evitare il botulino"). Ecco come fare se non si dispone di uno sterilizzatore. Esistono altre varianti per la sterilizzazione, addirittura cambiano il tempo di bollitura a seconda che la si esegua in pianura o in montagna!

    Utilizzo principalePer conservare a lungo, conserve, confetture, marmellate, verdure sottolio e sottaceto.
    Cosa serveUno sterilizzatore o una pentola grande e alta almeno 400 cm, vasetti e relativi tappi (i più diffusi sono i Bormioli Rocco), teli da cucina puliti. Se usate lo sterilizzatore seguite le indicazioni fornite dal fabbricatore.
    ProcedimentoE' sempre meglio sterilizzare oltre ai contenitori anche le guarnizioni di gomma e i coperchi (se non sono nuovi). E' comunque consigliabile usare tappi nuovi il cui costo è davvero esiguo in confronto ai rischi che si corrono nel creare un contenitore non sterile e davvero ermetico!
    Dopo averli lavati molto bene con detersivo (anche in lavastoviglie) e sciacquati altrettanto bene, mettete vasetti (avvolti uno ad uno in teli puliti affinchè non si rompano urtandosi) e i coperchi in una pentola pesante alta almeno 40 cm dopo averli.
    Riempite la pentola con una quantità di acqua fredda che ricopra totalmente i vasetti.
    Portate ad ebollizione a fuoco vivace.
    Abbassate la fiamma e fate bollire il tutto dolcemente per almeno altri 30 minuti nel caso vi servano per conserve di frutta.
    Togliete dalla pentola i barattoli con un forchettone o una pinza solo quando l’acqua è fredda.
    Metteli ora rovesciati su uno strofinaccio da cucina pulito, meglio se appena stirato.
    Dopo qualche minuto voltateli con l'apertura verso l'alto per fare evaporare l'acqua depositata internamente.
    Per verdura sott'olio:
    una volta sistemata la verdura e l’olio nei vasi si deve poi procedere alla Tindalizzazione.
    Come riempire
    i vasetti
    Per conservare marmellate, gelatine e salse che richiedono una lunga cottura, riempite fino a un centimetro dal bordo con il prodotto ancora caldo i barattoli di vetro a chiusura ermetica quindi sigillateli col tappo, e capovolgeteli subito su un piano non troppo freddo per almeno cinque minuti, per ottenere la chiusura sotto vuoto. Raddrizzate i vasi e lasciateli raffreddare a temperatura ambiente.
    Per succhi di frutta, salse a breve cottura o prodotti sott'olio e sott'aceto, riempite sempre i vasi puliti fino ad un centimetro dal bordo, una volta chiusi procedete alla sterilizzazione ponendoli avvolti da stracci (per non farli urtare fra loro), in una pentola dove si ricopriranno d'acqua tiepida e si porteranno a bollore.
    Le conserve sott'olio: non è necessario sterilizzare, ma è importantissimo che non vi sia acqua o aria nei vasi. Ecco perché è necessario asciugare bene il prodotto da mettere sott'olio e eliminare le bolle d'aria: per questo, potete battere il fondo del vaso sul piano di lavoro e passare la lama di un coltellino tra il basso e il contenuto. Sott'aceto: le più semplici, non necessitano di sterilizzazione e comunque non vanno mai a male. L'unico problema è che con il tempo l'aceto continua a "cuocere" i cibi che possono diventare troppo molli oppure troppo acidi.
    CoperchiTipi di chiusura.
    Con guarnizione di gomma (adatto per sotto spirito, sott'olio, sott'aceto, per le conserve che andranno successivamente sterilizzate).
    Con coperchio a vite (adatto per tutti i tipi di conserva).
    Controllare che siano chiusi ermeticamente:
    Dopo 12-24 ore, quando i barattoli saranno freddi, conviene controllare che siano ben sigillati in uno di questi modi.
    1- Premere nel mezzo del coperchio con un dito. Se il tappo torna indietro quando si toglie il dito allora il barattolo non è ben sigillato.
    2- Battere con il manico di un cucchiaino; se il suono è profondo il barattolo non è ben sigillato.
    3- Se il tappo è ben sigillato il suono sarà molto acuto.
    4-Portate il barattolo al livello dell'occhio e controllate se il tappo è concavo. Infatti, se il barattolo è ben sigillato l'aria deve essere uscita e quindi si deve essere creata una depressione al centro del coperchio.
    Tempo necessarioDa 1 a 2 ore compreso il periodo di ebollizione.
    Suggerimenti1- Le dimensioni ottimali per i vasetti sono quelle medio-piccole (250 g) che permettono un consumo più veloce dopo l’apertura, anche se il barattolo starà in frigorifero.
    2- E' ovvio che anche le verdure che verranno messe nei vasetti richiederanno un'accurata pulizia anche con del bicarbonato.
    DifficoltàFacile.

     
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    Tagliatelle ai ricci di mare

    Post n°283 pubblicato il 30 Giugno 2009 da ciaomatteo0



    Ingredienti
    20 ricci di mare,
    10 pomodorini o 5 pomodori pelati,
    1 spicchio d' aglio,
    un peperoncino piccante,
    sale, olio extravergine d’oliva e prezzemolo qb,
    400 grammi di tagliatelle semplici o se preferite di spaghetti.

    Preparazione

    In una padella fate rosolare l'aglio nell'olio, aggiungendovi dopo qualche minuto il pomodoro e il peperoncino piccante. Nel frattempo aprite con cura e attenzione i ricci di mare prelevandone le uova che andrete ad aggiungere al sugo. Aggiustate il tutto con un pizzico di sale. Cuocete la pasta, scolatela al dente e saltatela in padella a fine cottura con il sughetto ottenuto. Alla fine cospargete il primo piatto di pasta afrodisiaca con un pò di prezzemolo e servite ben caldo.

     
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    Millefoglie con le fragole e la panna

    Post n°284 pubblicato il 30 Giugno 2009 da ciaomatteo0



    Un gioco da ragazzi se usate la pasta sfoglia surgelata. Io, confesso, me la faccio da solo, il che rende il tutto un po’ più laborioso… ma non troppo!

