Tramonto rosso

NOTTURNO - James Joyce


NOTTURNO  Smunte nella tenèbra entro a sudari, pallide stelle le loro torce agitano. Fatue luci dai più remoti cieli schiaran fioche, archi su archi svettanti, la navata della notte nera di peccato. Serafini, le osti perdute si svegliano a servire sino a che in illune tenèbra ognuna ricade, smorta, levato che abbia e agitato il suo turibolo. E a lungo e alto, per la notturna navata che si estolle bàttito di stelle rintocca, mentre squallido incenso gonfia, nube su nube, ai vuoti spazi dall'adorante deserto d'anime.