opinioni e poesie

RICCHEZZA E POVERTA'


“ Quando uno non riesce ad acchiappare la fortuna è un minchione,questo si sa. Don Silvestro, Lo zio Crocifisso, padron Cipolla, e massaro Filippo non erano minchioni,  e tutti facevano loro festa, perché quelli che non hanno niente stanno a guardare a bocca aperta i ricchi ed i fortunati, e lavorano per loro, come l’asino di compare Mosca , per un pugno di paglia, invece di tirar calci, e mettersi sotto i piedi il carretto, e sdraiarsi sull’erba colle zampe in aria.”In questa società chi ha poco o nulla è considerato “minchione”, come li definisce il Verga nei Malavoglia nel brano che ho citato innanzi.“Chi non acchiappa la fortuna” diviene un inutile e disprezzabile individuo perché non capace ad arricchirsi!Questo luogo comune acquisito da una grandissima maggioranza di persone definisce chi vive in modestia, onestà, indifferenza verso la ricchezza eccessiva, passibile di sarcasmo, derisione, scherno.Al contrario chi si arricchisce è idolatrato e guardato “a bocca aperta”,  è definito furbo, intelligente, e felice.Io ritengo che ogni individuo nasca con proprie qualità che lo indirizzano nella vita a scegliere, nel bene o nel male, le proprie azioni.Di intelligenze, secondo moderni convincimenti, ce ne sono di diverse qualità: la spazio temporale, la motoria, la aritmetica e via dicendo.Ogni individuo ha il proprio istinto, dettato dal suo grado di intelligenza qualitativa, a perseguire dei fini, che non necessariamente sono economici.Esempio ne è quello di chi accetta una vita di sacrifici per fare un lavoro poco remunerativo ma che soddisfa il suo tipo di intelligenza, vedi taluni musicisti, o pittori, o poeti, o artisti.Eppure ci si accanisce ad applaudire solo chi di queste persone riesce a divenire ricco, magari accettando musiche o pitture o poesie o altro che non si capiscono ma che vanno per la maggiore. È anche per questo che gli artisti vengono elogiati quasi sempre da morti!Io vorrei augurarmi che un giorno, in un futuro che attualmente non vedo, che la ricchezza eccessiva sia vista con occhi critici, che appaia come qualcosa che ci toglie anziché dare.Perché l’umanità intera dovrebbe essere considerata un tutt’uno, di conseguenza se io ho molto più del necessario qualcuno in giro per il mondo avrà sofferto poco o tanto per questo.Chi accumula ricchezze a dismisura dice di creare lavoro, ma la realtà è che del lavoro altrui approfitta, e l’approfittato “sta a guardare a bocca aperta” e come l’asino di padron Mosca lavora per un pugno di paglia senza reclamare.Quanta verità nel lavoro di oggi dove manager o “magnager” escono con liquidazioni impressionanti mentre i dipendenti restano senza lavoro!!