    Ingredienti

    Per 6 persone

    • 250 g pasta sfoglia
    • 200 ml panna
    • 1 cucchiaino di essenza naturale di vaniglia
    • 4 cucchiai di yogurt greco o intero
    • 400 g circa fragole
    • 3-4 cucchiai marmellata di lamponi
    • 1 uovo sbattuto con un cucchiaino di acqua
    • 3-4 cucchiai di zucchero a velo

    Procedimento

    Affettate le fragole, conditele con un po' di limone e di zucchero. Conservatele in frigorifero.
    Stendete la pasta in un rettangolo sottile di 40 x 25 cm circa.
    Rovesciatelo (cioè il sopra deve diventare il sotto) su una teglia da forno antiaderente inumidita. Mettetelo in frigorifero per 30 minuti
    Scaldate il forno a 220°.
    Montate la panna,aromatizzandola con la vaniglia. Quando è ben gonfia e spessa, incorporate lo yogurt. Conservatela in frigorifero.
    Bucherellate la pasta sfoglia, spennellatela con l'uovo e infornatela nella parte alta del forno. Cuocetela per circa 12-15 minuti, senza perderla di vista: deve diventare dorata scura, ma non deve bruciare.
    Ritiratela dal forno e accendete il grill al massimo.
    Spolverate la pasta con un cucchiaio di zucchero a velo setacciato. Passatela al grill fino a che lo zucchero si sia caramellato: pochissimi secondi.
    Tiratela fuori, capovolgetela, spolverizzatela con un altro cucchiaio di zucchero a velo e ripetete la caramellatura.
    Ritiratela dal forno e usando un pesante coltello tagliatela in due lunghi rettangoli. Collocateli su una gratella e fateli raffreddare.
    Spalmate un rettangolo di pasta con la marmellata, coprite con due terzi della panna e con le fragole scolate. Setacciate un poco di zucchero a velo.
    Spalmate la panna rimasta sul secondo rettangolo e chiudete (la parte lucida deve risultare all'esterno), premendo leggermente.
    Spolverate con lo zucchero rimasto.
    Fate riposare la millefoglie per 30 minuti circa prima di tagliarla con un coltello seghettato da pane.
    Questo dolce è al suo meglio il giorno in cui è stato fatto ma si conserva in frigorifero per altre 24 ore, ben coperto.

     
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    Cenni storici sulla pasta sfoglia

    Post n°285 pubblicato il 30 Giugno 2009 da ciaomatteo0



    Se si prescinde dall'indispensabile contenuto del burro, il principio consistente nel sovrapporre varie sfoglie di pasta sottile era già conosciuto in Egitto al tempo del Nuovo Impero.
    Nella Roma del primo cristianesimo, i pasticci, esistenti in numerose versioni, erano i cibi più diffusi. Fra di essi troviamo i cosiddetti "pasticci in terrina", che costituiranno la base dei due pilastri su cui poggia la pasticceria, cioè la pasta sfogliata e le torte. L'origine dei pasticci, messi a cuocere senza essere stati posti precedentemente in un recipiente, risale al massimo a 600 anni or sono. In un manoscritto apparso a Wurtzburg nel 1350 e in cui troviamo alcune ricette e pasticci, è detto ripetutamente che la pasta, confezionata con farina, vino e uova, ha da essere dura, ossia consistente e deve essere stesa molto sottile. Il termine "Pasta Sfogliata" è più recente. In un decreto del Consiglio di Venezia del 1525, che condanna lo sfarzo di cui si faceva sfoggio in occasione di una cerimonia nuziale, è citata chiaramente, fra i vari cibi e bevande, la pasta "sfoglia". Alcune ricette per una normale pasta sfoglia sono descritte in modo particolareggiato nel libro di Rontzier del 1598, che si sofferma anche sulla pasta sfoglia detta "spagnola", dal paese di provenienza, indicandone il procedimento particolare seguito in Spagna e noto ancora oggi in alcuni paesi. La pasta impiegata per il pasticcio francese rappresentava il punto di partenza del procedimento di lavoro invalso ancor oggi, che consiste nel lavorare tale pasta con il burro e nel darle quindi vari "giri". L'esperienza suggerì in seguito di disporre il burro sulla pasta tutto in una volta anziché gradualmente, come si era fatto all'inizio. Claude Lorrain, il famoso pittore, riteneva di avere inventato lui la pasta sfoglia; ma egli ebbe purtroppo la sfortuna di nascere nel 1600 e di presentare la sua novità appena nel 1635. Fra molte ricette che l'olandese P.V. Aengeln cita nella sua opera "Il panettiere francese", uscita nel 1665, vi è anche quella della pasta sfoglia. Nel suo Diaeteticon del 1682, al capitolo III "Placentae majores" Elshols indica fra l'altro anche le "Placentae foliatae" ossia "dolci a sfoglie". Dato che Elshols non era uno specialista di pasticceria, la sua citazione prova che i dolci di pasta sfoglia dovevano essere allora molto diffusi. La pasta sfogliata veniva spesso chiamata "pasta di burro", definizione che le rimase sino alla fine del XIX secolo. Attualmente il metodo seguito nella preparazione della pasta sfoglia spagnola è diffuso ancora in Turchia per la confezione dei cosiddetti "Baklava", con la differenza che, anziché con il grasso o olio di oliva, le varie sfoglie di pasta vengono spalmate con burro ammorbidito. La pasta per lo "Schusterstrudel" della cucina ungherese viene stesa anche sottilissima e spalmata di burro. La pasta sfoglia è inoltre impiegata per alcune specialità russe. Mentre nel caso della pasta sfoglia la pasta si alza per effetto dell'alto quantitativo di burro in essa contenuto, per quanto riguarda il "plunder" (pasticceria danese) il medesimo effetto è prodotto dal lievito. Il panettiere che pensò di aggiungere il burro alla pasta lievitata, dando così origine a questo dolce, era sicuramente una persona molto parsimoniosa. Un'opera specializzata, apparsa a Braunschweig nel 1697 con il titolo "Platiche Golatschen", descrive diffusamente una ricetta del plunder. Non dimenticheremo di citare a questo proposito la famosa specialità "Plunder di Copenaghen o danese", una via di mezzo fra la pasta lievitata e la pasta sfoglia, la cui particolarità consiste nella farcia che comprende in parti uguali burro, zucchero e pasta di marzapane, nonché del cedro candito tagliato molto sottile. Pasta sfoglia
    Ingredienti: Acqua 140 g Burro freddo 175g Burro fuso 50 g Farina 250 g Sale PREPARAZIONE Mettete in una ciotola la farina setacciata nella classica forma a fontana ed un pizzico di sale. Aggiungete quindi l’acqua e mischiate il tutto fino ad ottenere un specie di pastella, quindi, aggiungete il burro fuso che avrete precedentemente fatto raffreddare e lavorate il tutto molto velocemente fino ad ottenere un impasto morbido. Praticate una croce al centro dell’impasto e lasciate riposare in frigo per 30 minuti. Avrete così ottenuto quello che in gergo si chiama “detrempe”. A questo punto, tagliate il burro a dadi grossi e mettetelo tra due fogli di pellicola trasparente; quindi, servendovi di un matterello, iniziate a batterlo fino ad ammorbidirlo e ridurlo ad un “panetto” morbido ed uniforme che non presenti al suo interno pezzoni solidi. Avrete così ottenuto il cosiddetto “beurrage”. Infarinate il tavolo e stendete per bene il vostro detrempe nel senso in cui sono state fatte le incisioni, in modo da ottenere una croce. Così facendo, al centro si formerà una sorta di rettangolo abbastanza grande sul quale dovete appoggiare il beurrage che avete preparato in precedenza. Coprite il beurrage con i quattro bracci della croce e, con il matterello, pressate un po’ il panetto che avete ottenuto. A questo punto, iniziate a stendere la sfoglia ricordandovi di partire sempre dal centro andando su e giù ed esercitando sempre più o meno la stessa pressione sull’impasto. Naturalmente, cercate di stendere la sfoglia nel modo più regolare possibile cercando di dargli una forma rettangolare ed una lunghezza sui 50 centimetri. Avete così concluso il vostro “primo giro” e quindi chiudete la sfoglia in quattro portando le due estremità, inferiore e superiore, al centro e ribaltate una metà sull’altra: fate in modo, quando dovete stendere la sfoglia, da tenere sempre l’apertura a destra, come fosse un libro. Adesso, procedete esattamente come prima: abbassate un po’ la sfoglia premendo leggermente sul panetto con il matterello, e ricominciate a stendere la sfoglia seguendo lo stesso procedimento di prima. Raggiunta la stessa lunghezza della sfoglia precedente, chiudete la sfoglia, stavolta in tre, portando il lato superiore a 1/3 della lunghezza della sfoglia e coprendolo con portando sopra il lato inferiore. Avete concluso il vostro secondo “giro”: coprite il vostro panetto e mettetelo in frigo per 30 minuti. A questo punto bisogna ripetere nuovamente tutto il procedimento: stendete la sfoglia, ripiegatela in tre ed abbassatela con il matterello. Stendetela di nuovo, ripiegatela in 3 parti, togliete con un pennello la farina in eccesso e rimettetela in frigo per altri 30 minuti. Stendete nuovamente la sfoglia, piegatele nelle consuete tre parti, abbassatela con il matterello ed eccoci pronti per il sesto ed ultimo “giro”. Stendete la sfoglia, ripiegatela ed ecco pronta la vostra pasta sfoglia: mettetela su carta oleata infarinata e tirare la sfoglia dello spessore voluto a seconda dell'uso. da stendere per realizzare le vostre creazioni. NOTE: Per rendervi conto se la preparazione della vostra sfoglia sta avvenendo nel modo esatto, basta passarci una mano sopra mentre la state stendendo: se la sfoglia risulta omogenea e liscia al tatto, allora state facendo un buon lavoro.

