PINO CARIGLIA

UNA TELEFONATA INTERCETTATA CHIAMA IN CAUSA L'ASSESSORE ALLA SANITA' E IL DIRETTORE DELL'AZIENDA OSPEDALIERA


APPALTI SANITA': DAVANTI AL PM WOODCOCK L'ASSESSORE REGIONALE ANTONIO POTENZA E IL DIRETTORE DEL SAN CARLO GIOVANNI DE COSTANZOPOTENZA - Un imprenditore ricevuto al San Carlo di Potenza pochi giorni prima di aggiudicarsi una gara da 25 milioni di euro. Lo stesso imprenditore accolto anche dall’Assessore regionale della Sanità e all’uscita telefona al «contatto» che gli ha procurato l’appuntamento per dirgli che l’assessore «si è messo a disposizione».E' scaturito da qui l'interrogatorio dell’assessore regionale alla Sanità della Regione Basilicata Antonio Potenza (Popolari Uniti) e del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Carlo (la più grande della regione) Giovanni De Costanzo. In entrambi i casi il Pm Henry John Woodcock ha chiesto informazioni su incontri avuti con i fratelli Chiorazzo. Incontri di cui aveva avuto notizie grazie a precedenti attività d’indagine, tra intercettazioni e osservazioni con pedinamento. Intercettazioni, va detto, che chiamano in ballo solo indirettamente Potenza e De Costanzo che sono stati convocati anche per dare una «interpretazione» delle cose dette da terzi. L’assessore alla sanità Potenza, stando a quanto riferiscono fonti della procura potentina, a settembre dello scorso anno, avrebbe ricevuto una telefonata da Mario Araneo. L’uomo gli si presenta come figlio di un ex esponente della Democrazia Cristiana (il padre è stato segretario di sezione a Pescopagano) e chiede un appuntamento per i fratelli Chiorazzo. L’assessore fissa l’incontro e i Chiorazzo vengono ricevuti. Ma all’uscita uno dei due chiama Araneo riferendo che l’assessore «si è messo a disposizione». Una telefonata che il pm Woodcock ha fatto ascoltare, nel corso dell’interrogatorio, chiedendo quale fosse il motivo del colloquio e a cosa facesse riferimento quella «disponibilità» espressa. Potenza avrebbe mostrato perplessità su quell’incontro, avrebbe detto di averli ricevuti per prassi politica e di essersi interrogato sul perchè di quella visita in cui gli imprenditori avrebbero fatto una generica «messa a disposizione» ricevendo un’altrettanto generica «messa a disposizione». Simile, l’andamento dell’interrogatorio di De Costanzo. Il manager avrebbe spiegato di aver ricevuto i due Chiorazzo come altri fornitori della struttura per cortesia (essendosi insediato da poco) su richiesta degli stessi Chiorazzo. Una affermazione subito riscontrata interrogando un’addetta alla segreteria. Ma il Pm intenderebbe andare fino in fondo a quelle conversazioni captate. E l’inchiesta continua ad andare avanti.