opinioni e poesie

cosa sarà mai il cibo!


Va beh! Mi piace mangiare ciò che tradizionalmente si cucina in luoghi diversi in tutt’Italia ed all’estero.La fonduta ad Aosta , la polenta ed Usei in Veneto, i peperoni in Bagna Cauda in Piemonte, i tortellini  al ragù in Emilia, il caciucco in Toscana, la matriciana in Lazio, i rosticini in Umbria, ( i spancidd) le costine di cavallo in Puglia, la pasta coi broccoli in Calabria, la pasta colle sarde in Sicilia e il porqueddu  maialino arrosto in Sardegna.Ma non mi fermo qui : la paella in Spagna, il maiale stufato in Germania, le salse inglesi col bacon, i formaggi pasticciati della Francia e mi fermo qui!Direte che basta!Invece io passerei la vita a migrare per assaggiare questo e quello che generazioni di persone hanno inventato nel corso dei secoli. Mi sono sempre detto “se loro lo mangiano da secoli non potrà che essere buono”.Ritengo infatti che la nostra accettazione al cibo dipenda esclusivamente dal nostro modo di accettare ciò che ci circonda: se lo accogliamo bene accetteremo anche altre cose, diversamente ci rinchiuderemo nei nostri modi di essere ritenendoli superiori agli altri.Fino all’età di  venti anni non mangiavo pesci che non fossero sardine perché a casa mia tutto ciò che non era tale era considerato immangiabile.Chi ne mangiava da secoli era considerato strano e diverso ed un po’ incapace di gustare le cose buone (che erano le cose nostre).Ma per fortuna ho iniziato a pensare con la mia testa ed a considerare il “diverso” come fonte di conoscenza.Oggi mangio il cous-cous con verdure o carne con soddisfazione, accetto i cibi indiani o messicani con piacere e mi rammarico di non avere mai mangiato le formiche in agrodolce o le cavallette fritte o i serpenti cucinati come l’anguilla.Dietro questo mio discorso un pò, per molti non condivisibile, esiste la considerazione che ogni civiltà ha fatto scelte per la propria sopravvivenza, e le mie papille gustative non sono diverse da quelle di un altro individuo da qualsiasi parte del mondo provenga.Certi gusti sono difficili da accettare ma non meno gradevoli una volta riprovati.Non mi piacciono le persone che a priori rifiutano le cose nuove.Certo che alcune cose mi sono sgradite!Ma non ho mai rifiutato di assaggiarle prima di giudicarle!Ritengo che anche il giudizio sulle persone sia similare, quante volte rifiuto di parlare con una persona che mi risulta odiosa, per poi alla prima occasione di confronto scoprire che è una persona deliziosa.Mi piacerebbe che ognuno di noi si liberasse dai freni emotivi che ci condizionano ogni giorno e che “vedessimo e provassimo” prima di emettere sentenze.