     
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    Pepite di pollo

    Post n°286 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da ciaomatteo0

    Le pepite di pollo (o chicken nuggets :D) sono uno sfizioso secondo, ma possono essere anche mangiate accanto alla frittura all’italiana. Ingredienti:3 fette di petto di polloun uovopangrattatoun cucchiaio di erbe aromatiche tritate (io ho usato origano, rosmarino, basilico e salvia)salepepepaprika Tritate il petto di pollo con un tritacarne o nel frullatore.Aggiungete l’uovo ed il sale.Mescolate le erbe aromatiche e le spezie.Aggiungetele al pangrattato. Fate delle palline con il petto di pollo tritato. Passatele nel pangrattato, schiacciandole leggermente.A questo punto potete o friggerle in abbondante olio oppure metterle su una teglia con carta da forno e cuocerle in forno preriscaldato a 200° per circa 15 minuti. Servite le pepite di pollo accompagnate da qualche salsa. ketchup, senape e salsa allo yogurt.

     
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    Involtini di nasello con salsa alle erbe

    Post n°287 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da ciaomatteo0

    Ingredienti :1,2 kg di nasello30 gr di burro16 foglie di acetosa1 rametto di timo6 rametti di prezzemolo3 rametti di menta fresca1 limone25 cl d'acqua100 gr di pannasale e pepe Ricetta :Lavare e depicciolare l'acetosa, poi sfogliare la menta.Sovrapporre i filetti di nasello e legarli in modo da ottenere una specie d'involtino.Far rinvenire l'acetosa per 5 minuti in una padella imburrata.Disporre l'involtino di nasello su un letto di acetosa e cospargerlo di erbe lavate e sfogliate.Bagnare con il succo di limone, al quale avrai aggiunto un po' d'acqua, e spolverare con sale e pepe.Coprire e lasciar cuocere a fuoco molto basso per 20-25 minuti.Verificare la cottura dell'involtino e continuare a cuocere se necessario. Se cotto, metterlo in un piatto da servizio caldo, togliere il filo e la pelle.Mixare il succo di cottura con le erbe. Versare il composto ottenuto in una casseruola e far legare la salsa incorporando la panna.Lasciar cuocere a fuoco lento per qualche minuto, per far addensare la salsa, senza però portare ad ebollizione.Ricoprire gli involtini di nasello con la salsa alle erbe e servire con un contorno di patate al vapore.

     
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    frecce di eros

    Post n°288 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da ciaomatteo0

    FRECCE DI EROS - Antipasto di Pesce

     Ingredientiper 2 persone
    1.Cozze1/2 kg
    2.PancettaQualche fetta
    3.Limoni, succoq.b.
    4.Brandy2 bicchierini
    5.Alloro,fogliaq.b.
    6.Saleq.b.
    7.Pepeq.b.
    8.Olio di olivaq.b.
    Difficoltà: Difficile
    Tempo: 35 m
    Vino: Una Falanghina Doc sarà di ottimo connubio per la vostra cenetta romantica...
    Consigli: Piccoli bocconcini...ancora ricchi dello stimolante odore di mare... Fate attenzione al tempo di riposo prima di servire.

    Preparazione:
    1. Pulite le cozze, poi scaldatele in un tegame in modo che si aprano. Toglietele subito dal fuoco, estraete il mollusco dalle valve avendo cura di raccogliere il loro liquido in una ciotola.
    2. Filtrate questo liquido e mescolatelo a qualche cucchiaio di olio, a del succo di limone, alle foglie di alloro, al sale, al pepe ed al brandy.
    3. Mettete a marinare questo miscuglio, lasciandole per un paio di ore in frigorifero. Passato questo tempo, avvolgete ogni cozza in una strisciolina di pancetta ed infilatele in corti spiedini di legno o di metallo. Cuocete rapidamente sulla griglia, spruzzando con qualche goccia di marinata

     
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    ricette con la fragola

    Post n°289 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da ciaomatteo0



      RISOTTO con le fragole
    INGREDIENTI:
    g 350 di riso, un etto di fragole fresche, l 0,750 di brodo vegetale, un bicchiere di vino bianco secco, 50 g di burro, 50 g di parmigiano grattugiato, sale.
     
    PREPARAZIONE:
    Far rosolare il riso nel burro, come per un normale risotto. Aggiungere lentamente il vino e farlo evaporare; versare, poco alla volta, il brodo caldo fino a cottura completa del riso.
    Trasferire ora il riso in una zuppiera da portata ben calda e aggiungervi le fragole lavate e asciugate. Mescolare con cura distribuendo sul riso anche il formaggio grattugiato. Servire bollente.

