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Pet-therapy: benefici per soggetti con difficoltà


La pet-therapy ormai è largamente usata anche in Italia. Recentemente molti centri e molti comuni italiani hanno deciso di adottare la terapia integrandola nei programmi rivolti alla comunità disabili e i risultati sono entusiasmanti.Apripista in questo campo è stato il Comune di Montesilvano, nel pescarese, primo d'Abruzzo a sperimentare la tecnica pet-therapy.Ben 29 persone hanno partecipato con passione al progetto. L'età dei partecipanti è stata estremamente variabile: da bambini di 18 mesi a ragazzi 26enni, tutti affetti da molteplici disturbi.In base sia all'età che ai disturbi gli utenti son stati divisi in 8 gruppi e tutti hanno partecipato a due sedute settimanali della durata di un’ora.Caterina Di Michele, presidente della Cooperativa Diapason che ha condotto il progetto, spiega che "quest'anno il filo conduttore delle attività con gli animali è stata la relazione inter e intraspecifica, ovvero la stimolazione in primis e la relazione tra gli utenti (soprattutto quelli nuovi) e gli operatori".Ciascun utente poi è stato seguito da due professionisti e ciascun professionista ha seguito in media 2 utenti. I risultati sono stati entusiasmanti. L'obbiettivo infatti era quello di rafforzare la fiducia reciproca in modo da migliorare anche il rapporto con gli animali. Ciascun individuo infatti, rafforzando la fiducia reciproca impara anche a percepire i comportamenti da assumere con l'altro sia che si tratti di un essere umano, sia che si tratti di un cane o di un gatto.Se dunque il tuo Comune non offre questa possibilità, prova a contattare l'associazione disabili più vicina e a proporre in gruppo il progetto. Il beneficio che potrebbe trarne tuo figlio è davvero grande.