opinioni e poesie

vita da cani


E’ una mattina nuvolosa, tutti riuniti decidiamo di fare una capatina al canile per vedere se riusciamo a trovare un cane che ci scelga come suoi futuri compagni di vita.La strada è lunga, non esiste canile municipale, e ci rechiamo in un paesino chiamato Cavour, come l’omonimo tessitore per la  realizzazione del Regno d’Italia.Il canile è molto vasto, ben attrezzato, con molti volontari, ma lo spettacolo equivale alla visita in un posto di disperazione.Cani abbandonati, seviziati, zoppi, guerci, aggressivi, commuovevano e ci facevano riflettere su come noi avremmo tenuto, per tutta la sua vita, il cane che avremmo scelto.Per fortuna molti di loro erano cani senza troppi problemi e naturalmente, egoisticamente o forse perché capivamo di non avere la capacità di affrontarne le conseguenze, tra di loro abbiamo cercato di individuare chi più era a noi congeniale.In gabbia c’era un bastardino di cinque mesi con una vivacità impressionante che appena ci ha visto faceva il matto, e quando è stato liberato ci è corso incontro infilandosi tra le nostre gambe e chiedendo carezze a più non posso.Siamo stati tutti d’accordo che quello era il nostro cane.Ce lo hanno portato loro a casa per verificare dove sarebbe vissuto e per sincerarsi che siamo persone degne di averlo.È una cosa che ci ha fatto molto piacere, perché ha rivelato la correttezza dei volontari del canile, che danno anima e corpo a questi poveri animali.Da qualche giorno è con noi e lo stiamo istruendo soprattutto su come comportarsi col nipotino di due anni, che comunque ha già imparato a scansarlo quando arriva di corsa e rischia di far cadere. Consideravo però con quanta differenza valutiamo gli esseri viventi: esistono degli “umanili” dove vivono persone con difficoltà di sopravvivenza , non accudite se non in modo marginale da volontari anche loro a corto di mezzi e non hanno la possibilità di cambiare la loro situazione perché distanti dai nostri luoghi.In questo istante il mio pensiero va a loro, fagocitati dalle lotte di potere che tolgono il diritto alla vita, vittime di regimi che affamano la popolazione, succubi di idealismi religiosi e non che tolgono la libertà, la speranza in un futuro di crescita economica e mentale. Farei la stessa cosa che ho fatto col cane per uno di loro???!!!Non so se sarei capace di accoglierlo con lo stesso entusiasmo ne di seguirlo e farlo crescere alla luce delle sue convinzioni ed usi.Oggi ci insegnano che siamo noi soli a dover  vivere bene, che dobbiamo difendere ciò che abbiamo, la nostra economia che si regge sui paesi che sono e saranno “umanili”.