    È un piatto delicatissimo, squisito, anche se insolito, e di grande effetto.




      TIRAMISU' alle fragole
    INGREDIENTI:
    per la crema: 500 gr. di mascarpone, 4 uova, 100 gr. di zucchero, sale q.b., 3 bucce di limone.
    per il ripieno: 200 gr. di fragole affettate; 100 gr. di zucchero; 1 bicchierino di cognac; 400 gr. di savoiardi; 1/2 litro di acqua.
     
    PREPARAZIONE:
    Mettere delle fragole frullate in una pentola assieme all’acqua e allo zucchero e lasciare cuocere per 35 minuti a fuoco lento. Aggiungere poi il cognac e lasciar cuocere per altri 15 minuti. Mentre il succo si raffredda, preparare la crema montando i tuorli d’uovo con lo zucchero e le bucce grattugiate dei limoni, aggiungere quindi il mascarpone amalgamando bene il composto. Montare poi a neve gli albumi con il sale e incorporarli alla crema con delicatezza. Inzuppare i savoiardi nel succo di fragola e disporli uno vicino all’altro in una pirofila. Spalmare quindi uno strato di crema sul quale si distribuiranno alcune fragole affettate. Continuare con altri savoiardi e così via fino ad esaurire il tutto. Coprire l’ultimo strato con delle fragoline di bosco.




      GELATO alla fragola
    INGREDIENTI:
    g 250 di fragole, g 150 di zucchero, 2 uova, dl 2,5 di latte, dl 2,5 di panna, un chiodo di garofano, un limone.
     
    PREPARAZIONE:
    Lavare e mondare le fragole, sgocciolarle e porle nel frullatore; unire la panna, frullare fino ad ottenere una crema omogenea. Frullare per 3-4 minuti le uova intere con lo zucchero e unirvi il composto di fragole. Far bollire il latte col chiodo di garofano e la scorza di limone, lasciar raffreddare, togliere il chiodo di garofano e la scorza, versare il latte nel composto precedente mescolando bene e passare il tutto nella gelatiera.




      MILLEFOGLIE alle fragole
    INGREDIENTI:
    g 300 di pasta sfoglia già pronta, g 350 di fragole, 4 tuorli d'uovo, g 80 di zucchero, dl 3 di latte, 1 dl di panna, g 30 di farina, 1/2 bustina di vanillina, la buccia di 1/2 limone, 1 cucchiaio di zucchero a velo.
     
    PREPARAZIONE:
    Stendere la pasta sfoglia in un rettangolo sottile di cm 50 x 30 e adagiarlo sopra una placca da forno bagnata; bucherellare la sfoglia con una forchetta. Con un coltello affilato dividere la pasta in tre rettangoli uguali e porre la placca in forno preriscaldato a 220° e far cuocere per circa 20 minuti finché la pasta sarà leggermente dorata. Togliere dal forno, spolverizzare i rettangoli di pasta con un po' di zucchero a velo e infornarli nuovamente per qualche minuto, facendoli dorare bene.
    Far bollire il latte con la buccia di limone; lavorare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina e la vanillina e, infine, il latte bollente. Versare il composto in una pentola, portare ad ebollizione, sempre mescolando, e far cuocere la crema per 5-6 minuti; togliere dal fuoco, far raffreddare e incorporarvi la panna montata a parte.
    Lavare rapidamente le fragole e tagliarle a fettine.
    Stendere sopra un rettangolo di pasta uno strato di crema, adagiarvi sopra uno strato di fragole a fette, coprire con il secondo rettangolo di pasta, quindi distribuire un altro strato di crema e di fragole ed infine ricoprire con l'ultimo rettangolo di pasta.
    Cospargere con lo zucchero a velo e decorare con fettine di fragole.




      SCIROPPO alle fragole
    INGREDIENTI:
    per un litro di sciroppo: 500 g di fragole ben mature, 300 g di zucchero, il succo di un limone, 3 dl di acqua.
     
    PREPARAZIONE:
    È, questo, il classico sciroppo delle nostre nonne, preparato artigianalmente e perciò abbastanza laborioso, ma pur sempre squisito e conservabile a lungo.
    Mettere sul fuoco un tegame con l'acqua e lo zucchero e far bollire il tutto per circa 10 minuti. Togliere il tegame dal fuoco, versare lo sciroppo in una terrina preriscaldata e farlo raffreddare del tutto. Intanto lavare rapidamente le fragole, scolarle, asciugarle delicatamente e privarle del picciolo.
    Mettere le fragole in un setaccio e, col dorso di un mestolo di legno, schiacciarle facendo cadere il passato in una terrina. Porre quest'ultima in un locale tiepido (20-22 gradi di temperatura ambiente) e lasciare a riposo per almeno 6 ore. Eliminare quindi l'eventuale schiuma formatasi in superficie, unirvi il succo di limone, mescolare e filtrare il composto attraverso la carta da filtro.
    Aggiungere questo succo allo sciroppo freddo, mettere il tutto in una pentola e porla su fuoco moderato fino ad ebollizione, eliminando di volta in vola la schiuma. Far bollire lo sciroppo per qualche minuto, quindi passarlo attraverso un telo pulitissimo, a trama fine, facendolo cadere in una terrina. Versarlo ora in bottiglie preriscaldate, perfettamente pulite e asciutte.
    Coprire l'imboccatura delle bottiglie con una garza per non far entrare polvere mentre lo sciroppo si raffredda del tutto. Togliere la garza e tappare ermeticamente.




      LIQUORE di fragole
    INGREDIENTI:
    1 kg di fragole, 1 litro di brandy (o altro tipo di cognac purché dolce e morbido), 3 hg di zucchero, la buccia di un limone, un chiodo di garofano, una punta di cannella.
     
    PREPARAZIONE:
    Porre in un vaso (o in più vasetti) le fragole con tutti gli ingredienti e riempire con il cognac. Chiudere e mettere al sole per 2-3 giorni finché lo zucchero si sia sciolto del tutto. Ritirare e conservare fino al bisogno.




      FRULLATO (cocktail) alla fragola
    INGREDIENTI:
    g 250 di fragole, tre cucchiaiate di zucchero, dl 2 di panna, un bicchiere di latte, un bicchierino di granatina, un bicchierino di maraschino, due cucchiaiate di ghiaccio tritato.
     
    PREPARAZIONE:
    Lavare le fragole e privarle del picciolo, farle ben gocciolare e frullarle insieme agli altri ingredienti fino ad ottenere un composto fluido ed omogeneo.




      UN APERITIVO bello e buono
    INGREDIENTI (4,6 persone):
    2 bottiglie di vino bianco, 200 g di fragole, 1 cetriolo.
     
