opinioni e poesie

schiavi della pubblicità


Segue post precedente Ho iniziato i miei post asserendo quanto profondamente incidesse nel modo di pensare delle persone la pubblicità utilizzata nel ventennio fascista. Dai proclami a mezzo radio ai manifesti affissi in tutt’Italia e  dalle scritte cubitali sulle case a  ridosso delle strade più frequentate si inneggiava all’amor  di patria, alla gloria, all’onore, alla attività fisica come preparazione alla guerra a  difesa del proprio territorio foss’anche per  un “fazzoletto di terra”. La discriminazione degli altri popoli era talmente entrata nel luogo del comune parlare che mia madre nei suoi discorsi classifica ancor oggi ogni popolo straniero come nemico dell’Italia. La razza reclamizzata dal nazismo ed italianizzata ha coinvolto il suo modo di pensare tanto da ostacolare in tutti i modi il mio matrimonio e quello di mio fratello perché le future nuore non erano “della nostra razza”(sono di origine meridionale).Aveva ristretto al Piemonte l’area virtuale della razza perfetta.Nel  suo modo di pensare gli extracomunitari vengono da noi perché sono “una razza” che non permette loro di vivere bene.Parlando della sua giovinezza la decanta come bella, “non c’erano delinquenti”, “ davano un sussidio alle famiglie numerose”, “mettevano la tassa sugli scapoli”, avevano “bonificato l’agro Pontino”, ed alla domanda di che cos’era l’Agro Pontino lei non aveva saputo rispondere. Sappiamo ormai, aihmè, che in quel periodo la mafia metteva le radici nella politica e  prendeva posizione per i balzi futuri di collusione sempre più stringente,sappiamo che spingere le famiglie a “fare più figli da dare alla patria come eroi per la difesa dei confini” ha portato a quella guerra della quale  purtroppo le generazioni odierne stanno perdendo la memoria.Sappiamo oggi che la  bonifica dell’agro pontino , sia pur nella sua utilità reale, era una formula ricorrente (come oggi  l’immondizia a Napoli, o la ricostruzione dell’Aquila, od il ponte sullo stretto) e semplicemente pubblicitaria.In realtà la mancanza di Libertà di Stampa ed il monopolio di regime sulla radio dava adito solo a notizie che tranquillizzassero il popolino e lo mettessero in condizione di non ragionare in termini di confronto su idee contrapposte. Il “pensiero unico” come tacita approvazione ad ogni azione intrapresa. Segue prossimo post.