Vicoli dell'Anima

La globalizzazione


    Sdraiato sull'uscio dell'infinito silenzio,lascio cadere nel ventoputridi pezzi del mio affannato cuore.Sordidi richiami aleggiano dal claudicante cielo. Segni malefici avvelenano la cinica umana avidità.Schegge crudeli di autolesionistica apatia,avvolgono minacciose le menti,di questa difettosa macchina umana. Bambini scalzi, indossano scheletriche,disumane indifferenze,poi, simili a sterili petali di fiori,si adagiano invisibili sull'arida terra. Inconsapevoli creature animali,fuggendo dalla loro stessa corsa,irrimediabilmente si disperdono,così con le loro ataviche orme,disegnano sulla pista,un laconico addio all'agonizzante,incompiuto " Paradiso terrestre ". Ancor vivo e sanguinante,è il fetido respiro dei caminetti di Auschuvitz.Il grido forte, di un monito universale,accusa ancora una volta,la latente pazzia,di orride belve umane. Qual'è il percorsoe dove approderemo ?.......Chi lo sà.Io come tutti gli altri,resto quì inerme e,con le mie sofferte riflessioni,guardo con sdegno l'evolvere degli eventi. Che cos'è ? ...., non abbiate paura,è solo la nuova signora del terzo millennio,una grossa baldracca,che dal suo traballante contenitore,propaga gustosi odoridi sfrenante capitalismo,di coinvolgente precarietà,di affascinante povertà,e non ultimo di edificantepacifismo mondiale. Io intanto, da questa mia spiaggia solitaria,a piedi nudi, scruto il cielo,raccolgo bianche conchiglie,aspettando che questodevastante vento di tempesta ,si sarà placato. ....In un giorno di sole, le bianche conchiglieritroveranno finalmente il loro azzurro mare. Pippo  Fede