    PREPARAZIONE:
    Versare il vino in un grosso boccale, unire il cetriolo affettato (con la buccia) e le fragole a pezzetti. Porre in frigorifero per almeno un'ora, quindi filtrare il vino lasciando solo qualche pezzetto di fragola, e servire in bicchieri a calice.
    Le fragole possono essere sostituite da fragoline selvatiche e il cetriolo da 30 fiori di borragine (tenendone alcuni da parte, insieme a qualche fragoline, per decorare).

     
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    ricette con i lamponi

    Post n°290 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da ciaomatteo0

      BIBITA di ribes e lamponi
    INGREDIENTI:
    200 g di ribes (rosso o bianco), 200 g di lamponi, 4 cucchiai di zucchero, 1 bicchiere d'acqua.
     
    PREPARAZIONE:
    Preparare lo sciroppo facendo bollire l'acqua con lo zucchero per circa 10 minuti. Passare al setaccio molto fine il ribes e i lamponi. Unire al succo di frutta lo sciroppo freddo, allungare con qualche bicchiere d'acqua e servire con cubetti di ghiaccio.




      LIMONATA al lampone
    INGREDIENTI:
    200 g di lamponi, 4 cucchiai di zucchero, 1 limone.
     
    PREPARAZIONE:
    Passare al setaccio molto fine i lamponi, unire il succo di un grosso limone, lo zucchero e l'acqua necessaria per riempire 4 bicchieri. Servire con cubetti di ghiaccio.




      PETTO D'ANATRA all'aceto di lamponi
    INGREDIENTI:
    100 g di lamponi, 1 anatra muta, 1 scalogno, 1 rametto di rosmarino, 4 spicchi d'aglio, 1/2 l di aceto di lamponi, 1/2 l di aceto di vino rosso, olio, pepe nero, sale.
     
    PREPARAZIONE:
    Far macerare i lamponi nell'aceto di vino. Togliere i petti all'anatra. Per ottenere il fondo di cottura: far tostare le ossa, staccate dalle cosce e dalla polpa, con olio, rosmarino e aglio, bagnare con vino rosso, lasciar sfumare e poi coprire d'acqua. Le cosce e la polpa si potranno usare per preparare un altro piatto. Cuocere a fuoco moderato per qualche ora per ottenere un fondo denso. Forare in superficie la pelle dei petti, cospargerli di pepe nero e passarli in un tegame antiaderente per un minuto, prima dalla parte della carne, poi da quella della pelle finché questa non diventa croccante. Salare da tutti e due i lati e tenere in caldo. In un altro tegame soffriggere in olio extravergine lo scalogno tritato fine, unire i petti d'anatra dalla parte della polpa, bagnare con l'aceto e far evaporare. Unire ora il fondo, girare i petti 2 volte prima di toglierli dal tegame. Salare il sugo di cottura e aggiungere qualche lampone fresco. Tagliare i petti in grosse fette, irrorarli con la loro salsa e servirli subito.




      SEMIFREDDO di lamponi
    INGREDIENTI:
    350 g di lamponi, 5 tuorli d'uovo, 150 g di zucchero, mezzo litro d'acqua.
     
    PREPARAZIONE:
    Frullare i lamponi con 50 g di zucchero e passarli poi, attraverso un colino a rete fitta, in un tegame. Porre il frullato sul fuoco e cuocere a calore moderato, mescolando di continuo col cucchiaio di legno, fino a ridurlo di 1/3. Togliere dal fuoco e far raffreddare. Mettere in un altro tegame l'acqua e lo zucchero rimasto e far bollire per circa 7-8 minuti finché lo sciroppo risulterà abbastanza denso (fino a quando la temperatura raggiunta sarà di circa 120°). Lavorare i tuorli con la frusta elettrica. Quando il composto sarà gonfio e spumoso, versarvi lo sciroppo caldo a filo lavorando sempre con la frusta; aggiungere il passato di lamponi e far raffreddare del tutto. Incorporare ora la panna montata parte, versare quindi il composto in uno stampo e metterlo nel freezer per almeno un paio d'ore. Immergere lo stampo in acqua calda, capovolgere il semifreddo su un vassoio, decorare con lamponi e riporre in frigorifero per almeno una ventina di minuti prima di servire.

     
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    ricette con i mirtilli

    Post n°291 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da ciaomatteo0

      PASTICCIO dolce di mirtillo
    INGREDIENTI:
    200 g di mirtilli, 1 bicchierino di Cointreau, 3 cucchiai di zucchero a velo, 300 g di pan di Spagna, 400 g di panna montata, 1 banana, cannella.
     
    PREPARAZIONE:
    Passare nella centrifuga 100 g di mirtilli e aggiungere il Cointreau. Mettere a cuocere per 5 minuti i rimanenti mirtilli con lo zucchero a velo finioad ottenere una salsa densa contenente parte dei frutti ancora interi e altri sfatti; spezzettare il pan di Spagna e inzupparlo con il succo di mirtilli al Cointreau. Disporre su ogni piatto i pezzetti di pan di Spagna componendo un cerchio, spargervi sopra un mucchietto di mirtilli e ricoprire il tutto con panna montata dolcificata con zucchero a velo: ne risulterà una montagnetta bianca. Decorarne un lato con due strisce di rondella di banana e l'altro con una cascatella di salsa di mirtilli. Spolverizzare infine il pasticcio con un pizzico di cannella.




      RISOTTO con porcini e mirtilli
    INGREDIENTI:
    300 gr di riso, 300 gr di funghi porcini freschi,2 cucchiai di mirtilli neri spontanei,4 cucchiai di parmigiano grattugiato,mezzo bicchiere di vino bianco,1 l di brodo di manzo,60 gr di burro,1 cucchiaio di cipolla tritata,Sale
     
    PREPARAZIONE:
    Cuocere i funghi affettati in 20 gr di burro e sale fino a evaporazione dell'acqua di cottura. A parte, rosolare la cipolla in 20 gr di burro, quindi aggiungere il riso e facendolo tostare per qualche minuto. Bagnare con il vino e procedere con la cottura, versando gradualmente il brodo quando occorre. Aggiungere i mirtilli ed i funghi 5 minuti prima che la cottura sia ultimata. Mantecare con il burro restante ed il parmigiano. Il risotto è pronto da servire.




      OMELETTE di mirtillo
    INGREDIENTI:
    300 g di farina, 3 uova, 5 dl di latte fresco, 150 g di marmellata di mirtillo nero, olio per friggere, zucchero a velo.
     
    PREPARAZIONE:
    Versare in una terrina la farina, le uova, il latte, aggiungere una presina di sale e rimestare con la frusta, amalgamando bene gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e abbastanza liquido. Versare poi la quantità d'impasto necessaria per un'omeletta in una padella di ferro da frittata, contenente un po' d'olio già caldo, e friggere la pastella da entrambe le parti. Distribuire quindi su ciascuna frittata un abbondante strato di marmellata di mirtillo nero e arrotolare. Servire le omelette cosparse di zucchero a velo.




