pilarmivida

Lunedì mattina


Pilar sta sola a casa.Pilar fa tanti progetti. Organizzarsi la giornata secondo spazi (un po' come il protagonista di About a boy) è una cosa che la fa sentire fiera di sè: per una casinara come lei, che mentre fa una cosa ha in testa miiiille e più pensieri, riuscire ad organizzare la propria dimensione spazio/tempo è una vera e propria conquista.
Dunque la fatina decide di procedere nel seguente modo:ascoltare Radio Deejay da Internetfar prendere aria alle stanzelavare piatti colazione e sera primapulire pavimento cucinalavare bagno piano primorifare lettolavarsifare la spesacucinareE invece no.L'amara delusione arriva quando non riesce a raggiungere nemmeno il primo obiettivo: porcaeva, non riesce ad ascoltare Il Volo del Mattino.Scarica programmi, accende tutto l'accendibile, gira il piccì, spegne la lucina accanto, clicca in ogni dove... niente! Dannazione, non riesce a sentire Fabio Volo.E quando la fatina non riesce ad attuare i suoi programmi, SCLERA.Basta, la giornata è praticamente andata ammale.Tutto per questa tènnologia del menga: se la cara vecchia radio funzionasse come si deve, la giornata sarebbe fantastica e Pilar si sentirebbe con la coscienza a posto*. Soddisfatta.E invece no.S'aggira per casa persa, cincischia in pigiama, comincia a rifare il letto ma lo pianta lì.Lava qualche tazza, poi smette.Cerca di pulire il bagno ma esce subito, perchè tanto deve ancora lavarsi.Allora dovrebbe lavarsi.Ehnnò, perchè prima deve fare i mestieri: che senso avrebbe sistemarsi benbene e poi sudare per rassettare tutto?Eh, però come si fa a fare i mestieri senza la radio in sottofondo?Come può lavarsi e farsi bella senza RadioDeejay?Allora non può fare nemmeno la spesa, perchè mica può uscire in pigiama.
Ecco.La giornata è buttata.Maledetta Tennòlogia.*Cielo, i tempi verbali...