opinioni e poesie

Lo spazzolino da denti


Un pò di tempo addietro ho seguito una lezione di un chirurgo odontoiatra che ci spiegava che i denti non si dovevano spazzolare con lo spazzolino da destra verso sinistra ma dall’alto in basso facendo pressione sul colletto del dente per far fuoriuscire eventuali scorie dallo stesso.Insisteva sul fatto che  ciò era scientificamente provato come giustezza della pulizia dentale.In questi giorni ho usato lo spazzolino elettrico e mi sono accorto che invece il movimento è di “destra sinistra”.E mi chiedevo: “ma  se è scientificamente provato che il movimento debba essere alto-basso perché la casa costruttrice non l’ha adottato?”Capisco che posso cadere nel ridicolo dicendo queste amenità, ma il mio ragionamento su altre situazioni potrebbe essere calzante.Avendo molto tempo libero (accudendo un’inferma) ho fatto un parallelo con ciò che vedevo alla televisione in questi giorni.Non una trasmissione in orario decente che richiamasse l’uso della ragione, nessuna trasmissione (che non sia cercata volutamente ed a orari indecenti) che ci alleni  alla meditazione su questioni che ci toccano direttamente e collettivamente.E consideravo che fintanto che la televisione era formata da canali non commerciali i programmi erano rispettosi di diverse culture ma  indirizzati ad educare culturalmente chi la seguiva. Trasmissioni come “l’idiota di Dostoevjeskji” o la “cittadella” di Cronin od alcune opere liriche erano un tentativo ben azzeccato di coinvolgere la popolazione in una ricerca, per quanto minima, di evolvere verso una conoscenza linguistica e saggistica e musicale essenziale.Con l’avvento della televisione commerciale succede come con lo spazzolino elettrico:Non conta più evolvere la popolazione ma solo soddisfare i suoi istinti peggiori o le ignoranze, quindi determinanti per la scelta. perché attraverso  queste  si produce denaro.Così come  lo spazzolino viene venduto anche se non servirà a nulla così il programma viene servito anche se produrrà visioni della vita distorte e prive di educazione alla convivenza.Se la televisione in bianco e nero, essendo unica, aveva ideali di aggregazione (vedi la perfezione dell’uso della lingua italiana) la televisione commerciale ha disgregato la popolazione classificandola in età e condizioni economiche diverse.Una televisione , di stato, per gli anziani…una televisione per i mediocri e disinformati.. una per i borghesi.. una per i giovani.Soprattutto quella per i giovani ha costruito la generazione dei diciottenni, regalando quelle spinte all’apparire che tanto mi dolgono e che uccidono ideali esistiti e morti ,mi pare ormai da cent’anni.A mio parere abbiamo quindi una vecchia televisione aggregatrice, una nuova televisione che divide in gruppi la società ma ora con il digitale, che noi in Piemonte già abbiamo, che renderà la società totalmente individualista, complice la pluralità dei canali quindi delle scelte. Non è poi un gran male pensare con la propria testa e quindi scegliere il programma che più ti si addice nella loro pluralità!Ma quanti saranno quelli che sceglieranno canali atti alla loro crescita intellettuale???!!Serenità!