PINO CARIGLIA

RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE PER L'EX PM FELICIA GENOVESE E IL MARITO MICHELE CANNIZZARO EX DIRETTORE GENERALE DELL'ASL DI POTENZA


TOGHE LUCANE: CADONE LE ACCUSE PER DE FILIPPO - BUBBICO E MAGISTRATI LUCANICATANZARO - La Procura di Catanzaro ha chiesto l’archiviazione per gran parte degli indagati dell’inchiesta Toghe lucane su un presunto comitato d’affari che avrebbe operato in Basilicata con la complicità di uomini politici, magistrati, professionisti, imprenditori e rappresentanti delle forze dell’ordine. Tra le persone per le quali è stata chiesta l’archiviazione figurano anche il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e l’ex presidente della Regione ed ex sottosegretario allo Sviluppo economico, Filippo Bubbico. Chiesta anche l’archiviazione per i magistrati indagati ad eccezione del pm di Potenza Claudia De Luca per la quale è stato chiesto il rinvio a giudizio per delitti contro la pubblica amministrazione. L'inchiesta era stata aperta dall’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris che nell’agosto scorso, prima di essere trasferito su disposizione del Csm, aveva emesso l’avviso di conclusione indagini per 33 persone. Il fascicolo è poi passato al pm Vincenzo Capomolla che dopo avere sentito gli indagati ha provveduto a formulare le richieste, alcune delle quali, però, non sono ancora state depositate al gip. Capomolla ha effettuato una serie di stralci preparando varie richieste al gip. La procura di Catanzaro, oltre che per De Filippo e Bubbico, ha chiesto l’archiviazione per Giuseppe Chieco, procuratore di Matera; Vincenzo Tufano, procuratore generale a Potenza; Felicia Genovese, ex pm della Dda di Potenza, adesso a Roma; Michele Cannizzaro, marito della Genovese, ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza; Pietro Gentili, ex ufficiale dei carabinieri; Massimo Goti come direttore generale del ministero dello Sviluppo economico; Elisabetta Spitz, dirigente generale dell’Agenzia del Demanio di Roma; Giuseppe Pepe, dirigente del Demanio di Matera; Nicola Montesano, presidente del Consiglio comunale di Policoro (Matera); Michele Vita, segretario generale dell’Autorità di bacino regionale della Basilicata; Paola Morelli; Giuseppe Galante, ex procuratore di Potenza; Francesca Sassano; Rosa Bia; Iside Granese, ex presidente del Tribunale di Matera; Federico Giuseppe e Alberto Auriemma, parenti della Granese; Attilio Caruso, ex presidente della Banca popolare del Materano. Una posizione, quella di Daniele Cenci, ex giudice a Potenza, è già stata decisa dal gip nei mesi scorsi con il proscioglimento, così come richiesto dalla procura.