      COCKTAIL ai mirtilli
    INGREDIENTI (per 8 persone): 400 g di mirtilli frullati, 200 g di mirtilli interi, 2 bicchieri da cocktail di spremuta di limone, 3 parti di Rhum Cubano bianco, 1 parte e 1/2 di Cointreau.
     
    PREPARAZIONE: Servire ben freddo.

     
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    ricette con le more

    Post n°292 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da ciaomatteo0

      MORE di rovo sciroppate
    INGREDIENTI:
    1 kg di more, 500 g di zucchero, 400 g di acqua.
     
    PREPARAZIONE:
    Scegliere delle belle more grosse e non troppo mature, lavarle rapidamente e farle sgocciolare. Porre sul fuoco una pentola d'acciaio inossidabile a bordo basso e molto larga con l'acqua e lo zucchero e mescolare in continuazione; quando lo sciroppo diventa liquido e chiaro, mettervi le more, rimestando delicatamente perché non si rompano. Portare quindi ad ebollizione, ma senza far mai bollire del tutto. Dopo circa 8 minuti, levare le bacche e metterle nei vasi. Lasciar addensare ancora un po' lo sciroppo sul fuoco finché ne rimane a sufficienza per coprire le more nei vasi. Chiudere subito ermeticamente e sterilizzare.




      LIQUORE di more
    INGREDIENTI:
    250 g di more mature, 150 g di zucchero candito bianco, 1 stecca di cannella, 70 cl di distillato di frutta o di grano.
     
    PREPARAZIONE:
    Lavare e far sgocciolare le more: metterle poi in una bottiglia dal collo largo insieme con la cannella e lo zucchero candito. Coprire con il distillato. Lasciar macerare per un paio di mesi in un locale luminoso, scuotendo di tanto in tanto. Filtrare e mettere in un recipiente di vetro; lasciar riposare per un altro mese prima di consumare.

     
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    ricette con il ribes

    Post n°293 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da ciaomatteo0

      SCALOPPINE con ribes
    INGREDIENTI:
    Fettine di vitello (2 per persona da 70 g circa ciascuna), farina bianca, burro, vino bianco, panna da cucina, ribes rosso, curry, cognac, prezzemolo.
     
    PREPARAZIONE:
    Infarinare le fettine di vitello e cuocerle nel burro in una padella piuttosto bassa. Quando sono cotte, spruzzarle con un po' di vino bianco. Quando il vino è evaporato, aggiungere della panna da cucina (20-30 g a persona), il ribes pulito (circa 30 g cad.) e un po' di curry. Lasciar cuocere a fuoco lento, facendo però attenzione a che la panna non si asciughi troppo (aggiungere, eventualmente, brodo o latte); alla fine dare una spruzzata di cognac e insaporire con un po' di prezzemolo.




      INSALATA di gamberi con ribes
    INGREDIENTI:
    600 g di grossi gamberi sgusciati, 1 carota, 1/2 cipolla, 2 foglie d'alloro, 2 chiodi di garofano, 200 g di chicchi di ribes rosso, 1 lattuga a cappuccio, 1 limone, 4 cucchiai d'olio d'oliva, 4 cucchiai di maionese, 2 cucchiai di latte condensato, sale.
     
    PREPARAZIONE:
    Lessare i gamberi in acqua salata con la cipolla, la carota, l'alloro e i chiodi di garofano. Scolare, liberare dagli aromi e fare ben sgrondare. Raccogliere quindi i gamberi in una scodella e mescolarvi la lattuga affettata a striscioline sottili e i chicchi di ribes. Aggiungere la salsetta ottenuta amalgamando bene la maionese, il latte condensato, il succo e la buccia di limone grattugiata, olio e poco sale. Rimestare. Servire l'antipasto in piccoli piatti, su una foglia di lattuga.




      DELIZIA di ribes
    INGREDIENTI (per 6 persone):
    200 g di zucchero, 200 g di farina bianca, 200 g di mandorle polverizzate, 300 g di ribes, 5 uova, 1 bustina di vanillina, 1/2 bustina di lievito per dolci, 1 vasetto di gelatina di ribes, 2 bicchierini di kirsch, burro e farina per la teglia, sale.
     
    PREPARAZIONE:
    In una scodella capace montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e spumosa. Unire le mandorle mescolando bene, poi la farina (a cucchiaiate) con il lievito facendola scendere da un colino. Montare a parte gli albumi con un pizzico di sale e incorporarli delicatamente al composto, mescolando dal basso in alto e viceversa. Accendere il forno a 200°. Imburrare e infarinare una teglia di 20 cm di diametro e versarvi il composto. Cuocere nel forno caldo per circa 10 minuti, sformare subito e lasciar raffreddare. Ripetere l'operazione altre due volte, ripulendo sempre molto bene la teglia. Intanto lavare il ribes e sgranarne una parte; diluire la marmellata con metà kirsch; spruzzare con l'altra metà i dischi di torta e cospargervi una dose abbondante di marmellata. Sovrapporre i dischi dopo averli cosparsi di ribes sgranato. Decorare con grappolini di ribes e servire.

     
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    ricette con ciliegia

    Post n°294 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da ciaomatteo0

      TORTA di ciliegie
    INGREDIENTI:
    150 g di burro, 4 uova, 140 g di zucchero, 350 g di farina, 1/4 di litro di latte, 300 g di ciliegie sugose, una bustina di lievito vanigliato, pane grattugiato.
     
    PREPARAZIONE:
    Lavorare il burro, unirvi 2 uova e 70 g di zucchero sbattendo bene; quindi unire le altre 2 uova e altri 70 g di zucchero. Aggiungere, alterandoli e sempre sbattendo, la farina e il latte.
    Prendere ora le ciliegie lavate e asciugate, infarinarle leggermente e unirle alla pasta. Per ultimo, unire il lievito. Versare il composto in una tortiera unta e infarinata, spolverizzare di pane e cuocere in forno caldo.




      CILIEGIE sotto grappa
    PREPARAZIONE:
    Scegliere dei frutti di uguali dimensioni (possibilmente della varietà a buccia bianca). Lavare le ciliegie e tagliare i peduncoli ad alcuni millimetri dall'inserzione sul frutto, sistemarli il meglio possibile in un vaso che andrà riempito con la grappa. Le ciliegie così preparate si consumano dopo alcuni mesi, quando si saranno uniformemente impregnate di grappa prendendo un gusto armonico.

     
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    ricette con fragoline

    Post n°295 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da ciaomatteo0

      PASTICCINI con fragoline
    INGREDIENTI:
    250 g di pasta frolla pronta, 100 g di fragoline di bosco, 1 dl di panna fresca. Per la placca da forno: 20 g di burro, 20 g di farina.
     
