IL CAMPANILE fa sentire la «propria voce» attraverso Paolo Giannasio, neocommissario regionale dell’Udeur (è stato lo stesso Mastella due mesi fa, a nominarlo) che ha scritto al Governatore lucano chiedendo l’estromissione dall’esecutivo dei “traditori” del partito che rappresenta. Il riferimento a quanti, a viale Verrastro, hanno scelto i Popolari uniti (Scaglione e Potenza) o meno (Mastrosimone).L’invito a De Filippo è «a prendere atto, anche per non offuscare di fronte all’opinione pubblica ulteriormente le sue qualità politiche e intellettuali, accollandosi ormai da tempo ingiustamente il fallimento totale di questa maggioranza, che non può e non deve più mantenere in piedi una coalizione del tutto anomala e antidemocratica».Del resto, «De Filippo non può essere il capro espiatorio di un disastro regionale determinato da chi lo ha preceduto.Se non ci si rende conto che la politica è e deve essere al servizio della gente e non di se stessi e della ricerca di poltrone – continua Gianansio - si andrà sempre peggio» Poi il commissario sottolinenea: «cogliendo l’occasione della crisi improvvisa, ma non inaspettata» - che il presidente «non può essere a capo di una coalizione del tutto anomala e sotto certi versi immorale dal punto di vista etico.
GIANNASIO (UDEUR): VIA I TRADITORI
IL CAMPANILE fa sentire la «propria voce» attraverso Paolo Giannasio, neocommissario regionale dell’Udeur (è stato lo stesso Mastella due mesi fa, a nominarlo) che ha scritto al Governatore lucano chiedendo l’estromissione dall’esecutivo dei “traditori” del partito che rappresenta. Il riferimento a quanti, a viale Verrastro, hanno scelto i Popolari uniti (Scaglione e Potenza) o meno (Mastrosimone).L’invito a De Filippo è «a prendere atto, anche per non offuscare di fronte all’opinione pubblica ulteriormente le sue qualità politiche e intellettuali, accollandosi ormai da tempo ingiustamente il fallimento totale di questa maggioranza, che non può e non deve più mantenere in piedi una coalizione del tutto anomala e antidemocratica».Del resto, «De Filippo non può essere il capro espiatorio di un disastro regionale determinato da chi lo ha preceduto.Se non ci si rende conto che la politica è e deve essere al servizio della gente e non di se stessi e della ricerca di poltrone – continua Gianansio - si andrà sempre peggio» Poi il commissario sottolinenea: «cogliendo l’occasione della crisi improvvisa, ma non inaspettata» - che il presidente «non può essere a capo di una coalizione del tutto anomala e sotto certi versi immorale dal punto di vista etico.