Creato da: pigra_pigrissima il 20/11/2004
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Post N° 601

Post n°601 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

Il gattomatto che gira sul tetto
Il gattomatto guarda tutti con sospetto
Dall’alto controlla ogni strano movimento
Il gattomatto sta fuori il gattomatto sta dentro
Ma è curioso e lui lo sa, controlla tutta la città
Ma da questa sera, il gatto è sulla porta chissà cosa vorrà?
Mi fissa con diffidenza, sul ciglio della porta: lo tocco, si gonfia, mi graffia, poi scappa
Non si fa vedere… il gattomatto si nasconde nel cortile…
È curioso e lui lo sa, gira tutta la città
Ma questa notte non mi fa  dormire: vuole entrare qua!
Hey hey lasciami entrare (mi chiede per favore)
Hey hey fuori c’è un cane (che mi vuole fare male)
Hey hey se mi vuoi bene (non stare ad aspettare,
lasciami entrare
sarò il gatto più fedele che tu abbia conosciuto mai…)
Il gattomatto dorme nel mio letto 
e per dispetto mangia pure nel mio piatto
Non solo, mi sporca anche tutto il pavimento,
Il gattomatto è molto furbo e attento
E quando ho gente a casa mia
Non sa fare compagnia
Ma che convivenza
Ho perso la pazienza: vai fuori di qua!
Lui mi fissa con arroganza
Sul ciglio della porta: lo tocco, si gonfia, mi graffia poi scappa
Non si fa vedere… il gattomatto si nasconde per le scale
È testardo e lui lo sa:
lo sa tutta la città
Che questa notte nonostante tutto lui ritornerà!
Hey hey lasciami entrare (mi chiede per favore)
Hey hey fuori c’è un cane (che mi vuole fare male)
Hey hey se mi vuoi bene (non stare ad aspettare,
lasciami entrare
sarò il gatto più fedele che tu abbia conosciuto mai…)

 
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Post N° 600

Post n°600 pubblicato il 06 Ottobre 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

“ Per anni. Mai un momento in cui non avessi paura, in cui non stessi aspettando qualcosa. Aspettavo che se ne andasse o che ritornasse. Aspettavo una sberla o un sorriso. Quel lavaggio del cervello me l’aveva distrutto,  il cervello; passavo le ore come uno zombie, avevo paura di pensare e di smettere di pensare… Me ne stavo a casa e aspettavo. Non avevo più amici. Perché gli avevo dato un uovo troppo cotto, perché alzavo gli occhi al cielo… Perché. Perché. Perché. Mi distrusse. Mi fece a pezzi. Ma io non smettevo di amarlo. E lui amava me.

Lasciami stare!

Non picchiare la mia mamma!

Lo prometto!

Lo prometto!

Lo amavo. Lui era tutto e io non ero niente. L’avevo provocato. Ero stata una stupida.

Mi tirava su da terra. E io lo amavo. Mi tirava su e mi prendeva tra le braccia. Si metteva a piangere appoggiato alla mia testa. Avevo bisogno di lui. Per anni ci credetti. Me lo ero meritato. Ero inutile. Non ero nemmeno capace di preparargli una cena come si deve.

Lo prometto!

Ero senza speranze. Per anni ci credetti. Non ce l’avrei mai fatta da sola. Avevo bisogno di lui. Buona solo per scopare, e nemmeno troppo brava se era per quello. Cosi diceva lui. Per questo andava con le altre.

Glielo sentivo addosso l’odore delle altre.

C’erano dei giorni in cui non esistevo; per lui ero trasparente, mi girava intorno. Ero invisibile. C’erano giorni in cui ero contenta di non esistere. Una chiusura totale, smettevo di pensare, smettevo di guardare. E quelli erano i giorni migliori.

