Roma, 25 feb. (LaPresse) - Il risultato conseguito da Scelta Civica è "soddisfacente" anche "se qualcuno si aspettava di più" e alla luce dell'esito incerto del voto il movimento "ha acquisito se possibile anche più rilievo". Dopo una giornata d'attesa, trascorsa a palazzo Chigi insieme ai suoi fedelissimi, Mario Monti si presenta al comitato elettorale in via del Corso, a Roma, poco prima delle 23 e snocciola i risultati della sua 'salita' in politica: "Oltre 3 milioni e 200 mila elettori", partendo "da da zero, senza strutture e mezzi e con esperienza molto limitata". Cauto ottimismo quello del professore che ringrazia i suoi elettori per aver fatto una "scelta coraggiosa" e che rivendica la prospettiva del suo progetto: "Questa entit diventa da domani struttura destinata a durare e a interpretare sempre più e sempre meglio le aspirazioni dei tanti italiani che per i propri figli vogliono un Paese saldamente ancorato all'Europa".
Archiviata la pratica dell'analisi del risultato, Monti passa ad esamiare il quadro di instabilit che sta emergendo dalle urne e nel mirino finisce il Porcellum, "legge elettorale che si merita il nome che ha", con un premio di maggioranza "esorbitante". "Credo - spiega il premier uscente - che non esista Paese nel quale sia così marcato un premio di maggioranza inteso a facilitare la governabilit " che crei una "così grande sproporzione tra il risultato elettorale e la rappresentanza parlamentare".
Per questo motivo, sottolinea, "è motivo di grandissimo rammarico che, malgrado i moniti del capo dello Stato, la legge elettorale non sia stata modificata. Credo sia una grossa responsabilit delle forze politiche ed è uno dei motivi di disaffezione e di distanza dalla politica stessa". La vigilia del voto aveva ritagliato al professore un ruolo decisivo nell'ottica di un'alleanza con il centrosinistra al Senato, ma il risultato conseguito da Scelta Civica, intorno al 9%, fa sfumare quest'ipotesi. Quello che serve, ammonisce Monti, è "garantire" un governo al Paese "con la massima trasparenza delle forze politiche", non "per galleggiare nel punto in cui ci si trova", ma per "andare avanti".
Sull'ipotesi di un esecutivo di larghe intese, invece, Monti non si sbilancia e ricorda che spetta al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, "individuare la strada". E a chi teme che i mercati domani possano riflettere l'instabilit dell'esito del voto, il professore replica: "Le turbolenze che potrebbero caratterizzare i mercati da domani saranno meno gravi di quelle avute in altri momenti per il lavoro di messa in sicurezza al quale si è dedicato il governo in questi mesi".
(ASCA) - Roma, 26 feb - Antonio Preziosi aprira' due lunghe finestre informative nella versione speciale del programma ''Tra cielo e terra'', di Paolo Corsini, a cura di Fabrizio Noli, con la consulenza giornalistica di Filippo Di Giacomo. L'appuntamento e' per mercoledi' dalle 10.20 alle 12.00; e per giovedi' pomeriggio, dalle 16.30 fino alle 19.00. In totale, quasi cinque ore di diretta, con ospiti e inviati, per raccontare i due giorni di fine pontificato di Joseph Ratzinger. Cominceremo con l'udienza generale di domani. Giovedi', inoltre, seguiremo la partenza in elicottero del Papa alla volta di Castelgandolfo, per quello che sara' il suo saluto ancora in veste di Pontefice a Roma, prima delle 20.00, con l'inizio della sede vacante.'' Ancora una volta - dichiara il direttore di Radio1 e del Giornale Radio Rai Antonio Preziosi - la notizia non puo' attendere, e la nostra squadra e' pronta a raccontare una cronaca che si fa storia''.
Genova, 26 feb. (LaPresse) - "Andrò io alle consultazioni con Napolitano" per il Movimento 5 stelle sulla formazione del nuovo governo. Lo ha annunciato Beppe Grillo parlando con i cronisti fuori da casa sua a Sant'Ilario. "Noi lo voteremo online" aggiunge Grillo sull'elezione del Capo dello Stato. "Io ho detto la mia. Dario Fo potrebbe essere il presidente della Repubblica. E' un Nobel famoso nel mondo. E' un ragazzo, lui ha capito il senso del movimento, ha capito perfettamente cosa stava succedendo" chiosa Grillo a proposito del Colle.
"La politica non deve avere una visione a 15 o 100 giorni, ma a mille o duemila giorni. Parliamo di un nuovo modo di concepire l'economia e la scuola" spiega il comico a proposito della sua visione. Sulla grande coalizione il verdetto è definitivo: "Pdl e Pd insieme dureranno 7-8 mesi, non di più. E' l'economia che non gli dar scampo, chiudono 1000 imprese al giorno. Non abbiamo può grandi imprese come a Ivrea, Biella e Alessandria. Questa è una guerra generazionale, siamo un popolo di vecchi". La Tav? "Non si far . Non ci sono i soldi per le grandi opere. Il nostro futuro è a 200 chilometri orari e non 300". Appoggio al Governissimo? "Dipende se seguiranno il nostro programma. Se il nostro programma diventa operativo è perfetto".
Tra i parlamentari del Movimento 5 stelle qualcuno potrebbe vendersi? "E' possibile. Una scilipotizzazione ci potrebbe essere" aggiunge Grillo. Infine Monti: "Monti ha una comunicazione degli anni Settanta. Cagnolini, bambini, ha fatto una prova con Facebook. Stava prendendo il posto di Mastella" ha ironizzato sull'ex premier.