io tu gli altri

Post N° 611


“Non ne potevo più. Avevo voglia di vederti.””Entra.” Mi prese per mano, mi fece entrare in casa, mi tolse il giubbotto. Lo lasciai fare. Fece esattamente ciò che desideravo. Non mi chiese nulla. Mi accarezzò il viso e cominciò a baciarmi sul collo. Sentivo il mio cuore battere forte e ordinai a me stessa di non pensare, di non cercare di capire, di lasciarmi andare.Sembrava conoscere il mio corpo da sempre, sapeva meglio di me come farlo funzionare, e a me bastava sentire il suo odore per dimenticare ogni cosa. Avevo voglia di sentire il suo corpo sopra di me, dentro di me. Avevo voglia di entrare nel suo, di stare dentro di lui, e spingevo il mio seno contro il suo petto, le mie gambe contro le sue gambe, la bocca contro la bocca, come se cercassi una porta, un passaggio segreto che mi permettesse di entrare, di nascondermi in quel rifugio sicuro, dove niente potesse ferirmi. “E’ qui che voglio stare. Qui dentro” gli dissi, baciando il suo ombelico.