Con i bambini era difficile andare avanti così. Mi facevano sempre tornare in me. Dovevo esserci, non potevo essere invisibile, con loro. Dovevo pensare. Dovevo essere viva e sveglia, e fare le cose che c’erano da fare. Non potevo lasciali soli. Non potevo lasciali con lui; non potevo mollare tutto. Erano sempre lì, tutto il tempo. Bisognava dargli da mangiare. Bisognava abbracciali. Dovevo esserci, per loro. E così vivevo. Vivevo per loro. Loro mi vedevano. Loro mi accarezzavano. Poi quando diventavano grandi avrei potuto scomparire. Avrei potuto ripiegarmi su me stessa. Ma dovevo esistere, dovevo esserci fino a quando erano grandi abbastanza….

“ Non picchiare la mia mamma! “

La voce della piccola. Le sue braccia che mi stringevano la gamba, lei che si teneva aggrappata. E mi infilava le dita nella tasca di dietro dei jeans, me li tirava. Con i piedi tra i miei. E intanto lui mi girava intorno. E mi giravo anch’io, per tenermelo davanti.

“ E’ tutto a posto tesoro” diceva lui.

E lei continuava a tirarmi per la tasca. E a premermi la faccia contro. Poi guardava suo padre. Gli guardava i pugni, la faccia. E mi premeva contro il suo faccino. Io non riuscivo a vederla. Le tenevo una mano sulla testa.

Dovevo tenere gli occhi addosso a lui. Per cercare di trattenerlo. Sentivo la piccola che tremava. Dovevo farlo stare lontano. E stare attenta a tenermelo sempre davanti. E a tenere lei dietro di me. Dovevo stare attenta a non usarla come scudo. Lei si aggrappava ai miei jeans. Col cuore che le batteva. E io tenevo gli occhi fissi in quelli di lui.

Lui mi amava. Lo so. Fino alla fine. Anche dopo che l’ho buttato fuori di casa. Non era lui, era qualcosa dentro di lui. Qualcosa che era andato storto. Era uno che si arrabbiava. Aveva sempre avuto un brutto carattere.  Sapeva quello che voleva. Gli sarebbe bastato poco, essere solo un po’ diverso per diventare qualcuno. Negli affari, o nella politica. L’avrebbe usata in altro modo, tutta quella rabbia. Invece di sprecare tutto.

Perché faceva così? Non mi viene una risposta vera. Mi amava e mi picchiava. Io lo amavo e mi facevo picchiare. E’ una cosa tanto semplice, tanto stupida e tanto complicata. Mi amava. Ma se mi amava perché mi picchiava?

Non ce l’avrei mai fatta ad andare oltre la porta di casa. C’erano troppe cose. Troppe cose. I bambini. La scuola. Farmi vedere dalla gente. Era tutto nero lì fuori. Lui diceva che mi ammazzava se me ne andavo. E i bambini. Diceva che non me li avrebbe mai lasciati portare via.

Quando ero a letto ad aspettarlo ero felice che tornasse a casa. Però avevo anche paura. Era ubriaco? O sarebbe stato gentile con me? Meglio essere sveglia o far finta di dormire? Stavo a sentire i suoi passi e cercavo di decifrarli. Quanto erano lontani, quanto aveva bevuto, di che umore era. Riuscivo a capirlo prima che arrivasse in stanza.

E poi rimase soltanto la paura. Il terrore quando sentivo la porta che sbatteva.

Quanto sono stata così? Non lo so. Un giorno l’ho conosciuto. Un giorno mi sono sposata. Un altro giorno l’ho buttato fuori di casa. E’ tutto successo nel frattempo.

Buttato fuori! Non me lo scorderò mai… l’eccitazione, il terrore.Mi fece sentire così bene. Fu terrificante però, dopo… dopo che era successo. Dopo che gliele avevo suonate. Lo feci senza pensarci. Non ci sarei riuscita, se no.

Quando lo vidi che guardava Nichi in quel modo, quando gli vidi gli occhi… Non so cosa mi successe… mi trasformai in Superwoman. Fu facilissimo. Bang… e via. Non pesava più niente la padella.

Non pesava più niente quando la tirai su. Giù… e via. Il mio momento più bello. Esistevo. Lo spirito del male. Lui aveva ucciso me, e adesso era il turno di Nichi. E invece no. No, cazzo, no.

