opinioni e poesie

amate i votri bimbi


Ora vi racconto una storiella (o favola) che mi raccontava un mio vecchio zio che aveva fatto la guerra del 15-18. C’erano una volta due coniugi molto vecchi che erano poverissimi  tant’è che non avevano nulla da mangiare. L’inverno era arrivato senza che loro se ne fossero accorti, la neve copriva la loro vecchia casa coi muri di pietra e nel camino non avevano legna per potersi riscaldare. La piccola cucina aveva solo due sedie impagliate sulle quali si sedevano, ed il tavolo era stato già bruciato per riscaldarsi. Una sera che avevano masticato delle radici di rafano per cena e diviso l’ultima patata bollita si sedettero davanti al camino spento cercando di provare, immaginandolo , quel poco di tepore residuo che esso poteva produrre ancora. All’improvviso videro due lumicini nel camino che parevano due braci ancora accese ed avvicinarono le mani per riscaldarsi. Così accostati e con le mani protese verso la piccola fonte di calore si addormentarono ringraziando dio di avergli dato questa gioia. Il mattino risvegliandosi guardarono verso il camino che la sera precedente, come tutte le sere, era al buio completo perché non avevano candele per illuminare nulla. E dentro  il camino sulla cenere trovarono il gatto nero che stava dormendo! Si erano riscaldati guardando gli occhi aperti del gatto che parevano due tizzoni accesi. …………. Io mi commuovevo ed avevo pietà per i due vecchietti, per chi è povero, per chi soffre!!!! Ed oggi faccio un paragone con le storie che raccontiamo ai nostri bambini, (non io!). Storie dove tutti riescono a fare qualcosa, dove ognuno pare superman, dove la povertà è perché uno la vuole e non è perchè la subisce!! Si parla tanto di educazione dei bimbi ma , a mio modesto parere, è proprio dalle disgrazie altrui che si dovrebbe partire a farli comprendere…. Perché le disgrazie altrui potrebbero essere le nostre in futuro….ma da quelle potremmo avere l’abbrivio per ripartire. Oggi i bimbi devono fare attività fisica per essere i primi, studiare per essere i primi, essere intelligenti per essere i primi …e quelli che saranno secondi non saranno nessuno!!!!!! Ma che mondo sarà con questi argomenti che condanneranno il disabile ad essere malmenato, il diverso ad essere emarginato, il povero ad essere condannato perché lo vuole essere, il disgraziato che muore di freddo in strada preso in giro perché “avrebbe potuto fare…”. Io non sono un santo ed anch’io pecco di questi pensieri, ma mi ricredo e quando posso (certo molto raramente) cerco di porre rimedio nel limite delle mie possibilità! Forse c’entrano le storielle assimilate nella mia infanzia???? Serenità