    PREPARAZIONE:
    Stendere col mattarello la pasta allo spessore di circa 3 mm. Con un tagliapasta a forma di fiore ritagliare tante formine e sovrapporle a due a due, alternando i petali e premendoli un po' al centro per farli aderire. Adagiare le formine sopra una placca imburrata e infarinata e farle cuocere in forno preriscaldato a 180°, per circa 15 minuti, finché saranno un po' dorate. Togliere la placca dal forno, lasciar raffreddare del tutto i pasticcini e quindi staccarli con una spatola. Montare ora la panna e metterla in una tasca da pasticceria con bocchetta dentellata. Distribuire un ciuffetto di panna su ogni pasticcino e adagiarvi al centro una fragolina. Conservare i pasticcini in frigorifero fino al momento di servirli.




      GRANATIN alle fragoline di bosco
    INGREDIENTI:
    250 g di fragoline, 300 g di pan di Spagna, 4 uova, 150 g di zucchero, 1 cucchiaio di farina, 1 cucchiaino di maizena, 1/2 l di latte, 1 limone, 2,5 g di colla di pesce, zucchero a velo.
     
    PREPARAZIONE:
    Montare i 4 tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina e la maizena, mescolando bene per rendere il composto omogeneo. Unire, un po' alla volta, il latte bollente aromatizzato con la buccia di limone. Mettere al fuoco, mescolando sempre finché non comincia ad addensarsi, quindi unire la colla di pesce ammollata in acqua. Far intiepidire continuando a mescolare. Aggiungere ora 2 albumi montati a neve con 50 g di zucchero, mescolando velocemente. Disporre su dischi di pan di Spagna molte fragoline e ricoprire il tutto con la crema. Mettere in forno a 180° per circa 20 minuti, cospargere di zucchero a velo e far gratinare.

     
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    Specialità scomparse

    Post n°296 pubblicato il 03 Marzo 2010 da ciaomatteo0

     

    Il quinto quarto al giorno d’oggi è molto negletto, sia perché è difficile trovare i tagli che lo compongono; per esempio nei supermercati che vendono la carne già confezionata sono presenti molto raramente e soprattutto non tutti. Poi la famosa mucca pazza aveva fatto ritirare dal commercio alcuni di questi cibi particolari, inoltre in molti casi sono piuttosto calorici e ricchi di colesterolo, un’altra cosa che ha favorito la loro demonizzazione (per questo problema basta mangiarle di tanto in tanto), ed infine molte persone li ritengono disgustosi o disdicevoli solo per la loro posizione e ruolo all’interno dell’animale macellato. Questi tagli dovrebbero invece essere riconsiderati in questi tempi, visto che sono decisamente saporiti, economici e nutrienti.
     

    Oggi vi presentiamo i principali tagli del quinto quarto con delle semplici e gustose ricette per cucinarli, per iniziare ad introdurre questi cibi nei nostri menu. Diciamo che in generale per tutte le frattaglie e gli altri taglie del quinto quarto quelli di vitello sono più teneri e con il gusto più delicato, quindi se state solo ora entrando nel gustoso mondo del quinto quarto vi suggeriamo di iniziare con quelli di vitello. Altra avvertenza generale, acquistateli solo dal vostro macellaio di fiducia magari prenotandoli in anticipo; infatti le frattaglie devono essere freschissime e in certi casi sono disponibili solo in certi giorni della settimana.  

    Il fegato
    Forse il fegato è la frattaglia più nota e cucinata, noi vi suggeriamo alcune ricette classiche (spiedini di fegato e carne di maiale, specialità toscana)un tipo di canerdeli a base di fegato da servire in brodo, specialità bavarese

     

    Patè di fegato di vitello

     

    • 500 g. di fegato di vitello
    • 500 g. di cipolle bianche
    • 1 bicchierino di Marsala o altro vino dolce
    • brodo di carne q.b.
    • burro fresco di ottima qualità q.b.
    • sale q.b.

     
    Preparazione

    Affettate sottilmente le cipolle a fatele soffriggere con poco burro; poi abbassate il fuoco e fatele stufare coperte per circa mezzora, unendo di tanto in tanto poco brodo caldo.
     

    Quando saranno ben cotte, unitevi il fegato tagliato a fettine sottili, mescolate ed unite il vino dolce, e continuate a cuocere per circa 4 minuti a fuoco vivo scoperto; salate e togliete dal fuoco.
     

    Tritate o frullate il tutto fino a ridurre in un composto omogeneo. Pesatelo ed unitevi un uguale peso di burro fresco morbido a temperatura ambiente. Mescolate per amalgamare perfettamente il burro al composto di fegato.
     

    Mettete il composto di fegato e burro in uno stampo, oppure i tanti stampini decorativi, e avvolgetelo in carta oleata; fatelo rassodare in frigorifero per alcune ore.
     

    Servitelo a fette oppure spalmatelo su crostini.

     

    Fegato con cipolle

     

    • 500 g. di fegato di vitello o di vitellone tagliato a pezzetti
    • 500 g. di cipolle
    • 4 cucchiai di olio d’oliva extra vergine
    • 4 cucchiai di aceto di vino o di mele
    • sale q.b.

    Nelle foto abbiamo usato le cipolle piattine, tipiche del Piemonte.

    fegatocipolle piattine

    Preparazione
    Pelate le cipolle, poi affettatele, e mettetele in una padella con l’olio.

    cipolle pelate cipolle affettate

    Fate cuocere le cipolle cuocere a fuoco moderato fino a quando non siano morbide, aggiungendo un po’ di acqua di tanto in tanto (se le calorie non sono un problema aumentate la quantità di olio, e non usate l’acqua).

    cipolle affettate terminate la cottura

    Mettete il fegato nella padella con le cipolle, e fatelo cuocere fino a quando non sia più rosso.

    unite il fegato fate cucoere

    Versate l’aceto, salate e continuate la cottura.

    versate l’aceto terminate la cottura

    A fine cottura aggiustate di sale.

    fegato con cipolle

     

    Fegatelli di maiale

     

    • 300 g. di fegato di maiale 
    • 300 g. di llombo di maiale
    • 300 g. di rete di maiale
    • 1 bicchiere di vino bianco
    • 2 cucchiaini di semi di finocchio
    • latte q.b.
    • pane grattugiato q.b.
    • foglie di allore q.b.
    • olio d’oliva extra vergine possibilmente toscano dal gusto deciso q.b.
    • sale e pepe nero q.b.
    • fette di pane toscano senza sale q.b.

     
    Preparazione

    Tagliate la carne e il fegato di maiale a pezzetti, passateli nel pane grattugiato, e poi conditeli con sale, pepe e semi di finocchio.
     