“ Vaffanculo…. Vattene fuori di qua.” “

 

 

 
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Post N° 599

Post n°599 pubblicato il 05 Ottobre 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

A volte vado fuori a colazione con le ragazze. Mi correggo. Volevo dire con le mie amiche donne. Non siamo più ragazze, non lo siamo più da almeno trent’anni. Comunque, a volte andiamo fuori a colazione e allora, girando uno sguardo intorno al tavolo, mi accorgo che indossiamo tutte maglioni a collo alto. A volte, invece, portiamo tutte delle sciarpe intorno al collo, come Katharine Hepburn in Sul lago dorato. E’ buffo e anche un po’ triste, perché nessuna di noi ha la nevrosi dell’età. Nessuna mente, nessuna si veste in modo ridicolo per la sua età. I nostri anni li portiamo bene. Se non fosse per il collo…..
Oh, il collo!! Ci sono colli da gallina, colli da tacchino, colli da elefante. Ci sono colli magri e colli grassi, colli flosci e colli grinzosi, colli cerchiati e colli rugosi, colli fibrosi e colli cadenti, colli flaccidi e colli pieni di macchie. E ci sono colli che sono una stupefacente combinazione di quanto sopra.
Secondo il mio dermatologo, il collo comincia ad “andarsene”verso i 43 anni, e tanti saluti. Possiamo metterci il fondotinta sul viso e il correttore intorno agli occhi, possiamo tingerci i capelli, fare iniezioni di botulino e collagene e Restylane nelle rughe e nelle grinze, ma a parte la chirurgia plastica, per il collo non c’è niente da fare, un accidenti di niente. Il collo ti tradisce sempre.

La nostra faccia è una bugia e il nostro collo la verità.

 
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Post N° 598

Post n°598 pubblicato il 04 Ottobre 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle ‘i’
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore
e ai sentimenti….
                               
(P.Neruda)


Un giorno, lasciati trovare....

 
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Post N° 597

Post n°597 pubblicato il 25 Agosto 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

Mio Dio, che ansia. Ansia. Ansia.

 
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Post N° 596

Post n°596 pubblicato il 01 Luglio 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

Ti fischiano mai le orecchie?

 
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Post N° 595

Post n°595 pubblicato il 25 Giugno 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

" La pelle, le pieghe del corpo e le secrezioni hanno sapori forti e definiti, personali come l'odore. Ne sappiamo poco perchè abbiamo perso l'abitudine di leccarci e di annusarci l'un l'altro. ricordo ancora il sapore di gomma da masticare, di tabacco, del mio primo bacio, anche se ho dimenticato la faccia di colui che ne fu l'autore. Il gusto si può coltivare, come si coltiva l'orecchio per il jazz: senza pregiudizi, con spirito curioso e senza prenderlo troppo sul serio. "

 
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Post N° 594

Post n°594 pubblicato il 25 Giugno 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

Occupano troppo spazio. E’ quello il problema con gli uomini. Non è solo il loro spaparanzarsi e lo scendere le scale con quei passi pesanti. E’ la continua esigenza di attenzione.
Gli uomini hanno quel piccolo lampeggiante sulla testa. Ciao. Sono io. Sono ancora qui.

 
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Post N° 592

Post n°592 pubblicato il 23 Giugno 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

TUTTI CONTRO IL "BOY LOVE DAY"

CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELL'INFANZIA

Articolo 16
Nessun fanciullo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa o nella sua corrispondenza, ne a lesioni illecite del suo onore della sua reputazione.
Ogni fanciullo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o atteggiamenti lesivi.

Articolo 19
Gli Stati parti adotteranno ogni misura appropriata di natura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per proteggere il fanciullo contro qualsiasi forma di violenza, danno o brutalità fisica o mentale, abbandono o negligenza, maltrattamento o sfruttamento, inclusa la violenza sessuale, mentre e sotto la tutela dei suoi genitori, o di uno di essi, del tutore e dei tutori o di chiunque altro se ne prenda cura.
Articolo 34


Gli Stati parti si impegnano a proteggere il fanciullo contro ogni forma di sfruttamento sessuale e violenza sessuale. A tale fine gli Stati parti devono prendere in particolare ogni misura adeguata su piano nazionale, bilaterale, multilaterale per prevenire:
-l'induzione o la coercizione di un fanciullo per coinvolgerlo in attivita sessuali illecite; 
 -lo sfruttamento dei fanciulli nella prostituzione o in altre pratiche sessuali illecite; 
 -lo sfruttamento dei fanciulli in spettacoli e materiali pornografici.

