PINO CARIGLIA

VIA LIBERA DEL COMUNE ALLA RISERVA DEI CALANCHI - ORA TOCCA ALLA REGIONE


MONTALBANO JONICOSI' ALLA RISERVA REGIONALE DEI CALANCHIMONTALBANO JONICO - Via libera del Comune alla “Riserva regionale dei Calanchi”. Ora la palla passa alla Regione. Questa la sintesi di cronaca all’indomani del Consiglio comunale che ha approvato la delimitazione della Riserva naturale dei Calanchi di Montalbano Jonico all'unanimità dei presenti, dato che erano assenti i gruppi di opposizione di centrosinistra usciti poco prima dell’importante votazione per protesta verso la maggioranza maturata non sulla Riserva naturale, ma nei confronti dello svolgimento “autoritario” del Consiglio comunale in merito al punto all’ordine del giorno. Quello sulla vendita dell’ex mattatoio ad una società che vede interessata la moglie dell’assessore Salvatore Gentile. Un’annosa questione che si trascina da tempo con la società Luge che ha acquistato in un’asta pubblica l’area dell’ex mattatoio municipale (circa 1000 mq) per 400 mila euro, ha versato 160 mila di acconto e ha ottenuto due proroghe dal Comune sul resto delle tranche da pagare. E che ancora non vengono versate, probabilmente perché non essendo ancora in possesso dei permessi edilizi per la realizzazione di abitazioni civili e di un centro commerciale, la Luge non riesce ad avere gli anticipi dai possibili acquirenti. Da un lato abbiamo dunque il Comune che non vuole rinunciare ai 400 mila euro, dall’altro una società che aspetta i permessi di edificabilità e dall’altra ancora un’opposizione che parla di conflitto di interesse per la presenza della moglie dell’assessore, visto le proroghe che l’amministrazione concede alla Luge. Su questa questione è fermo da un anno circa il dibattito politico del paese, tanto da farne fare le spese d’imma gine anche all’importante votazione che meritava sicuramente un momento di maggiore unità. Ricordiamo che la Riserva regionale non pone vincoli all’attività antropica, che sicuramente porterà investimenti per delimitare e definire l’area e che trattandosi di aree calanchive a bassa rendita, immediatamente rialzerà i valori fondiari delle proprietà interessate. L’importanza del momento è sintetizzabile in una serie di motivi: innanzitutto perché in Italia esiste una sola altra riserva dei calanchi, nelle Marche, nell'agro di Atri; perché la scelta della Riserva è interna al paese e non imposta dall’alto; perché il momento economico del paese è sempre più grave e il valore scientifico dello strato di Pleistocene medio che la Riserva naturale va di fatto a proteggere, potrebbe dare notorietà e indotti. La delimitazione dell'area, così come proposta e così come recepita dal Consiglio comunale, include infatti anche l'area del geosito candidato al Chiodo d'Oro della Sigea (un prestigioso riconoscimento al quale è candidato un solo altro sito al mondo, in Nuova Zelandia). Che la palla ora passa alla Regione, l’ha dichiarato anche il sindaco Leonardo Giordano, affermando che “Confidiamo nell'interesse e nella cura della Regione perchè il ritardo accumulato tra 2004 e 2007 venga recuperato in questi sgoccioli di legislatura e si concretizzi questo obiettivo” e lo lascia intendere anche il responsabile locale del circolo di Legambiente, Arturo Caponero, rimarcando la “necessità di tempi celeri per la legge istitutiva”.