io tu gli altri

Post N° 587


Giù le mani dai bambini! Ora! Subito!Fermiamo gli orchi!Il 23 giugno si celebrerà il "Boy love day", la giornata dei pedofili.Un'iniziativa internazionale promossa da diverse associazioni che dialogano attraverso siti internet con lo scopo di diffondere la "cultura della pedofilia" e solidarizzare con i violentatori di bambini in carcere.  Nei siti, oltre agli appelli per "accendere una candela azzurra”, compaiono foto di minori semi-nudi e chiari inviti al sesso libero tra adulti e adolescenti" – le pagine che annunciano a livello mondiale il “Boy love day”, attaccano i “pochi adulti che con le loro violenze gettano fango sui milioni di adulti che amano gli adolescenti come già si faceva nell’antica Grecia .Gli stessi siti invitano gli adolescenti a non avere paura di lasciarsi andare a scoprire il sesso con chi gli sta accanto, anche se è un adulto -. Di fronte ad un tale scempio, ci appelliamo all'Unione Europea, all'Unicef e a tutte le istituzioni affinchè il "Boy love day" non si celebri e affinchè vengano oscurati tutti i siti Internet dove si sta propagando questa iniziativa.Siti subdoli, inquietanti, che si propongono di divulgare “la cultura della pedofilia.Hanno l’aspetto rassicurante del blog semplice semplice, quasi infantile: colori tenui, disegni di Babbo Natale con bambini sulle ginocchia, Un boy scout abbracciato dai “lupetti”, un sacerdote con accanto un  chierichetto. Poi, da link a link, si arriva alle foto dei bambini. Adolescenti, ragazzini di dieci, undici anni, sorridenti, ammiccanti.Ancora foto, stavolta niente sorrisi, Bimbi piccolissimi, tre quattro anni, gli occhi orientali sgranati, il terrore di chi non ha difese. Un orrore che rimane sulla pelle per sempre. Non va via. Memorie che non si cancellano. Rimangono incollate a quell’attimo, a quell’istante, a quei giorni, a un volto, a delle mani, Le mani degli ORCHI.Gli orchi sono intorno a noi. A casa, a scuola, nelle chiese, in Rete. Si muovono compatti, più compatti di noi. Dobbiamo essere più caparbi di loro per batterli.Rovesciare le prospettive. Usare la Rete come un terreno di contrasto.Cinquantamila, sessantamila firme per dire basta. Migliaia di volte basta.Per aderire inviare  una mail a italia@epolis.sm   firmando con nome e cognome