 
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Post N° 591

Post n°591 pubblicato il 17 Giugno 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

" ... come è bello stare a Napoli e sognar... "


niente Napoli quest'estate.

tanto... non c'è niente da sognare.

 
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Post N° 590

Post n°590 pubblicato il 12 Giugno 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

Bè, questo è proprio incredibile ....

ma chi se lo mette in casa?

 
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Post N° 589

Post n°589 pubblicato il 11 Giugno 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

barzelletta milanese

Un uomo di colore viene divorato da un coccodrillo, ma la testa rimane fuori...
Passano due vecchietti milanesi e uno dice all'altro: "va
ch'el negher lì...disen che moren de fam, moren de fam e poo a dormen denter el sac a pelo de la "Lacost" !!!

 
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Post N° 588

Post n°588 pubblicato il 11 Giugno 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

BASTA COSE TRISTI.

 
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Post N° 587

Post n°587 pubblicato il 10 Giugno 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

Giù le mani dai bambini! Ora! Subito!

Fermiamo gli orchi!

Il 23 giugno si celebrerà il "Boy love day", la giornata dei pedofili.
Un'iniziativa internazionale promossa da diverse associazioni che dialogano attraverso siti internet con lo scopo di diffondere la "cultura della pedofilia" e solidarizzare con i violentatori di bambini in carcere.  Nei siti, oltre agli appelli per "accendere una candela azzurra”, compaiono foto di minori semi-nudi e chiari inviti al sesso libero tra adulti e adolescenti" – le pagine che annunciano a livello mondiale il “Boy love day”, attaccano i “pochi adulti che con le loro violenze gettano fango sui milioni di adulti che amano gli adolescenti come già si faceva nell’antica Grecia .Gli stessi siti invitano gli adolescenti a non avere paura di lasciarsi andare a scoprire il sesso con chi gli sta accanto, anche se è un adulto -. Di fronte ad un tale scempio, ci appelliamo all'Unione Europea, all'Unicef e a tutte le istituzioni affinchè il "Boy love day" non si celebri e affinchè vengano oscurati tutti i siti Internet dove si sta propagando questa iniziativa.

Siti subdoli, inquietanti, che si propongono di divulgare “la cultura della pedofilia.
Hanno l’aspetto rassicurante del blog semplice semplice, quasi infantile: colori tenui, disegni di Babbo Natale con bambini sulle ginocchia, Un boy scout abbracciato dai “lupetti”, un sacerdote con accanto un  chierichetto. Poi, da link a link, si arriva alle foto dei bambini. Adolescenti, ragazzini di dieci, undici anni, sorridenti, ammiccanti.
Ancora foto, stavolta niente sorrisi, Bimbi piccolissimi, tre quattro anni, gli occhi orientali sgranati, il terrore di chi non ha difese. Un orrore che rimane sulla pelle per sempre. Non va via. Memorie che non si cancellano. Rimangono incollate a quell’attimo, a quell’istante, a quei giorni, a un volto, a delle mani, Le mani degli ORCHI.
Gli orchi sono intorno a noi. A casa, a scuola, nelle chiese, in Rete. Si muovono compatti, più compatti di noi.
Dobbiamo essere più caparbi di loro per batterli.
Rovesciare le prospettive. Usare la Rete come un terreno di contrasto.
Cinquantamila, sessantamila firme per dire basta. Migliaia di volte basta.

Per aderire inviare  una mail a italia@epolis.sm   firmando con nome e cognome

 
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Post N° 586

Post n°586 pubblicato il 05 Giugno 2007 da pigra_pigrissima
Foto di pigra_pigrissima

MADELEINE... 4 anni... scomparsa

può essere ovunque.

Guardiamoci intorno.

Impariamo a guardare chi ci passa vicino.

 
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