opinioni e poesie

le valli amene ed il vissuto anteguerra


In questi caldi giorni di Agosto ho cercato sollievo percorrendo le bellissime valli del Pinerolese e del Cuneese, dove è possibile raggiungere altezze che mitigano sensibilmente la calura ed offrono panorami da incanto.Ho attraversato paesini o meglio “villaggi” di poche case, addossate le une alle altre, con i tetti a lastre di pietra ed i muri in pietra grezza, son penetrato a piedi nei loro corti vicoli, strettissimi, dove solo un mulo ed una persona possono transitare. Dove un fienile od un portico, perlopiù abbandonati da tempo, offrono la visione di un mondo che non esiste più.Abbarbicati ai costoni delle montagne, quasi in bilico col baratro sopra la  valle, ove lo scroscio di un improvviso ruscello o di una cascata di acqua freddissima ti appare in tutta la sua vivacità, gioisci e ti plachi pensando che malgrado tutto ciò che ti tormenta esiste un momento di felicità!Nel fondo valle i paesi sono un poco più grossi e quel che mi ha colpito ( ma lo avevo visto già tempo addietro senza soffermarmi sopra) sono state le iscrizioni sui muri intonacati delle case riferentesi a “motti” del periodo fascista. Ho letto “ SILENZIO. IL NEMICO CI ASCOLTA”….”NOI FASCISTI AMIAMO LA NOSTRA TERRA E DIFENDIAMO LE NOSTRE FRONTIERE” senza parlare dei molti “DUCE DUCE DUCE”.Naturalmente sono iscrizioni a lettere cubitali cancellate in parte dal tempo ma che nessuno si è preoccupato di cancellare. Forse è giusto non farlo perché rimanga “imperituro esempio “ di ciò che è stato usato da un certo regime per imbonire la popolazione e che potrei definire come “PUBBLICITA’”. Non mi rendevo conto di quanto profondamente queste frasi, ed altre riferentesi alla razza, avessero inciso  nelle persone di quell’epoca fintanto che mia madre, che era al mio seguito non ha parlato. Continua prossimo post