    Preparate dei fagottini con la rete di maiale e riempiteli con la carne e il fegato preparato in precedenza (ciascuno dovrebbe pesare circa 50 g.).
     

    Infilzate questi fagottini su degli spiedini mettendoli tra due fette di pane spruzzato con un po’ di latte e due foglie di alloro. Mettete gli spiedini in una teglia unta con un po’ di olio, spolverate ancora di sale e pepe, e versate il vino bianco nella teglia. Cuocete in forno caldo a 160 gradi per circa 40 minuti.

     

    Knodel di fegato

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    • 450 g. di pane bianco raffermo
    • 1 tazza e mezza di latte bollente
    • 400 g. circa di fegato di bovino
    • 1 cucchiaio di maggiorana secca
    • 1 cipolla tritata finemente
    • 2 cucchiai di prezzemolo tritato
    • 1 limone da agricoltura biologica
    • 3 uova
    • brodo di carne q.b.
    • burro q.b.
    • sale e pepe q.b.
    • erba cipollina q.b.

     
    Preparazione
    Affettate il pane molto sottilmente e copritelo con il latte bollente, lasciatelo riposare per 1 ora.
     
    Lavate il fegato e tritatelo grossolanamente (non nel robot da cucina ma con un trita carne a mano oppure con la mezzaluna). Scolate il pane dall’eccesso di latte ed unitevi il fegato.
     
    Rosolate la cipolla con un po’ di burro, ed unitela fredda al composto di pane e fegato. Completate con la maggiorana, il prezzemolo tritato, la buccia grattugiata del limone, le uova, sale e pepe.
     
    Formate delle palline sferiche con l’impasto di circa 6/7 cm. di diametro. Cuocete i knodel di fegato nel brodo portato a bollore leggero per circa 20 minuti. Serviteli con il loro brodo ben caldi spolverati di erba cipollina tagliuzzata.

    Le trippe o la trippa
    Le trippe sono bene note e si prestano per mille saporite preparazioni, sono un cibo particolare caratterizzato dalla consistenza elastica, gelatinosa ma allo stesso tempo leggermente tenace, mentre il gusto è abbastanza neutro e si esalta con i condimenti usati. (cioè in umido con le patate)

    Zuppa di trippa

     

    • 1 kg. di trippa mista già cotta
    • 500 g. di  patate
    • 1 cipolla media
    • 1 gamba di sedano
    • 1 carota
    • 15 g. di funghi secchi
    • 1 latta di pomodori pelati o di polpa di pomodoro
    • 1 bicchiere di vino bianco secco (di buona qualità, non nel cartone)
    • 1/2 bicchiere di olio d’oliva extra vergine (riducibile a 3/4 cucchiai)
    • sale q.b.

     
    Preparazione
     
    Pulite la cipolla, il sedano e la carota, e tritateli finemente. Fate rosolare il trito con l’olio in un tegame possibilmente di terracotta (unite dell’acqua calda se avete ridotto la quantità di olio).
     
    Mettete i funghi in ammollo in acqua tiepida, poi tritateli grossolanamente; metteteli da parte e conservate l’acqua di ammollo dopo averla filtrata.
     
    Lavate la trippa con acqua bollente. Eliminate, se presente, il grasso visibile, poi tagliatela a strisce larghe 1 cm. scarso.

     
    Versate la trippa nel tegame con il soffritto di verdure, e fatela insaporire. Bagnate con il vino, e fatelo evaporare. Aggiungete i funghi tritati ed i pomodori (se usate i pelati, prima schiacciateli con una forchetta). Salate. Fate cuocere per circa 1 ora e mezza, bagnando con acqua calda, se il sughetto asciugasse troppo (utilizzate anche l’acqua dei funghi).
     
    Passato il tempo, controllate di sale ed unite le patate pelate e tagliate a pezzi
     
    La tradizione richiede di accompagnare queste trippe accomodate con formaggio grattugiato.
     
    La trippa, come le altre frattaglie  è un pochino calorica, ma in Inverno di tanto in tanto portiamola in tavola, sia per non perdere la tradizione, sia perchè è un piatto molto economico.

    La trippa alla fiorentina

     

    • 600 g. di trippa centopelli pronta per la cottura
    • 300 g. di pomodori pelati
    • 1 gambo di sedano
    • 1 carota
    • 1 cipolla
    • 1 spicchio di aglio
    • 1 foglia di alloro
    • 2 rametti di basilico
    • 1/2 bicchiere di vino bianco secco 
    • brodo di carne q.b.
    • olio extra vergine di oliva q.b.
    • burro q.b.
    • sale e pepe q.b.
    • parmigiano reggiano grattugiato q.b.

     
    Preparazione

    Tagliate la trippa a striscioline, lavatela e scolatela.
     

    Mettete in un tegame (possibilmente di terracotta) un po’ di olio e di burro e le verdure tritate (carota, sedano, cipolla e aglio) e la foglia di alloro spezzettata. Unite la trippa fatela asciugare, poi bagnatela con il vino bianco e fatelo evaporare. Unite i pomodori pelati, salate e pepate.
     

    Cuocete a fuoco basso per circa un’ora e mezzo, bagnando di tanto in tanto con del brodo di carne.
     

    A fine cottura unite il basilico spezzettato. Servite la trippa portando in tavola del parmigiano reggiano grattugiato.
     

    Se volete eseguire la ricetta originale, unite alla trippa anche uno zampetto di vitello lessato e disossato; questa aggiunta renderà il sugo della trippa piacevolmente vellutato.
     

    La cervella e i filoni (cioè il midollo contenuto all’interno della colonna vertebrale)

    La cervella per la sua consistenza morbida si usa nella preparazione di ripieni e farce per esempio nella  ma personalmente noi troviamo che la preparazione migliore per la cervella sia impanarla e friggerla (infatti è parte di molti fritti misti)

    Fritto di cervella, pane e carciofi
     

    Il polmone
    Il polmone non è solo un cibo per il gatto, può esser utilizzato in cucina, ovviamente cuocendolo a lungo visto la sua consistenza spugnosa e non tenerissima.


     

    Il rognone
    Il rognone è il rene e deve essere preparato con cura facendolo spurgare prima di cucinarlo (noi di solito lo puliamo eliminando il grasso che lo ricorpre, poi lo tagliamo a fettine e lo lasciamo riposare una mezzora nel latte, infine sciacquaiamo e asciughiamo).
     

    Rognone di vitello al Cognac

    La coda
    La coda non è una frattaglia, ma si tratta semplicemente di carne ed osso, per cui è la prima cosa da provare se volete iniziare ad addentrarvi nel mondo del quinto quarto.(oxtail soup) piatto della cucina inglesenoi vi proponiamo una versione piuttosto semplice di questa classica ricetta romanesca
     

    La lingua
    La lingua è una taglio delizioso, in fondo è un muscolo ed ha una consistenza morbida e gelatinosa

     

     
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