opinioni e poesie

Terremoto


Io  vivo in zona a basso rischio sismico e negli anni 80 c’è stato un evento, non di grande importanza, ma che nel cuore della notte ci ha fatto sobbalzare dal letto e correre nel cortile.Un rombo spaventoso, il risvegliarsi di tutto il vicinato, le domande scontate urlate sul momento, il latrare dei cani, il lontano muggire insistente delle mucche nelle stalle, e nel cielo le stelle inconsapevoli del nostro spavento.Il mattino successivo, dopo aver dormicchiato sulle sedie nel giardino, siamo entrati in casa e sul muro di pietre e argilla ( allora non era stato ristrutturato nulla) abbiamo constatato che si era aperta una crepa di cinque centimetri dal tetto alla base della casa.Ricordo gli attimi di terrore, la paura di nuove scosse, l’attesa agitata del mattino.Da questo episodio è sorta la necessità di ristrutturare adeguatamente la casa, e con materiale antisismico oggi mi sento più sicuro.Ma ad ogni segnalazione di terremoto (ed in Italia ce ne sono parecchi) il mio cuore sobbalza, si fa partecipe della sofferenza degli altri, che è moltiplicata per mille rispetto alla mia piccola esperienza.Vorrei essere libero di andare in quei posti, mentre mi frenano gli impegni di mamma novantenne e nipote di due anni che dobbiamo gestire a livello familiare.Forse però laggiù sarei solo d’intralcio e potrei offrire ben poco, confido in chi è più organizzato e può aiutare in situazioni di questo genere.